A pic for a fic

KH - Raccolta - AkuRoku - AU

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    Fuoco crepuscolare che mai si estinguerà

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    Titolo: Pazzo per amore
    Autore: Liberty89
    Genere: Romantico
    Rating: Verde
    Fandom: Kingdom Hearts
    Personaggi: Axel, Roxas
    Avvertimenti: AU, Slice-of-Life, Flash-fic
    Note dell'autrice: Buongiorno mondo! Sono tornata con un’altra raccolta! *schiva armi da lancio* …lo giuro sto lavorando anche alle fic che ho in corso! D: Ma veniamo a questa ù.ù Il progetto “A pic for a fic” nasce su librofaccia, quando su un gruppo è comparsa una carrellata di immagini AkuRoku che mi ha provocato un’ondata d’ispirazione violenta. Risultato? In due giorni ho scritto qualcosa come quindici fan fiction, tutte brevi eh! Solo un paio sono venute un pelo più lunghe, ma erano esigenze di copione. Dicevamo, quindi abbiamo un’immagine per ogni fic e ogni volta vi lascerò il link alla suddetta immagine :3
    Ultima cosa, ma non meno importante, si ringrazia Sasà per l’aiuto nella scelta dei vari titoli :3
    Ma vi ho annoiati anche troppo! Buona lettura!

    Pazzo per amore

    ~ Pic #1 ~


    Nella periferia di quella città caotica, i palazzi erano così vicini che qualche pazzo avrebbe potuto andare dal vicino semplicemente saltando da un balcone all'altro. Ma appunto, solo un pazzo ci avrebbe provato. In ogni caso si poteva tranquillamente dialogare tra vicini alzando di poco il tono di voce.
    Da un paio di mesi, nell'appartamento di fronte al suo, si era trasferito un ragazzo forse di poco più grande di lui con una folta chioma di capelli rossi e due magnetici occhi verdi. Si erano conosciuti pochi giorni dopo il suo trasferimento, quando Roxas aveva portato la sdraio sul balcone mentre Axel -questo il nome del nuovo arrivato- stava sistemando una pianta rigogliosa sull'angolo più esposto al sole. Da lì si erano incrociati sempre più spesso, complice il fatto che il biondo poteva finalmente godersi le vacanze, passando i pomeriggi sul balcone ad ascoltare musica. Axel, però, evitava di disturbarlo quando lo vedeva lì sdraiato, finché non era Roxas a togliersi le cuffie per chiacchierare.
    Quel giorno stava ascoltando una delle sue canzoni preferite a occhi socchiusi, gustandosi un ghiacciolo, quando scorse il suo rosso vicino con la visione periferica. Si voltò immediatamente, ricambiando il sorriso luminoso dell'altro con uno più discreto e gli fece un cenno di saluto -segno che per ora preferiva stare tranquillo. Compreso il suo messaggio silenzioso, Axel annuì e rientrò in casa propria, per ricomparire un paio di minuti più tardi con un aeroplanino di carta tra le mani e un sorriso birichino ad allungargli le labbra sottili.
    Si tolse una cuffia, ma non fece in tempo a chiedergli nulla che l'aeroplanino volò verso di lui lentamente fino a cadergli perfettamente in grembo. Lo guardò un istante, completamente stranito, e notò delle scritte all'interno del foglio ripiegato. Posato ciò che restava del suo ghiacciolo, il biondo aprì l'aeroplanino e rimase senza fiato.

    "Non volevo disturbarti, ma ti amo e ci tenevo a dirtelo il prima possibile."

    Quando si girò, rosso in viso e senza parole, Axel era ancora lì a sorridergli, con il viso poggiato sulle braccia incrociate.
    -Non sono abbastanza pazzo né coraggioso, altrimenti avrei già fatto il salto per raggiungerti e baciarti.- disse. -Ma se vuoi una prova del mio amore per te posso provarci.-

    Edited by Liberty89 - 20/12/2015, 14:23
     
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    Titolo: Bacio fatale
    Autore: Liberty89
    Genere: Drammatico
    Rating: Giallo
    Personaggi: Axel, Roxas
    Avvertimenti: AU, Flash-fic, Shonen-ai
    Note dell'autrice: Buonsalve e buona domenica! Eccoci qua col secondo appuntamento di "A pic for a fic". Vi sono piaciuti la dolcezza e il romanticume della prima? Bene, dimenticateli per ora ù.ù Questa è una fic di tutt'altro stampo, ma lo vedrete da voi~ Buona lettura!

    Bacio fatale

    ~ Pic #2 ~


    Il vento e la pioggia si abbattevano su di lui con violenza, come a rimproverarlo per ciò che stava per compiere, i lembi del soprabito nero gli sferzavano le gambe e sbattevano sulla parete del castello come bandiere impazzite. Aggrappato al collo di un bizzarro gargoyle senza volto, ombra tra le ombre in quell'inferno d'acqua scrosciante, il sicario osservava dal basso la finestra illuminata e il suo occupante, che seduto sul davanzale osservava i boschi e l'orizzonte buio.
    Nonostante la posizione e il tempo avverso, il sicario restò in attesa finché il giovane principe non si allontanò dalla finestra, tirando appena le tende, e spense la lampada a olio, gettando la stanza nell'oscurità. A quel punto, il pugnale passò dalla mano ai denti e il sicario percorse l'ultimo tratto dell'arrampicata, arrivando sul corto davanzale esterno della sua entrata. Sorrise. Non c'era nemmeno un fermo degno di quel nome a chiudere i vetri e a rendergli l'impresa un po' più accattivante. Puntando i piedi e tenendosi con la mano sinistra al muro, l'assassino fece passare la lama nella fessura tra le ante e il gancino s'alzò in silenzio senza emettere un singolo gemito o scricchiolio.
    Quando posò i piedi all'interno della stanza, Axel ringraziò la presenza della moquette che attutì il rumore del suo ingresso. Richiuse immediatamente la finestra dietro di sé, per poi puntare gli occhi verdi verso l'interno della camera. Il letto a baldacchino era proprio di fronte a lui, le tende pesanti e scure erano tirate per impedire l'intrufolarsi di ogni raggio di luce molesto. Un altro sorriso, più simile al ghigno del gatto Cheshire, allungò le labbra del sicario; lui era una viscida creatura del buio, non avrebbe avuto problemi a passare quell'insulsa barriera, da cui giungeva il rumore di un respiro profondo.

    Quando un tuono roboante sconquassò l'aria e un fulmine illuminò a giorno il cielo plumbeo, Roxas aprì gli occhi di scatto per lo spavento e nel vedere la figura incappucciata su di sé li avrebbe sgranati ancora di più, se solo avesse potuto. Si preparò a urlare, ma un bacio travolgente gli catturò la bocca privandolo del respiro, mentre un pugnale dalla lama bianca si macchiava di rosso nel suo petto, rubandogli la vita.

    Edited by Liberty89 - 20/12/2015, 14:26
     
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    Titolo: Momento perfetto
    Autore: Liberty89
    Genere: Introspettivo, Sentimentale
    Rating: Verde
    Personaggi: Axel, Roxas
    Avvertimenti: AU, Flash-fic, Shonen-ai
    Note dell'autrice: Buona domenica brava gente! Eccoci con il terzo appuntamento di questa lunga raccolta che probabilmente vedrà l'inizio del nuovo anno <.< Meglio così (?) ù.ù Questa fic è piccina, leggermente fluff e incentrata più su Roxas che sulla coppia, ma spero che vi piaccia ugualmente :3 Buona lettura!

    Momento perfetto

    ~ Pic #3 ~


    La città era incredibilmente luminosa, ma il cielo che la sovrastava lo era molto di più. Il braccio della galassia pareva infatti un cuscino di velluto dalle sfumature viola e blu cosparso di diamanti e pietre scintillanti di ogni colore e dimensione, come a ricordare agli uomini mortali che le loro luci erano solo pessime imitazioni della luce delle sue preziose stelle.
    Nell'osservare quello spettacolo mozzafiato, Roxas capì d'aver trovato il suo momento perfetto. Un vento leggero gli agitava le ciocche bionde e la fresca erba su cui era seduto, gli occhi celesti rivolti all'insù e le braccia posate sul ginocchio. Si corresse immediatamente quando si accorse che mancava ancora qualcosa al suo momento. Abbassò la mano sinistra e in un battito di ciglia trovò quella del ragazzo sdraiato lì accanto. Incrociò le loro dita e fece aderire i palmi, in una stretta salda. Pur dormendo, Axel aveva risposto al suo muto e quieto richiamo perché si erano giurati di esserci sempre l'uno per l'altro.
    Ora, si disse Roxas, il momento era davvero perfetto.

    Edited by Liberty89 - 20/12/2015, 14:27
     
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    Titolo: Desiderio al telefono
    Autore: Liberty89
    Genere: Erotico
    Rating: Arancione
    Personaggi: Axel, Roxas
    Avvertimenti: AU, Flash-fic, Yaoi
    Note dell’autrice: Buonsalve! Aggiornamento extra, per farmi perdonare (?) per la brevità della fic precedente, eccone una più lunga e di rating decisamente più alto ù.ù Ero indecisa se mettere arancione o rosso, ho chiesto consiglio ed è stato deciso per il colore più chiaro.
    Spero che anche questa vi piaccia ù.ù Buona lettura!

    EDIT: Per vedere le immagini cliccate sui cuoricini ù.ù


    Desiderio al telefono

    ~ Pic #4 ~


    Roxas ringraziò Dio, Buddha e tutte le divinità che gli venissero in mente, per essere sul proprio letto, perché sapeva che se fosse stato da qualsiasi altra parte sarebbe caduto a terra per il tremore delle gambe causatogli dall’eccitazione. Con un gemito languido continuò a massaggiare la propria erezione con la mano destra, mentre la sinistra si aggrappava al telefono quasi con disperazione, come se sentisse la mancanza di un’altra mano e cercasse di agguantarla tramite il cordless. All’ennesima scossa di piacere, il biondo si ritrovò a bocca aperta, in cerca di altro ossigeno da mandare ai polmoni bisognosi, e con il nome dell’amante che gli scivolava via dalla lingua come una preghiera.
    Dall’altra parte della linea, a molti chilometri di distanza, Axel sospirò e piegò la testa all’indietro sullo schienale reclinabile della comoda poltrona da ufficio che gli impediva di ritrovarsi sul pavimento. Esattamente come il suo compagno, la mancina era stretta al cellulare, mentre la dritta gli stimolava ritmicamente il membro pulsante.
    Al sentire il suo nome pronunciato a mezza voce tra sospiri e mugolii, il rosso percepì il sudore che dalla fronte passava alla tempia e aumentò il ritmo, sicuro che Roxas stesse facendo lo stesso. Riuscì a immaginarselo senza difficoltà, al buio nella loro stanza, la schiena premuta contro il cuscino –sicuramente il suo-, il viso arrossato sulle gote e gli occhi bagnati di libidine. Quella visione gli risultò fin troppo realistica e incredibilmente eccitante, e lo fu così tanto che raggiunse l’apice del godimento con un gemito forte e liberatorio.
    Il biondo lo imitò poco dopo, con un breve urlo di piacere a cui era mescolato il suo nome, e Axel fremette, perché se ne fosse stato capace sarebbe venuto di nuovo al solo sentirlo.
    Con il respiro pesante e il braccio sinistro scosso dai tremiti, Roxas deglutì. -M-Mi manchi…-
    Axel sorrise e chiude gli occhi con un sospiro. -Anche tu, ma vedrai che una settimana passa in fretta.-
    -Mh…-
    Quella risposta titubante e poco convinta lo incuriosì, perché era certo che il suo amante volesse dirgli qualcos’altro. –Che cosa c’è?-
    -D-Domani… lo facciamo ancora?- balbettò Roxas e Axel non fece alcuna fatica a figurarselo.
    -Ti chiamo io.- confermò, allentandosi ulteriormente la cravatta per poi concedersi una risatina. -E pensare che all’inizio mi avevi dato del pervertito senza speranza!-
    -Guarda che lo sei ancora… e anche più di prima visto che mi hai… corrotto al lato oscuro…- replicò il biondo, sbadigliando qui e là.
    Questa volta il rosso rise di cuore. -Fiero di esserlo allora.- affermò divertito, prima di addolcire il tono. -Ti amo.-
    Il bofonchio che ottenne in risposta gli suggerì che il suo compagno stava cedendo al sonno.
    -Buona notte, Roxas.-
    -‘Ntte…-

    Edited by Liberty89 - 20/12/2015, 14:33
     
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    Titolo: Chain of Memories
    Autore: Liberty89
    Genere: Fluff
    Rating: Verde
    Personaggi: Axel, Roxas
    Avvertimenti: AU, Flash-fic, Shonen-ai, Slice-of-Life
    Note dell’autrice: Buongiorno lettori carissimi! Eccomi qua con l'aggiornamento regolare della raccolta, che d'ora in poi difficilmente avrà aggiornamenti straordinari infrasettimanali perché ahimé riprendono le lezioni all'università... Il terzo anno mi darà filo da torcere me lo sento çWç Ma ciancio alle bande e torniamo alla fic! Con questa il rating si abbassa di nuovo e ci si tuffa in un po' di fluff, spero che vi piaccia ù.ù Buona lettura!


    Chain of Memories

    ~ Pic #5 ~


    Scavando nell'ennesimo scatolone, finalmente Axel esultò di trionfo.
    -Ehi Roxy! Le ho trovate!- chiamò, sedendosi per terra in mezzo a quattro o cinque album di fotografie e cominciando sfogliare l'ultimo che aveva trovato.
    In breve, il biondo lo raggiunse e gli sedette accanto, stringendo una decina di foto tra le dita. -Sei sicuro che sia questo?-
    -Più che sicuro! Guarda qua…- rispose mettendo il dito su un'immagine. -Questo non è tuo fratello quando si è mezzo ubriacato alla festa di Demyx ed è saltato addosso a Riku?-
    Roxas rise quasi fino alle lacrime. -Sì, hai ragione! Il giorno dopo Riku mi ha riportato Sora in lacrime e non sapeva come farlo smettere!-
    Il rosso annuì e sfogliò le pagine dell'album finché non cominciò a trovare dei posti liberi da cui le foto si erano staccate durante il trasloco. Insieme ricomposero quella catena di memorie, un pezzo per volta, ricordando i momenti belli e quelli brutti e ogni persona che avevano incontrato lungo quel percorso.
    Ritrovate anche le foto delle loro prime uscite le guardarono con affetto e si scoccarono un'occhiata complice, prima di scambiarsi un bacio, facendo ombra a uno scatto di pochi anni prima che li ritraeva nella stessa posa.

    Edited by Liberty89 - 20/12/2015, 14:40
     
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    Titolo: Incontri in libreria
    Autore: Liberty89
    Genere: Fluff, Sentimentale
    Rating: Verde
    Personaggi: Axel, Roxas
    Avvertimenti: AU, Flash-fic, Shonen-ai
    Note dell’autrice: Salve salve, scusate il ritardo, colpa dell'influenza! Con questa fic il rating rimane basso e passiamo a un altro tipo di fluff ù.ù
    Detto questo, buona lettura!


    Incontri in libreria

    ~ Pic #6 ~


    -Il prossimo!- esclamò la voce dell'impiegato della libreria, facendo entrare il visitatore successivo.
    Axel si concesse un sospiro e un sorso d'acqua dalla bottiglia che teneva nascosta sotto il telo blu che copriva il tavolino. Non gli dispiaceva dedicarsi ai suoi lettori, ma almeno cinque minuti di pausa quella sottospecie di armadio con i dread poteva concedergliela. Alzò lo sguardo, pronto a preparare un sorriso smagliante, ma gliene uscì uno intenerito alla vista del ragazzo biondo che avanzava lentamente, quasi con timore, ma con gli occhi brillanti di gioia e un sorriso timido.
    Il rosso lo osservò attentamente e si soffermò sul pendente a croce che il biondino portava al collo. Lo guardò incredulo per un momento, poi rivolse un sorriso accattivante al nuovo arrivato.
    -Allora, come si chiama questo fan così fedele?- chiese, prendendo una copia del libro e cambiando la penna nera con una rossa.
    -Roxas…- disse lui, giocherellando col pendente.
    -Roxas, eh?- ripeté. -Bel nome, complimenti.- aggiunse, tenendo inclinato il volume per non far vedere in anticipo ciò che stava scrivendo. -Dimmi un po', dove sei riuscito a procurarti la collana del protagonista di quel mio vecchio libro? Era un'edizione limitata di parecchio tempo fa.-
    -Ah, questa?- asserì Roxas, abbassando gli occhi azzurri sulla croce di metallo. -L'ho fatta io.- confessò con orgoglio, attirando su di sé lo sguardo smeraldino dello scrittore. -Mio padre è un fabbro, quindi non è stato un problema procurarmi i materiali per creare lo stampo e fondere il metallo.-
    -Beh, allora doppi complimenti!- esclamò Axel, terminando la dedica. -Vivi in questa città, Roxas?- domandò ancora, apponendo la propria elegante firma e ottenendo un assenso. -E la conosci bene?-
    -Conosco Twilight Town come le mie tasche.-
    -Benissimo!- replicò il rosso con un sorriso, porgendogli il libro e scoccandogli un occhiolino. -Allora domani alle otto fatti trovare al Destiny.-
    Roxas arrossì di colpo e annuì, poi accennò un inchino e quasi scappò via. Giunto in strada e recuperato il fiato che aveva trattenuto, aprì la copertina del nuovo libro di Axel Asakura e ancora una volta gli manco il respiro.
    "Sei carino, sai? Questo qui sotto è il mio numero di cellulare, chiamami se non trovi il posto che ti dirò tra poco."
    Gli ci volle un po' per ricordarsi a quale posto facesse riferimento e per realizzare che il suo idolo gli aveva appena chiesto un appuntamento in uno dei locali più tranquilli e indisturbati della città.

    Edited by Liberty89 - 20/12/2015, 14:42
     
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    Titolo: Tutto per lui
    Autore: Liberty89
    Genere: Malinconico, Sentimentale
    Rating: Giallo
    Personaggi: Axel, Roxas
    Avvertimenti: AU, Flash-fic, Shonen-ai, Contenuti Forti
    Note dell’autrice: Salve salvino [cit.] cari lettori! Con la fic di oggi rialziamo il rating e cambiamo totalmente aria. Ho messo l'avvertimento "Contenuti Forti" più per sicurezza che altro, perché per quanto breve, la fic tratta argomenti che vanno presi un pochino con le pinze, forse ci andrebbe anche "Tematiche Delicate", ma non saprei. Ditemi voi, nel caso lo aggiungo :3
    Buona lettura cari!

    Tutto per lui

    ~ Pic #7 ~


    Aggrappandosi alle stampelle, Axel scese dall’aereo con le sue sole forze, rifiutando l’aiuto del personale di volo o di chissà chi altro. I suoi pochi averi erano stipati nello zaino che portava sulle spalle, saltò quindi la fila al ritiro bagagli e proseguì verso l’uscita dell’aeroporto. Guardava dritto avanti a sé, concentrandosi al massimo per mantenere l’equilibrio e al contempo ignorare gli sguardi incuriositi o colmi di pietà delle persone che gli camminavano attorno.
    -Axel…- soffiò una voce poco distante, attirando la sua attenzione.
    Solo in quel momento si rese conto quanto gli fosse mancato il ragazzo biondo che lo guardava con occhi larghi e lucidi. Era soprattutto per lui che era partito per combattere quella terribile guerra. Era per lui che aveva accettato di tagliarsi i capelli rossi di cui andava tanto fiero. Era per lui che aveva mantenuto il sorriso e coltivato anche la più flebile delle speranze nei momenti bui. Ma era solo per lui che aveva avuto il coraggio di sopravvivere a quell’esplosione inattesa che gli era comunque costata un caro prezzo.
    Ignorò le lacrime che avevano preso a scorrergli sul viso e sorrise. -Roxas…-
    Il biondo lo fissò dall’alto al basso, sconcertato e spaventato dai cambiamenti che aveva subito. I suoi bei capelli non erano ancora ricresciuti e i suoi occhi solitamente luminosi erano quasi spenti, ma a lasciarlo senza fiato fu il nodo che chiudeva la gamba sinistra del pantalone mimetico all’altezza del ginocchio. Ora capiva il motivo del suo congedo e capiva anche perché non aveva voluto dirglielo con una traballante conversazione telefonica di pochi minuti.
    Il sorriso che gli rivolse, però, era sempre lo stesso.
    Piangendo, Roxas gli corse incontro e gli gettò le braccia al collo, nascondendo il viso nella sua spalla e sorreggendo il suo peso quando Axel abbandonò la stampella destra per stringerselo contro e baciargli il volto. Respirò a pieni polmoni il suo profumo, rimasto uguale a come lo ricordava. Forse meno intenso e coperto appena dall’odore della guerra e del disinfettante, ma era ancora il profumo del suo Axel.

    Edited by Liberty89 - 20/12/2015, 14:44
     
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    Titolo: Domande scomode
    Autore: Liberty89
    Genere: Comico
    Rating: Verde
    Personaggi: Axel, Roxas, Sora, Riku
    Avvertimenti: AU, Flash-fic, Shonen-ai
    Note dell’autrice: Salve! ...lo so sono in ritardo, perdonatemi çWç Ciancio alle bande, veniamo a noi. In questa fic l'atmosfera si alleggerisce ancora di più e, come avete potuto notare, si aggiungono due personaggi ù.ù Ma non dico altro ù.ù
    Buona lettura!

    Domande scomode

    ~ Pic #8 ~


    -Ti avevo detto di prendere l'uscita per Traverse Town, ma tu no, piuttosto che fare un po' di strada in più preferisci il traffico in autostrada!- esclamò il rosso, schiaffando una mano sulla mappa stradale.
    Il guidatore sospirò, portandosi una mano alla fronte e alzando lo sguardo al cielo. -Calmati Axel, è solo un po' di traffico delle cinque, non è la fine del mondo.- replicò Roxas. -Dovresti prendere esempio dai bambini, loro non si sono lamentati nemmeno una volta da stamattina.-
    I due pargoli seduti sui sedili posteriori diedero loro un'occhiata silenziosa prima di tornare a concentrarsi su panino e bibita.
    Sul volto di Axel si mostrò un'espressione oltraggiata. -Mi stai dando del moccioso?! A me?!-
    Esasperato, il biondo gli puntò contro gli occhi celesti, ben visibili nonostante gli occhiali da sole. -Se non la smetti immediatamente non ti darò qualcos'altro per un mese.-
    Axel sbiancò, mettendo in risalto i tatuaggi che aveva sul viso. -N-Non puoi essere serio…- balbettò.
    -Oh, sono molto serio.- confermò Roxas. -In bianco per un mese se non la finisci di lamentarti.-
    -Ma… ma amore… non puoi…-
    -Cos'è che non puoi zio Roxas?- intervenne la vocina di Sora dalle spalle del suddetto parente. -Cos'è che non vuole darti, zio Axel?-
    I due adulti gelarono e il biondo maledisse suo fratello Ventus per aver trasmesso tutta la propria curiosità alla sua prole. -Ma niente Sora, non preoccuparti. Sono cose da grandi.-
    Il bambino sbatté le palpebre, dubbioso come e più di prima, quindi si voltò verso il suo amico. -Ehi Riku, ma tu hai capito di cosa parlano?- bisbigliò, completamente ignorato dalla coppia davanti che aveva ripreso a bisticciare come aveva visto fare spesso alla sua amica Kairi quando non voleva cedere la propria bambola alla cuginetta Naminé.
    -No.- rispose il bimbo con i capelli argentei, dando un morso al suo panino. -Ma in qualche modo lo scopriremo.-
    Il castano annuì determinato, stringendo il mignolo con l'amico per suggellare la loro promessa.

    Edited by Liberty89 - 20/12/2015, 14:52
     
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    Titolo: Angurie
    Autore: Liberty89
    Genere: Comico
    Rating: Verde
    Personaggi: Axel, Roxas
    Avvertimenti: AU, Flash-fic, Shonen-ai
    Note dell’autrice: Buongiorno a tutti! Oggi sono puntualissima, visto? ùwù Bene bene, con oggi i toni si mantegono leggeri e comici... o almeno lo spero xD Il giudizio come sempre è vostro :3 Buona lettura!


    Angurie

    ~ Pic #9 ~


    Per quante maledizioni aveva lanciato, Demyx doveva essere morto, sepolto, risorto e morto di nuovo. Mannaggia a lui e alle sue scommesse idiote. Come aveva potuto perdere a una gara di resistenza di ballo? Domanda stupida visto che si parlava di Demyx e dell'argento vivo che aveva addosso, si disse Axel con un sospiro, mentre spingeva il carrello verso la cassa numero otto, presidiata dal commesso che tanto gli piaceva. E giustamente doveva farsi notare con una figura di merda. Ovvio.
    Almeno il supermercato era deserto a quell'ora.
    Si schiarì la voce e salutò con cortesia, ottenendo un'allegra ma stanca risposta, evidentemente anche il biondino dei suoi sogni non vedeva l'ora di andarsene a casa a riposare. Facendo finta di nulla, Axel cominciò a mettere i suoi acquisti sul tappeto della cassa che li accompagnò verso il lettore del codice a barre uno dopo l'altro.
    Quando passò la terza anguria, il commesso -che il cartellino identificava come Roxas- inarcò un sopracciglio e guardò il suo cliente abituale che gli rivolgeva un'arrossata espressione neutra, ma che stava mantenendo con evidente fatica, quindi si sporse dalla cassa e squadrò il contenuto del carrello. Il cliente, ormai con la faccia rossa come i suoi capelli, teneva tra le braccia una quarta anguria, mentre il carrello sembrava contenerne un'altra decina.
    -Quante…?-
    -Nove.- soffiò Axel, sentendosi morire dall'imbarazzo.
    Roxas sbatté le palpebre e tornò al suo posto, annullando tutto lo scontrino. -Se volevi chiedermi di uscire bastava chiederlo. Non c'era bisogno di far finta di comprare tredici angurie.- sospirò, chiedendo al cliente di riportare la merce dove l'aveva presa, mentre lui chiudeva la cassa.
    Axel trotterellò fino al cesto delle angurie e pensò che forse Demyx poteva morire una volta sola invece di due.

    Edited by Liberty89 - 20/12/2015, 14:51
     
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    Titolo: Il principe biondo
    Autore: Liberty89
    Genere: Generale/Introspettivo
    Rating: Verde
    Personaggi: Axel, Roxas
    Avvertimenti: AU, One-shot, Shonen-ai
    Note dell’autrice: Salve~ Settimana scorsa ho saltato, scusate çWç Ero indecisa su che genere mettere a questa fic, ma alla fine ne sono uscita chiedendo consigli qui e là. Come potete vedere, la fic è venuta un poco più lunga rispetto alle altre e non sarà l'unica ù.ù
    Ma ciancio alle bande! Buona lettura!


    Il principe biondo

    ~ Pic #10 ~


    Il soldato lo spinse ancora una volta e quasi inciampò nei suoi stessi piedi nudi, che calcavano il pavimento di pietra godendo della sua frescura. Dopo giorni -quanti non avrebbe mai saputo dirlo- passati a camminare sulla rovente sabbia del deserto quel fresco era un toccasana, ma in quel luogo non avrebbe avuto altro di cui gioire. Era fuggito dalle catene dei mercanti di schiavi ed era stato catturato dai soldati del figlio del sultano, e non riusciva a immaginare cosa poteva attenderlo oltre la bella porta intarsiata d'oro che sorgeva alla fine di quel lungo corridoio. Nervoso, cercò di muovere le mani legate dietro la schiena, ma i nodi gli permisero di muovere solo le dita.
    Quando le ante si aprirono, i suoi occhi verdi si spostarono da una parte all'altra incuriositi, non era mai stato in un palazzo, men che meno nella sala di un principe. Di nuovo, il soldato lo intimò caldamente a proseguire aiutandosi con la scimitarra che gli pendeva dal fianco e Axel obbedì, ormai arreso a quel futuro incerto che nella peggiore delle ipotesi lo avrebbe visto divorato da qualche belva per il divertimento del sultano o impiccato la mattina seguente.
    Avanzò nella grande sala di pietra chiara e immediatamente fu investito da un profumo dolce che quasi lo stordì. Infine guardò dritto avanti a sé e vide due uomini possenti vestiti come il soldato che l'aveva condotto fin là, ma armati di lunghe lance dalla lama curva, in piedi ai lati di uno scranno candido e morbido su cui sedeva il figlio del sultano. Egli era vestito di un leggero abito blu e ricoperto di gioielli, aveva persino una corona posata sui capelli biondi, ma i suoi occhi celesti lo incantarono come la più subdola delle magie. Il principe lo guardava quasi con noia, con il viso sorretto dal palmo della mano e il gomito puntato sul bracciolo del suo trono.
    Alla fine, il primo gradino del rialzo su cui sedeva il padrone del palazzo lo colse impreparato e picchiò un ginocchio prima che il soldato alle sue spalle lo afferrasse per un braccio per sostenerlo, ma solo per fargli salire in fretta i rimanenti scalini. Infatti, non appena ebbe raggiunto il cospetto del principe, venne spinto in ginocchio e tenuto malamente per i capelli, per costringerlo ad alzare il viso. Il nobile padrone di casa ora lo studiava dall'alto e un'espressione curiosa aveva sostituito quella annoiata. Egli inclinò il capo e un lungo orecchino gli carezzò la guancia per poi scivolare via dal suo viso, quando il biondo si raddrizzò per sporgersi verso di lui.
    Per istinto, Axel si ritrasse quando la mano piccola del principe gli sfiorò il volto, ma il soldato strinse la presa sulle ciocche rosse, obbligandolo a stare fermo e ordinandogli in silenzio di non sottrarsi all'esame. Le preziose dita inanellate si spostarono sul suo viso con delicatezza, facendo attenzione quando incontravano qualsiasi ferita, specialmente quella che aveva sanguinato fino a due giorni prima sullo zigomo destro. Infine, i palmi del biondo aderirono alle sue guance e gli occhi azzurri studiarono i suoi verdi come le foglie di palma.
    -Lo abbiamo trovato che vagava nel deserto, a poca distanza dall'oasi.- informò il soldato dai capelli azzurri, rispondendo a un cenno silenzioso del padrone. -È riuscito a fuggire dai mercanti di schiavi, ma da quello che ha raccontato, della sua carovana è sopravvissuto solo lui.-
    Il principe annuì. -Qual è il tuo nome?- chiese con voce tranquilla, carezzandogli le ciocche rosse vicine alle orecchie.
    Incredulo di fronte a quella domanda posta con tanta gentilezza, impiegò qualche secondo a ritrovare la propria voce. -…Axel.-
    -Fatelo pulire e curare.- disse poi. -Desidero che non gli sia fatto altro male. Desidero che Axel resti con me.-
    -Sì, mio principe.- rispose prontamente il soldato prima di liberare le mani del ragazzo inginocchiato. -Forza, andiamo.-
    Intontito, Axel si lasciò tirare in piedi e condurre fuori dalla fresca sala, con gli occhi del biondo puntati alla schiena. Tornati nel corridoio, deglutì e si voltò a guardare l'uomo accanto a sé.
    -Cosa mi succederà ora?-
    Gli occhi dorati del soldato incontrarono i suoi e un sorriso ambiguo gli allungò le labbra fini. -Sei appena diventato il favorito del principe Roxas, congratulazioni.- lo informò, per poi ridere della sua espressione sbigottita. -Non temere, ti troverai bene qui, e da come ti guardava, credo proprio che il principe non si stancherà di te troppo presto.-
    -…e quando si stancherà di me? Mi ucciderà?-
    Una mano rassicurante gli si posò sulla spalla. -Se fossi finito nelle mani dei soldati del sultano, probabilmente saresti già morto, ma il principe non è cattivo. Quando e se succederà, ti terrà qui a palazzo in ogni caso.-
    Con un sospiro, Axel annuì. Questa nuova vita era l'ultima a cui avrebbe mai pensato.

    Edited by Liberty89 - 20/12/2015, 14:53
     
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    Titolo: Incubo Scarlatto
    Autore: Liberty89
    Genere: Erotico, Sovrannaturale
    Rating: Rosso
    Personaggi: Axel, Roxas
    Avvertimenti: AU, One-shot, Yaoi
    Note dell’autrice: Yo ho~ Salve lettori ù.ù Pubblico in anticipo a causa di impegni prossimi, ma a voi fa solo piacere (?) no? ù.ù Dunque, che dire della fic di oggi? Il rating diventa rosso che più rosso non si può, forse, quindi mi raccomando è solo per i bimbi grandi ù.ù
    Buona lettura!


    Incubo Scarlatto

    ~ Pic #11 ~


    Il demone sovrastò l'umano col suo nero corpo e puntò gli occhi verdi sul suo viso per introdursi nel suo sonno e donargli incubi strazianti o sogni talmente lussuriosi da fargli desiderare la morte per il troppo piacere. Trovò il suo biondo divertimento immerso in un bel sogno, fatto di baci e carezze e amori sussurrati all'orecchio. Il demonio dai capelli rossi ghignò, mettendo in mostra i canini appuntiti e chinò il volto sul collo della sua vittima, lasciandovi umidi baci e roventi lappate che gli procurarono sospiri languidi e mugugni sconnessi.
    In quel sogno fresco e dolce ora divenuto un inferno di peccato, Roxas vide il suo amore tramutarsi in un diavolo vestito di nero dalla lunga coda appuntita, le ali da pipistrello e due corna caprine in mezzo a una chioma di capelli rossi come il fuoco. In un battito di ciglia, il biondo si ritrovò privo di abiti, sdraiato su un letto e con i polsi legati sopra la testa. Impaurito e tremante, non trovò la forza né la voce per opporsi al tocco del demone, che vezzeggiò il suo corpo fino a condurlo sull'orlo della pazzia. Poco dopo, un urlo di dolore misto a piacere lasciò con violenza le sue labbra quando il membro eretto del demonio si fece strada nel suo corpo con un'unica spinta.
    Nel mondo reale, Axel, l'ottavo demone delle cerchie dell'Inferno, si leccò le labbra nel vedere la sua vittima contorcersi sotto di sé, mentre il viso gli si arrossava e il sudore gli imperlava la fronte, appesantendo le ribelli ciocche bionde. Gli occhi verdi brillarono nel buio della stanza e il sogno di Roxas si fece ancora più intenso.
    Il diavolo aveva preso possesso della sua bocca e pareva implacabile nei suoi affondi, che miravano sempre allo stesso delicato punto. All'improvviso, il rosso si fermò e solo in quel momento Roxas si accorse del proprio membro eretto e pulsante. La lingua ardente gli bagnò l'orecchio e poi scese sul collo e la spalla strappandogli mormorii spezzati e ignorando completamente il suo bisogno. Frustrato, il biondo si ritrovò a pregare il suo torturatore affinché lo toccasse. Quello rise e gli morse la spalla, mentre una mano dai lunghi artigli andava a stimolare l'erezione della sua vittima e il biondo quasi si maledisse per averlo chiesto.
    Le dita affusolate si muovevano ritmicamente avanti e indietro, aumentando e diminuendo la velocità in maniera studiata, per evitare di fargli raggiungere l'orgasmo tanto desiderato. A un tratto, però, il demone lo penetrò di nuovo, stavolta lentamente, seguendo il ritmo della propria mano, finché i loro bacini non si toccarono. Tutto si fermò e Roxas restò senza fiato. Schiuse gli occhi azzurri e finalmente incrociò quelli del diavolo che aveva tramutato il suo bel sogno in un bagno di peccato. Quelle ferine iridi verdi sembravano colme di divertimento e per nulla soddisfatte di quanto ottenuto fino a quel momento, infatti quella libidinosa danza riprese e lui urlò di godimento e sofferenza insieme: le spinte erano forti e decise, ma la mano che stringeva il suo membro era semplicemente perfetta. Combattuto, Roxas non poté far altro che gemere e tremare e rabbrividire per quell'insieme confuso di sensazioni che lo scuotevano da capo a piedi.
    Quando il suo respiro si fece ancora più veloce, il biondo inarcò la schiena e si liberò nella mano del demonio, che gli allargò le gambe per impedirgli di serrarle, e prese a spingersi in lui con ancora più foga. Presto anche il diavolo giunse all'apice del proprio piacere e riversò un getto di seme rovente, che lo lasciò senza fiato. Chiuse le palpebre sugli occhi nebulosi, Roxas ringraziò il cielo che quello strano sogno colmo di lussuria fosse giunto al termine.

    -Non mi era mai capitato un bocconcino così succulento, sai?- mormorò una voce suadente accanto al suo orecchio, costringendolo a svegliarsi.
    Incredulo si ritrovò a specchiarsi in una coppia brillanti occhi verdi che sormontavano un diabolico sorriso divertito.
    -Pronto per il secondo round?-

    Edited by Liberty89 - 20/12/2015, 14:54
     
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    Titolo: L’impossibile
    Autore: Liberty89
    Genere: Malinconico
    Rating: Giallo
    Personaggi: Axel, Roxas
    Avvertimenti: AU, Flash-fic, Shonen-ai
    Note dell’autrice: Salve~ Sì, anche settimana scorsa ho balzato, chiedo perdono çWç Infatti pubblico un giorno in anticipo e approfittando del fatto che lunedì per me è vacanza, se riesco aggiornerò di nuovo. Parlando della fic, sarò sincera, questa è una di quelle che mi piacciono meno, ma il giudizio è sempre vostro ù.ù Buona lettura!

    L’impossibile

    ~ Pic #12 ~


    Anche prima di quell'inferno, il mondo era sempre stato una vera merda. Aveva imparato che allo schifo non c'era mai fine, ma questo… questo virus andava ben oltre ciò che si sarebbe mai aspettato. Il giorno prima avevano una vita tranquilla e il giorno dopo dovevano combattere per salvare quella stessa vita di cui avevano presto dimenticato la serenità.
    Un peso contro la sua spalla lo riscosse da quelle tetre riflessioni e quando abbassò lo sguardo, trovò il suo compagno biondo profondamente addormentato con un braccio abbandonato in grembo e l'altro lungo il fianco, la mano ancora salda sulla pistola. Sospirò e sistemò meglio il fucile contro l'altra spalla. Sapeva che prima o poi Roxas sarebbe crollato per la stanchezza e le borse scure sotto gli occhi ne erano la conferma.
    Dovevano raggiungere l'aeroporto il prima possibile perché non potevano andare avanti in quel modo, scappando da orde di mostri per risparmiare le munizioni che stavano per esaurirsi, e passare all'arma bianca era rischioso. Il piano per l'indomani era già stato deciso e se avessero trovato una macchina in buone condizioni e con il serbatoio pieno avrebbero raggiunto la loro meta in meno di un giorno. L'aeroporto era fuori città, ma non ci volevano più di tre ore ad arrivarci. Il problema restava uscire dal centro abitato il prima possibile e augurarsi che le strade fossero sgombre di mostri.
    Axel passò il braccio attorno alle spalle di Roxas e poggiò il viso sulla sua testa, stringendoselo contro. Avrebbe fatto l'impossibile per salvare entrambi.

    Edited by Liberty89 - 20/12/2015, 14:56
     
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    Titolo: Fuochi e lanterne
    Autore: Liberty89
    Genere: Fluff, Romantico
    Rating: Verde
    Personaggi: Axel, Roxas
    Avvertimenti: AU, Flash-fic, Shonen-ai
    Note dell’autrice: Buonsalve, come promesso eccomi con l'aggiornamento! Si torna al fluff, ma non abituatevi troppo, è un'apparizione sparuta ù.ù Questa è un'altra fic che mi convince poco, più della precedente, ma non del tutto. Il giudizio comunque è sempre vostro ù.ù Buona lettura!

    Fuochi e lanterne

    ~ Pic #13 ~


    Con un dolce sorriso e gli occhi pieni di meraviglia, Roxas liberò la sua lanterna, spingendola verso l'alto insieme alle compagne, mentre Axel lo abbracciava da dietro e gli posava un bacio tra le ciocche bionde. Il minore tenne gli occhi fissi sulla propria lanterna, finché questa non si perse in mezzo alle altre, ma nemmeno così riuscì a distogliere lo sguardo da quello spettacolo magico e silenzioso a cui sarebbero seguiti i fuochi d'artificio. Il cielo nero si riempì di nuove stelle e la luna piena in mezzo a esse pareva una gigantesca perla pronta ad accoglierle nel suo reame. Di fronte a tanta bellezza, Roxas rimase quasi senza fiato.
    -Ti piace?- gli sussurrò Axel all'orecchio.
    -Sì, grazie per avermi portato qui.- rispose lui, appoggiandosi al suo petto caldo e baciandogli la guancia.
    -Sapevo che ti sarebbe piaciuto. In più, è di buon augurio per le novità e le nuove nascite, più che perfetto visto che da domani vivremo insieme.-
    Sbalordito, il biondo si girò per guardarlo negli occhi. -Significa che…?-
    -Ho trovato una casa perfetta per noi.- rivelò con un sorriso. -Oggi ho finito di portare le mie cose, domani penseremo alle tue.-
    Felice come mai prima di quel momento, Roxas gli saltò al collo per baciarlo e mormorargli il suo amore sulle labbra.

    Edited by Liberty89 - 20/12/2015, 14:57
     
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    Titolo: Onore o amore
    Autore: Liberty89
    Genere: Drammatico, Triste
    Rating: Arancione
    Personaggi: Axel, Roxas
    Avvertimenti: AU, Flash-fic, Shonen-ai
    Note dell’autrice: Buongiorno a tutti! Eccoci qua la quattordicesima fic della raccolta che ci riporta nel tunnel del dramma ù.ù Da parte mia credo sia venuta bene e che anche questa meriterebbe approfondimenti, ma lascio a voi entrambi i giudizi ù.ù Buona lettura!


    Onore o amore

    ~ Pic #14 ~


    Con un gemito si ritrovò spalle al muro e istintivamente mise il coltello davanti a sé. Il suo assalitore si fermò appena in tempo per evitare di restare trafitto, ma la punta dell'arma gli trapassò la pelle e il suo sangue ne macchiò la lama lucida.
    -Bastardo…- sibilò Roxas tra i denti, mentre le lacrime gli solcavano le guance passando sulla ferita aperta sotto l'occhio sinistro. -Sei un maledetto bastardo Axel… o farei meglio a chiamarti Lea?! Eh?!- sputò con rabbia, mentre il rosso lo guardava dall'alto e puntava i palmi sul muro dietro di lui, la katana sempre stretta in mano.
    -Mi dispiace Roxas.- disse lui con voce atona, incolore. -Non ho altra scelta. Credo che tu mi capisca.-
    -No che non capisco!- ribatté. -Io…- si morse il labbro fino a farlo sanguinare. -Io mi sono… innamorato di te.- rivelò con dolore nella voce. -Tu invece mi hai avvicinato solo-
    -Solo per eseguire un ordine, già.- completò, zittendolo e spingendosi avanti, incurante della lama che affondò ancora di più nel pettorale. -Siamo stati sfortunati.-
    Ostinato, il biondo scosse la testa. -Potevi-
    -Cosa Roxas?- chiese brusco, interrompendolo di nuovo. -Tradire il Clan? Non c'è posto per i traditori a questo mondo, Roxas. Una volta che tradisci non riuscirai mai a riscattarti in nessun luogo.- spiegò fissandolo negli occhi larghi, pieni di paura e dolore. -Forse, in un'altra vita, mi sarei potuto innamorare anch'io di te.-
    Accecato dalla rabbia provocata da quelle ultime parole, il biondo si gettò in avanti con un grido disperato e spinse il coltello nel petto dell'altro, che sgranò gli occhi incredulo. Lea abbassò lo sguardo e trovò il componente del Clan avversario premuto contro di sé, scosso dai singhiozzi.
    Tossì e il sangue gli macchiò le labbra allungate da un sorriso divertito. -Allora li sai usare gli artigli, eh gattino?-
    La katana cadde a terra e il rosso crollò in ginocchio sorretto dal biondo che lo colpì con un pugno.
    -Maledetto…- disse ancora Roxas, con il volto bagnato di sangue e lacrime, mentre l'uomo di cui si era innamorato scivolava via dalla sua presa, esalando l'ultimo respiro.

    Edited by Liberty89 - 20/12/2015, 14:59
     
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    Titolo: Morbidi incubi
    Autore: Liberty89
    Genere: Comico
    Rating: Verde
    Personaggi: Axel, Roxas
    Avvertimenti: AU, Flash-fic
    Note dell’autrice: Buongiorno a tutti! Dopo il dramma della fic precedente ci vuole una botta di allegria, non trovate? Mi sono divertita tantissimo a scrivere questa piccolina e spero che vi strappi almeno una risata :3 Buona lettura!


    Morbidi incubi

    ~ Pic #15 ~


    Axel si strofinò gli occhi con forza, sicuro al cento per cento di aver immaginato tutto. Quando però tolse le mani e rialzò le palpebre trovò esattamente la scena che sperava fosse solamente un'allucinazione. C'era Roxas, il suo bellissimo e amato Roxas, seduto per terra contro il divano, telecomando alla mano per fare zapping e fin qui era tutto normale. La stranezza cominciava con il peluche che il biondo teneva in grembo e che continuava con tutti quelli che erano stati messi comodamente seduti sopra e attorno al divano. Guardando attentamente, Axel inorridì: erano due Minnie di due dimensioni diverse quelle? E l'orso megalomane di Toy Story?
    Finalmente il suo dolce compagno di vita si accorse della sua presenza. -Oh, ciao Axel, vuoi unirti a noi?-
    Il rosso deglutì e puntò lo sguardo in quello nero dell'altro. …nero? Sfregandosi di nuovo gli occhi, Axel realizzò che i bellissimi occhi azzurri di Roxas erano diventati due bottoni neri come quelli dei peluche.
    -Coraggio Axel, unisciti a noi.- disse ancora il biondo, con la bocca chiusa, ormai divenuta una linea piatta fatta con un filo di lana.
    Indietreggiando, Axel si accorse che qualcosa non andava: perché guardava tutti dal basso adesso? Spostò lo sguardo su di sé e vide che mani e piedi erano diventati quattro sacchettini rosa, gambe e braccia completamente sparite e il suo corpo si era trasformato in un salamotto di stoffa con dentro tanti sassolini.
    Urlando di terrore puro, Axel riemerse dal proprio incubo giusto in tempo per sentire in pieno il dolore di uno schiaffo ben assestato sulla sua guancia destra, che lo lasciò senza fiato.
    -Ti sei calmato adesso?!- la voce seccata di Roxas lo raggiunse come un miraggio, infatti rivolse al proprio compagno uno sguardo attonito.
    Il biondo indossava il pigiama, ma non era davanti al divano in mezzo a un'orda di inquietanti pupazzi, era accanto a lui, nel loro letto.
    -Roxy?- chiamò in un sussurro, portandosi una mano alla guancia offesa.
    -Si può sapere che diavolo stavi sognando? Ti sei messo a gridare come un pazzo, ti stavano torturando forse?- indagò il più piccolo, scrutandolo con gli occhi azzurri.
    -Roxy?- ripeté il rosso.
    -Cosa?-
    -A te non piacciono i peluches, vero?-
     
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