Rosa di Maggio

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Red Typhoon Seppy

Posted on 16/11/2011, 15:05

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Titolo: Rosa di Maggio
Autore: Seppy
Genere: Introspettivo - Romantico
Rating: Verde
Fandom: Final Fantasy IX
Protagonisti: Beatrix - Steiner
Avvertimenti: One-Shot
Note: Una fanfiction in onore di uno dei personaggi più belli della saga di Final Fantasy, la bella Beatrix. In questa storia, sarà messa in risalto la situazione emotiva confusa della guerriera. Ispirata da una canzone cantata da una fan della serie su youtube.

Rosa di Maggio

Uno splendido campo di fiori, reso vivo dalla delicata brezza che smuoveva ogni singolo stelo. Il giardino di Alexandria era il luogo più maestoso che si potesse trovare nei pressi del castello, con varietà di piante d’ogni dove e genere. A ravvivare quel giardino variopinto come la tela di un’artista, varie rose rosse, i fiori preferiti della regina, mentre ad ammirarle, vi era la guerriera più leale al regno.
La dolce Beatrix, con quella sua lunga chioma fluente che si lasciava carezzare dal vento e con quegli occhi cupi che mostravano tristezza, come due zaffiri coperti da una patina cristallina, ma solo uno era in grado di rivelarla al resto del mondo. Silenziosamente, dentro di lei, il suo cuore serbava lacrime di dolore, che sgorgavano segretamente dalla fonte del suo dolore. Una parte di lei a lungo rinnegata, nascosta dalla sua freddezza, dalla tempra di un soldato, da mille guerre combattute per la regina.
“Quante vite dovrò prendere per la mia lealtà? Quanto sangue dovrà macchiare questa spada guerriera?” continuava a domandarsi la donna, che non comprendeva le gesta della sua regina, quelle guerre inutili in cui era costretta a combattere in prima linea.
La guerra lasciava la propria traccia nel chiarore lunare, quando le ombre fluivano in fiumi travolgenti che impregnavano la mente di sofferenza. Poco importava, ormai la guerriera si era rassegnata a dover indossare quella sua falsa maschera, e a compiere tutto ciò che le era chiesto, sperando un giorno di rivedere quei bellissimi fiori.
Macchiando la sua anima e coprendo i suoi occhi, guardava quelle sue delicate mani e le vedeva tinte di sangue, continuamente, per quanto potesse pulirle. Voleva solamente fuggire, smetterla con quella vita, però, non c’era nessun posto ove scappare, e iniziava a non sentirsi più il leggiadro fiore a cui fu tanto paragonata.
Estrasse solennemente la sua fedele arma, la spada con cui aveva combattuto per la regina, come se il fato la tenesse d’innanzi a sé, osservava quella lama in cui si specchiavano i suoi occhi femminili, volando lontana da ciò che era realmente, dentro cieli mortali.
“Segui la lama d’innanzi a te, la paura cadrà e il coraggio s’innalzerà, lascia tutte le tue lacrime dietro di te, lontano da dove l’innocenza giace” le dissero, forse era vero. Chiusa in quella gabbia regale, le sue ali, un tempo libere, andavano lentamente a consumarsi, trasformandosi in pesante pietra che la opprimeva sempre più. In quel momento, il suo più fedele compagno d’armi si avvicinò a lei, privo della sua maestosa armatura splendente, presentandosi come un semplice uomo.
-Steiner…-
Sussurrò flebilmente lei, distogliendo lo sguardo, vergognandosi di mostrare quel suo viso angelico macchiato dalla guerra. Lui si avvicinò, rimanendo immobile e fiero come sempre, incapace di darle il conforto necessario.
-Quando mi guardi, cos’è ciò che vedi? Questo costume che indosso mi sta sfigurando…-
Disse ad alta voce la donna, senza riuscire a guardarlo negli occhi, dandogli completamente le spalle. La tempesta si avvicinava, il pericolo era sempre più vicino. “Perché non sto proteggendo tutto ciò che un tempo mi era caro?” si domandava lei, turbata ancora da quei pensieri sanguinolenti.
-Liberati di tutto ciò che ti tiene, la mano del sovrano e le lacrime da fanciulla. Corri ora tra le mie braccia, insieme conquisteremo tutte le nostre paure.-
Sentenziò l’uomo, mantenendo una posizione rigida, ma capendo appieno i sentimenti della donna. La guerriera si voltò a fissarlo e comprese che anche lui in quel momento aveva paura, ma diversamente da lei non si era lasciato scoraggiare e non era caduto preda delle lacrime. Vide in Steiner il solido muro a cui sostenersi, le braccia dentro cui gettarsi ed essere protetta, sicura che le sue paure sarebbero svanite. Corse velocemente da lui, in lacrime, facendosi accogliere da un abbraccio e lasciando che quelle muscolose mani la tenessero salda, ma al contempo le dessero calore. Fu allora che Steiner le sussurrò all’orecchio la frase più bella che potesse udire, mentre un delicato vento trasportava con sé dei petali di rosa, avvolgendoli entrambi.
-Condotta qui dal fato, non più intimorita, qui ora giaci, mia dolce Rosa di Maggio-

Edited by Liberty89 - 19/11/2011, 22:17

Liberty89

Posted on 19/11/2011, 22:19

Fuoco crepuscolare che mai si estinguerà

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Pur non avendo giocato a Final Fantasy IX, ho avuto modo di conoscere i personaggi e la loro storia, quindi non è stato difficile seguire l'introspezione di Beatrix e il suo dialogo con Steiner.
Mi è piaciuta ogni singola frase, perché le prime esprimono perfettamente la delicatezza di quel giardino pieno di fiori e le altre, fanno trasparire il dolore e il turbamento di Beatrix. Steiner è descritto benissimo nel suo ruolo di solida ancora a cui la donna può affidarsi senza timore.
Fic veramente stupenda e leggerla con la canzone (di cui sono riuscita a capire praticamente tutte le parole u.u) è ancor più meravigliosa.
Complimentissimi Seppy hai scritto una fic splendida =3

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Posted on 20/11/2011, 14:42

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*_* Ma che storia dolce!! Mi piace tantissimo il modo in cui l'hai descritta, ma soprattutto la trama.
Anch'io, come la Je, non ho giocato a Final Fantasy, però penso che tu sia riuscito a farmi capire com'è questo personaggio!
Poi mi piace tanto il suo nome =D
Davvero complimenti per la storia =D

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