Harry Potter e la magia di Fairy Tail

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    Evvai, ora sì che riesco a vedere la vera utilità dei Weasley xD
    Bello questo capitolo, il calcio di Lucy alle noci di Jose è un tocco di classe descritto bene anche qui, aspetto con ansia lo scontro tra Natsu ed i gemelli per disattivare Jupiter e gli altri incontri tra i membri d Fairy Tail e di Phantom Lord ù.ù
    Ben fatta anche la riproduzione degli eventi del manga in forma scritta, come si poteva notare dall'elogio del calcio alle noci, e non posso che ribadire che attendo il continuo delle loro avventure, soprattutto visto che nonostante io abbia letto questa parte del manga tempo fà voglio vedere come gestisci gli eventi, dacci dentro con la scrittura! \°w°/
     
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    Fuoco crepuscolare che mai si estinguerà

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    Darky, eccoci qua! :D
    La battaglia tra Fairy Tail e Phantom Lord inizia a farsi problematica e Harry fa sempre più paura! Voglio proprio vedere che cosa combina ai suoi avversari per ridurli alle sembianze di un'ameba strafatta di LSD.
    Il padre di Lucy è un mostro, mentre Master Jose... è un cretino <.< Meno male che c'era Natsu, altrimenti Fairy Tail avrebbe recuperato una gelatina di Lucy D: Quel Mistogun non mi convince e in tutta sincerità non ho capito a chi somiglia... discorso troppo sibillino per me che non conosco benissimo il manga di Fairy Tail, ma scoprirò tutto ù.ù
    La gilda di Phantom Lord non so perché per un attimo me la sono immaginata come la casa di Baba Yaga... sai, la casa con le zampe da gallina? In questo caso, zampe di gallina robotiche... Ho una discreta fantasia ù.ù
    Ora Natsu e i mitici gemelli Weasley vanno dentro e fanno macello, oh yeah!
    Alla grande Darky, continua così! :3
     
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    暗いロクサス92

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    Ed eccomi con il nuovo capitolo!
    Dunque, finalmente la saga entra nel vivo, e lo scontro con Phantom Lord è definitivamente iniziato! Riusciranno Fred, George e Natsu ad affrontare questa gilda? E soprattutto, i due gemelli riusciranno a tornare a scuola? XD
    Con questo e il prossimo capitolo avrete le risposte a queste domande, perciò continuate a seguire questi capitoli.
    E ora, ringrazio Liberty89 per avermi fatto da beta-reader e passiamo alle recensioni!

    AlexMockushin: Eh già, finalmente anche i Weasley entrano nel vivo dell'azione XD. Il calcio di Lucy non poteva mancare, anche se sinceramente non sapevo se sarei riuscito a descriverlo decentemente... cosa che invece mi pare di capire di essere riuscito a fare XD. Per lo scontro di Fred e George per fermare il Jupiter, non dovrai che aspettare poche righe, come anche per la maggior parte degli scontro ù.ù. E tranquillo, fino al capitolo 17 potrai leggere abbastanza velocemente come andranno gli eventi XD
    Liberty89: Eh, sapessi... Nessuno di loro è in grado di dirlo XD. Il ricordo di Harry gli traumatizzerà anche dopo essere diventati fantasmi XD. E Jose... sì, direi che in quell'occasione è stato altamente cretino, ma che ci vuoi fare. Di cattivi decenti, non se ne trovano molti... Mistogun, presto lo scoprirai, ma non prima di qualche altra saga XD. Devo preparare il terreno ù.ù. Per la Gilda... sì, direi che è molto simile XD. E ora, preparati a vedere Fred e George in azione, pronti a portare pace e serenità nel loro imper- No, aspetta, quello era un altro che lo diceva XD. Dicevo, a portare distruzione dentro Phantom Lord! XD

    Bene, e ora... Buona lettura a tutti!

    Capitolo 11: La battaglia contro gli Element Four! - Torna all'indice dei capitoli

    Natsu appoggiò a terra George non appena furono all'interno del cannone.
    "Forza, andiamo avanti!" esclamò, cominciando a correre, mentre arrivavano anche Happy e Fred.
    "Aspetta un attimo! Perché ci hai trascinato con te?!" chiese Fred.
    Natsu si fermò, girandosi verso di loro.
    "Voi non avete mai combattuto seriamente. Ditemi, sareste davvero stati in grado di affrontare quell'esercito?"
    I due non risposero.
    "È vero che ora siamo nella sede nemica, però per voi due è in un certo senso più sicuro. E poi ci sono io, non lascerò certo che vi feriscano. Anche perché Harry probabilmente non mi perdonerebbe mai se dovesse succedere. Ora sbrighiamoci, i quindici minuti stanno passando velocemente, e se restiamo qui dentro, saremo spazzati via con il prossimo colpo!"
    I due maghi annuirono, per poi seguirlo assieme a Happy, finché non raggiunsero la fine del cannone, entrando così in un'enorme stanza, al centro della quale c'era una grossa sfera nera, collegata a decine di tubi.
    "Quella dev'essere la Lacrima che alimenta il cannone…"
    "Lacrima?" chiese Fred.
    "È un oggetto in grado di contenere energia magica." Spiegò Happy. "Ma non ne avevo mai vista una così grande!"
    "Beh, se è quella a lanciare la magia del cannone, allora non ci resta che distruggerla!" esclamò Natsu, avvolgendo i pugni con il fuoco.
    "Ma non ti scotti?" chiese uno dei Weasley.
    "Certo che no. Il mio corpo è immune al fuoco." Rispose lui, per poi saltare giù dal cannone, imitato dai due gemelli.
    "Io ti impedirò di farlo." Disse una voce, mentre una figura usciva allo scoperto da dietro la Lacrima.
    "Una sentinella?!"
    "Non ho tempo per te!" urlò Natsu, saltando verso di lui, pronto a colpirlo con il pugno infuocato.
    "Te lo impedirò…" ripeté la figura.
    Prima che il Dragon Slayer potesse replicare, fu colpito dal suo stesso pugno, che lo spedì a terra.
    "Natsu!" urlarono i fratelli, mentre la figura finalmente si rendeva chiara.
    Si trattava di un ragazzo con tre linee nere tatuate sul viso trasversalmente al naso, con i capelli neri da un lato e bianchi dall'altro, che terminavano in una coda alta. Indossava un kimono di un rosso pallido, con le maniche a rete. Al suo fianco teneva una katana racchiusa in un fodero tinto di blu come l'elsa, mentre la guardia era di un brillante giallo.
    "Non mettetevi sulla nostra strada!" continuò il ragazzo, tenendo le braccia incrociate.
    "Tu… che cosa mi hai fatto?" chiese Natsu, rialzandosi, ma non ottenendo nessuna risposta.
    "Quel tipo mi ricorda quei due che ci hanno attaccato…" fece Fred, prendendo in mano la bacchetta, imitato dal fratello.
    "Togliti di mezzo!" urlò Natsu. "Devo distruggere quel cannone!"
    "Allora distruggi la Lacrima, e vedrai che il Jupiter non sparerà." Rispose l'altro. "Io, però, te lo impedirò… Te l'ho già detto, no?"
    Natsu non gli diede retta, avvolgendo di nuovo il braccio con il fuoco e saltandogli contro urlando.
    Ma ancora una volta il suo pugno si mosse da solo, colpendolo in pieno viso e mandandolo ancora a terra.
    "Che male…" fece il Dragon Slayer, massaggiandosi la guancia. "È successo di nuovo…"
    "Natsu!" urlò Happy, indicando la Lacrima. "Lascia perdere quel tipo e concentrati sul Jupiter piuttosto!"
    "Brutto bastardo!" gridò Natsu, ignorando l'amico e cercando di colpire di nuovo l'avversario con lo stesso attacco, ottenendo il medesimo risultato dei precedenti tentativi.
    "Com'è possibile? Che stia usando una delle maledizioni senza perdono?" fece George, attirando l'attenzione di Happy.
    "Di cosa stai parlando?"
    "Non lo sappiamo bene, perché non è un programma del terzo anno, ma esistono tre magie che sono ritenute illegali. Una di queste permette di controllare una persona." Spiegò Fred. "Però lui non può conoscerla… non è del nostro mondo."
    Il ragazzo si voltò verso di loro.
    "Non so di cosa stiate parlando. Io sono Todomaru, colui che manovra il fuoco… sono in grado di manovrare qualsiasi fiamma…"
    "Che hai detto?!" gli urlò contro Natsu.
    "Mi spiace per te… ma stavolta sei capitato male, mago del fuoco."
    In quel momento l'aria attorno alla Lacrima cominciò a vorticare, mentre la sfera s'illuminava.
    "Mancano solo cinque minuti!" esclamò Fred, voltando lo sguardo verso Natsu, che aveva ritentato inutilmente di colpire il nemico.
    "Ma che stiamo facendo?!" disse George. "Siamo i gemelli Weasley! Per noi dovrebbe essere uno scherzo distruggere quella cosa!"
    "Credete che ve lo permetterò?" chiese Todomaru, allontanandosi da Natsu e saltando verso i due, per poi abbassare di colpo un braccio.
    Una fiammata blu si creò dal nulla, dirigendosi verso i due maghi.
    "Protego!" urlarono insieme, riuscendo a proteggersi dalle lingue infuocate del nemico.
    "Ci penso io!" fece Natsu, raggiungendoli e cominciando a mangiare il fuoco, masticandolo in fretta.
    "Puoi anche mangiare il fuoco?!" esclamò Fred, incredulo, mentre le fiamme scomparivano nella bocca del compagno.
    "Com'è gelido!" disse Natsu, sbuffando. "Un fuoco del genere non l'avevo mai mangiato!"
    "Capisco… tu devi essere quel famoso Dragon Slayer… il che significa, che stavolta sono capitato male…"
    "Uh?"
    "Intendo dire che a noi due le fiamme fanno il solletico."
    "In questo caso…" intervenne Fred, posizionandosi davanti a Natsu assieme a George. "Saremo noi i tuoi avversari."
    "Ehi! Non potete-"
    "Natsu, se lui è qui significa che è uno dei più deboli a protezione di questo edificio. E tu sei molto più forte di noi. A lui ci pensiamo noi, tu distruggi Jupiter e vai avanti."
    "Siete sicuri?"
    "Ehi, solo perché ci piace fare i buffoni, non significa che siamo degli stupidi. Dico, hai idea di come sia difficile fare scherzi con gli incantesimi?" disse sorridendo George.
    "E voi chi siete? Non mi sembra di aver mai sentito parlare di voi."
    "Oh, che maleducati. Siamo Fred e George Weasley, maghi di Grifondoro!"
    "Grifondoro? Non ho mai sentito parlare di questa gilda, ma non importa." rispose Todomaru, estraendo la katana. "Mi occuperò di voi in men che si dica."
    "Expelliarmus!" urlò George, puntandogli contro la bacchetta.
    Sotto gli occhi sorpresi del proprietario, la spada volò via, andando a conficcarsi nella Lacrima.
    "Cosa?" esclamò Todomaru. "Come-?"
    "Flipendo!" gridò Fred, creando una piccola sfera d'energia che colpì in pieno il mago avversario.
    "I-Impossibile… Che magia è questa?!" disse lui, restando con la bocca spalancata, mentre volava via, cadendo rovinosamente a terra.
    "Ora Natsu!" urlarono insieme i due gemelli.
    "Agli ordini!" rispose il Dragon Slayer, saltando verso la Lacrima e lasciandosi avvolgere dal fuoco, proprio mentre la sfera stava per liberare la sua energia magica, ma lui la colpì in pieno, facendola esplodere.
    Da fuori, gli altri membri della gilda videro l'edificio esplodere dall'interno in più punti.
    "Ce l'hanno fatta!" esclamò Cana, alzando una carta e fulminando uno spettro di fronte a lei, mentre il cannone dei Phantom cadeva a terra, distruggendosi.
    Dentro, Natsu si rialzò assieme ai gemelli, scrollandosi di dosso la polvere.
    "Ora è arrivato il tuo turno, Phantom…" disse minaccioso. "Preparati a schiattare!"
    Todomaru si rialzò a fatica, guardando con terrore i tre maghi di fronte a lui.
    "Non puoi sconfiggerci." Fece Fred, tenendolo sotto tiro.
    Ma prima che potesse fare qualcosa, il pavimento cominciò a tremare.
    "Che succede?" esclamò Happy, guardandosi intorno.
    "Ma non può farlo!" urlò l'Element Four. "Questa stanza non ha alcun sistema di mantenimento orizzontale!"
    I tre maghi sgranarono gli occhi, mentre il pavimento si inclinava, facendoli cadere a terra, per poi scivolare verso il muro, che pochi secondi dopo divenne il nuovo pavimento.

    Cana sgranò gli occhi, imitata da tutti gli altri membri, compresa Mira, ancora con le sembianze di Lucy, che si era nascosta dentro la gilda semidistrutta per curare Erza.
    La gilda dei Phantom si alzò di nuovo in piedi, per girarsi di novanta gradi e appoggiarsi di nuovo a terra, facendo scomparire le gambe. Tuttavia, restò ferma solo pochi secondi, per poi far spuntare due gambe decisamente più robuste, questa volta accompagnate anche da un paio di braccia, e in cima sbucò una testa, che rese l'edificio del tutto simile a un robot gigante.
    "I-Impossibile…" fece Cana, tremando. "Ditemi che è uno scherzo…"
    La gilda avversaria fece qualche passo verso di loro, per poi alzare un braccio, cominciando a disegnare nell'aria un cerchio.
    "È un cerchio magico!" urlò la maga delle carte. "Allora l'edificio stesso è in grado di lanciare incantesimi?!"
    Mira invece spalancò gli occhi, spaventata, osservando il robot continuare a disegnare il cerchio, scrivendo anche delle strane rune.
    "Quei simboli formano… l'Abyss Break?!" fece, indietreggiando e portandosi una mano sulla bocca. "Un raggio del genere ha una potenza devastante! L'ondulazione oscura potrebbe arrivare fino alla cattedrale Caldia e distruggere tutto quello che c'è in mezzo!"
    "Bisognerebbe bloccare la sorgente che genera la magia." Disse Cana, avvicinandosi alla finestra per poter parlare con Mira. "Spero che quelli che si trovano dentro abbiano avuto la stessa intuizione…"
    "Chi c'è oltre a Natsu, Fred e George?" chiese sorpresa l'altra maga.
    "Gray ed Elfman…"
    "Elfman?!" esclamò incredula Mira. "Perché lui?!"
    "Come sarebbe perché…? Perché c'è andato…"
    "È impossibile!" replicò l'altra. "Elfman non può combattere! Dovresti saperlo anche tu, Cana!"
    "Sì che può, invece, d'altronde l'ha già fatto!"
    "Ma quelli erano semplici soldati… Lì dentro si troverà di fronte a dei maghi, e nelle condizioni in cui è ora…"
    "Mira, ascolta. Posso capire che quell'episodio vi abbia sconvolto, ma Elfman sta sforzandosi di superare la cosa e andare avanti."
    Mira chiuse una mano a pugno, guardando il gigante che continuava indisturbato nel suo lavoro.
    Prima che Cana potesse fermarla, corse fuori, fermandosi proprio di fronte all'avversario.
    "Sono io il vostro obiettivo, no?!" urlò, spalancando le braccia in segno di resa, sotto lo sguardo sorpreso dei compagni. "Eccomi! Ora interrompete subito l'attacco alla nostra gilda!"
    'Almeno guadagnerò un po' di tempo…' pensò.
    Ma la voce di Jose distrusse quella speranza.
    "Sparisci dalla mia vista… sottospecie di brutta copia." Disse questi con disgusto. "Sapevo fin dall'inizio che Lucy non era tra voi… Nessun bersaglio umano verrebbe mai schierato in prima linea!"
    Mira guardò sorpresa il robot, mentre gli altri abbassavano lo sguardo rassegnati.
    La maga dissolse subito l'incantesimo, tornando al suo vero aspetto.
    'Perché… Perché sono così inutile?'

    Natsu, Fred e George si rialzarono a fatica.
    "Che cosa è successo?"
    "È finita…" rispose Todomaru, avvicinandosi. "Questa è l'arma suprema della nostra gilda… Phantom MK II, il super gigante magico!" esclamò, senza nascondere la sua gioia.
    "C-Ci stiamo muovendo…" fece George, per poi interrompersi vedendo il mago alzare le braccia, avvolgendole con un fuoco tinto dei sette colori dell'arcobaleno.
    "E ora, eccovi il mio incantesimo più potente… Rainbow Fire!"
    Ma prima che potesse lanciare la magia, le fiamme scomparvero, mentre attorno alle mani del mago compariva del ghiaccio.
    "Eh?" fece lui sorpreso, vedendo il ghiaccio aumentare di dimensioni, inglobandolo al suo interno.
    "Che diavolo succede?!" urlò, poco prima di ritrovarsi completamente congelato.
    Poi una mano gigante, ricoperta di squame, lo sollevò senza difficoltà e lo lanciò in alto, attraverso il buco lasciato dal Jupiter.
    "Sembra che siamo arrivati giusto in tempo." Disse Gray.
    "Sono i veri uomini che fanno soffrire le macchine, non il contrario." Aggiunse Elfman, facendo tornare normale il suo braccio.
    "Gray!" esclamarono felici i due Weasley, mentre Happy volava fuori dall'edificio per controllare che cosa stava succedendo.
    "Tutto bene?" chiese il mago del ghiaccio.
    "Certo che sì!" rispose Natsu. "E ce l'avremo fatta anche da soli!"
    "Ehm… Natsu, se non ti spiace, rimandiamo a dopo l'orgoglio, okay?" fece Fred, girando lo sguardo verso una delle porte che conducevano fuori dalla stanza.
    "È terribile!" urlò Happy, rientrando dentro. "La gilda si è trasformata in un gigante in grado di manipolare la magia!"
    "Che cosa?!" urlarono i maghi increduli.
    "Sta per scatenare una magia che distruggerà tutto quel che c'è da qui alla cattedrale!" continuò Happy.
    "Ma stiamo parlando di mezza città…" fece Gray, spaventato.
    "È impossibile…" commentò Natsu.
    "Dividiamoci!" ordinò il bianco. "Dobbiamo trovare la sorgente che alimenta l'edificio!"
    "Fred, George, andate con Gray e Elfman!" disse Natsu, per poi correre via seguito da Happy.
    I due gemelli sorrisero, scuotendo la testa.
    "E dire che c'è chi si lamenta che le vacanze sono noiose…" commentò uno dei due.
    "Io vado con Elfman." Disse Fred.
    "Allora io accompagno Gray. Vedi di non fare troppi danni senza di me, chiaro fratello?"
    "Lo stesso vale per te!"
    Detto ciò, i maghi si divisero, proseguendo in direzioni opposte.

    Fred e Elfman corsero lungo un corridoio.
    "Elfman, un vero uomo!" urlò il bianco. "Colui che proteggerà Fairy Tail a costo della vita!"
    Al Weasley scappò una risatina nervosa, ma continuò a correre senza diminuire l'andatura.
    Fu un rumore a interrompere la loro corsa, e pochi attimi dopo il pavimento cominciò a incrinarsi, finché non si creò un piccolo cumulo di terra.
    "Questo…" fece Fred, tirando fuori la bacchetta, mentre Sol appariva con il suo sorriso di fronte a loro.
    "Salut!" esclamò divertito.
    "Sol…" disse il rosso.
    "Monsieur Sol, prego." Replicò l'altro. "E così, ci incontriamo di nuovo, mago di nessuna gilda."
    "Credimi, non è dipeso da me."
    "Capiti a proposito!" esclamò Elfman, mentre il suo braccio diventava completamente nero. "Ora ti costringeremo a dirci come si fa a bloccare il gigante! Beast Arm, Bufalo Nero!"
    "Ullallà… Quindi userai un solo braccio?" chiese Sol. "Allora le chiacchere dicevano il vero…"
    "Eh?" fece Fred, guardando il compagno, che sembrava più serio che mai.
    Non riusciva a capire perché l'avversario faceva notare quella cosa, per lui era già incredibile che riuscisse a trasformare l'intero braccio.
    "Io so molte cose sul tuo conto… Anzi, ne so parecchie sul conto di tutti i membri di Fairy Tail!"
    "Piantala di blaterare, idiota!" urlò Elfman, cercando di colpirlo, ma l'avversario evitò facilmente il suo pugno.
    "Tu avevi una sorellina, vero?" chiese Sol, facendo bloccare sul posto il mago.
    Fred invece sgranò gli occhi.
    "Sable Dance!" attaccò il mago di Phantom Lord, girando su se stesso e colpendo con dei calci Elfman, che si coprì il volto per difendersi.
    Poi Sol scomparve nel nulla, riapparendo pochi secondi dopo qualche passo più indietro.
    "Roche Concerto!" urlò ancora, facendo volare decine di pietre contro l'avversario, che volò via per la forza d'urto.
    "Pare che una volta tu abbia toppato il tuo Take Over completo, scatenando il finimondo… e che la tua sorellina abbia sacrificato la sua vita per fermarti… ho detto bene? Il trauma fu tale che da quella volta non sei più riuscito a eseguire il Take Over completo…"
    "Bombarda!" esclamò Fred, interrompendolo e lanciandogli contro una sfera magica, che lui evitò girandosi giusto in tempo.
    "Oh, Parbleu, che maleducato, mi ero dimenticato di te." Disse, guardandolo. "Master Jose è molto interessato a te e tuo fratello… La vostra magia l'ha sorpreso. Per questo il nostro compito, oltre che prendere Lucy e distruggere Fairy Tail, consiste anche nel catturarvi."
    "Beast Arm, Bufalo d'Acciaio!" urlò Elfman, trasformando il suo braccio in metallo e cercando di colpire ancora Sol, che lo evitò ancora. "Non sarei un vero uomo se ti lasciassi fare quel che hai detto!" esclamò. "Fred e George sono degli amici di Harry… E voi non metterete un dito su di loro!"
    A quella frase Sol spalancò gli occhi.
    "Harry…" ripeté, guardando il Weasley.
    "Forse riuscirai a sconfiggere me, ma sarai in grado di mettere fuori gioco Majutsu? Non appena arriverà qui, per voi sarà la fine!"
    Sol recuperò il suo sorriso.
    "Nemmeno lui potrà far nulla per fermare l'Abyss Break" disse divertito. "Però mi incuriosisce questo fatto… com'è possibile che Majutsu di Fairy Tail abbia degli amici esterni alla gilda? È molto fedele."
    "Beh, a quanto pare non sei in possesso di tutte le informazioni che dici. E credimi, se doveste fare qualcosa a me o mio fratello, vi ritrovereste molte persone contro, e non solo Fairy Tail. Tutta la casa di Grifondoro non esiterà a venire qui per assicurarsi la propria vendetta. E io non sono nemmeno tra i più forti. Albus Silente vi distruggerà senza alcuna difficoltà."
    "Albus Silente? Non ho mai sentito nominare questo mago. Non dev'essere poi così forte."
    Prima che Fred potesse replicare, il corpo di Sol divenne più stretto, e lui striscio fino a lui, avvolgendosi attorno al ragazzo, che urlò non appena cominciò a stringere e lasciò cadere la bacchetta.
    "Fred!" urlò Elfman, raggiungendolo e cercando di staccargli di dosso Sol, che ne approfittò per avvolgersi attorno al suo braccio, lasciando andare il Weasley, che cadde a terra cercando di riprendere fiato.
    "Staccati, Monsanguisuga!" urlò il bianco, cercando di togliersi l'avversario dal braccio.
    "Monsieur Sol, ti prego." Rispose lui, per poi tornare al suo aspetto normale e colpirlo con un calcio sul volto, spedendolo via.
    "C'est la fine… che ne dite?" chiese, lisciandosi uno dei baffi.
    "È molto più forte di quel che credevo…" fece Fred, rialzandosi e recuperando la bacchetta. "Quando tornerò a scuola, dovrò assicurarmi di studiare qualche incantesimo offensivo decente…"
    Sol si girò verso di lui.
    "Scuola?" ripeté, vedendo il rosso alzare la bacchetta.
    "Lumos!" urlò, creando una forte luce che accecò l'avversario.
    "Ah!" esclamò questi, portandosi le mani sugli occhi.
    "Flipendo!" urlò ancora, colpendolo in pieno con la magia.
    Sol cadde di fronte a Elfman, il quale nel frattempo si era rialzato, mentre il suo braccio cominciava a cambiare forma, e questa volta la trasformazione si spinse fino alla testa.
    "Lisanna…" mormorò, poco prima che la metamorfosi si fermasse, dissolvendosi in fumo.
    Sol riaprì gli occhi, sorridendo e alzando le mani.
    "Plaster Suonato!" urlò, creando dal nulla un pugno gigante che colpì in pieno Elfman, che andò a sbattere contro il muro, distruggendolo e facendo entrare la luce del sole.
    Il bianco restò in bilicò tra dentro e fuori, e Fred cercò di avvicinarsi, ritrovandosi però i piedi bloccati dal pavimento.
    "Ora avete capito chi sono gli Element Four?" asserì Sol, mentre Elfman e Fred guardavano una mano del robot avvicinarsi al buco del muro.
    Entrambi spalancarono gli occhi quando videro che tra le dita c'era Mira, con una smorfia di dolore.
    "E-Elfman…" disse lei a fatica.
    "Sorella!" urlò questi, rialzandosi subito.
    "Oh… Dunque lei è tua sorella maggiore… Significa che quella donzella è Mirajane, il terribile demone…" disse Sol, lisciandosi ancora uno dei baffi. "Ullallà… la vedo parecchio debilitata… poverina…"
    "Perché si trova lì?!" urlò Fred, cercando di pensare a un incantesimo adatto.
    L'Element Four si girò verso di lui.
    "Sta scontando la pena per aver tentato di ingannarci, trasformandosi in Lucy… In altre parole, verrà stritolata…"
    I due maghi sgranarono gli occhi.
    "La storia si ripete… Dopo la sorellina, è il turno della sorellona… Tra un po' anche lei creperà davanti ai tuoi occhi…"
    "Con voi Azkaban non sarebbe sufficiente…" fece il rosso. "Per la prima volta, sarei d'accordo con un Dissennatore, se decidesse di baciarvi. Anche se immagino farebbe un pasto ben gramo, perché dubito che voi abbiate un'anima!"
    "Oh, che paura…" replicò sempre sorridendo l'uomo, per nulla intimorito.
    "Come avete potuto…?" cominciò Elfman, tremando visibilmente. "Ho giurato che non l'avrei mai più vista piangere… e voi l'avete fatta piangere!" urlò, mentre il suo corpo aumentava di dimensioni, ricoprendosi di scaglie.
    "No, fermati!" gli urlò contro Mira. "Puoi usare solo il braccio!"
    "Proprio così…" fece Sol, senza però riuscire a nascondere la sua paura.
    "Mi sono comportato da debole… Lisanna è morta… Ma stavolta è diverso! Non voglio più provare quelle sensazioni atroci!" esclamò Elfman, mentre i suoi occhi si inumidivano. "Voglio diventare un uomo fortissimo e proteggere mia sorella… Perciò lasciatela andare!"
    Detto ciò, il suo corpo assunse completamente le fattezze di un mostro.
    Fred spalancò gli occhi per la sorpresa, mentre Sol aveva cominciato a sudare vistosamente per la paura.
    "M-M-Ma quello è… il Take Over completo… il Beast Soul?!" esclamò, vedendo il mostro di fronte a sé, che lo guardava con odio puro.
    "No, no, no, no, no!"
    "Ehi, signore dei no…" fece Fred, attirando la sua attenzione. "Che ne dici di restare fermo dove sei? Petrificus Totalus!" urlò, colpendolo in pieno con la magia e bloccandolo sul posto.
    Elfman ne approfittò, centrandolo in pieno con un suo pugno che lo spedì contro l'altro muro, dove l'Element Four restò fermo, senza muoversi.
    Fred sorrise mentre il pavimento che lo teneva fermo tornava al suo aspetto originario, lasciandolo così libero, per poi volgere la sua attenzione al mostro, che si era girato verso Mira, che lo guardava con timore.
    "Riesci… a sentire la mia voce?" fece lei, mentre lui saltava sopra il braccio. "Hai di nuovo smarito la ragione… Elfman?"
    Il mostro, però, rispose aprendo a forza la mano del robot, prendendola in braccio.
    "Perdonami, sorella…" disse Elfman. "So che non volevi più vedermi trasformato così… È colpa del mio scarso controllo se Lisanna è morta…"
    "Allora ragioni…" fece Mira, guardandolo.
    "Ma questa è l'unica cosa che posso fare per proteggere te e la gilda. Devo diventare più forte…"
    Mira gli sorrise.
    "Lisanna non è morta per colpa tua…" disse. "So bene che quella volta hai fatto l'impossibile per proteggerci…"
    "Eppure non ce l'ho fatta… Per questo lei è morta…" rispose Elfman, tornando al suo aspetto originale.
    "Io sono ancora viva." Dichiarò lei, abbracciandolo.
    "Sorella…"
    "Lo abbiamo deciso insieme, vivremo anche per lei."
    Fred non poté non sorridere quando vide Elfman scoppiare a piangere.
    "Grazie Elfman…" fece Mira, per poi spalancare gli occhi.
    "Che c'è?" chiese il fratello, accorgendosene. "Cos'hai visto?"
    "La velocità con cui tracciano il cerchio magico… mi pare sia diminuita!"
    Il rosso si avvicinò al muro, accorgendosi solo in quel momento che l'altra mano del robot era intenta a scrivere nell'aria un cerchio con all'interno delle rune.
    "E quello che cos'è?" chiese sorpreso.
    "È un cerchio che serve per evocare un incantesimo." Rispose Mira. "E se adesso questo gigante ha rallentato il ritmo con cui lo disegna… significa che la fonte magica da cui attinge energia è diminuita."
    Il Weasley sgranò gli occhi.
    "Forse è una coincidenza… ma se ho capito bene, quella cosa ha rallentato non appena abbiamo sistemato quel buffone, esatto?"
    "Volete forse dire che solo gli Element Four ad alimentarlo?" esclamò Elfman.
    "Fuoco… Acqua… Vento… Terra…" rifletté Mira. "Ma certo, è così! Se sconfiggiamo tutti gli Element, allora fermeremo l'incantesimo!"
    "Allora sbrighiamoci a trovare i due che mancano!" fece Fred. "Restano quella tipa stramba e il quarto…"
    "Probabilmente per quando arriveremo, Natsu e gli altri li avranno già sistemati, ma non possiamo di certo restare qui ad aspettare!"
    Gli altri due annuirono, per poi entrare dentro l'edificio, riprendendo subito a correre.

    Gray e George uscirono da una delle finestre, che ora si trovavano sul soffitto, ritrovandosi subito sotto la pioggia.
    "Uh? Piove?" fece sorpreso Gray, guardando il Weasley tirare fuori la bacchetta.
    "Questa non è normale pioggia." Disse, guardandosi attorno.
    L'attenzione dei due fu distratta da una voce.
    "Shin, shin…"
    I due maghi si girarono, ritrovandosi a guardare la ragazza dai capelli blu che aveva rapito Lucy.
    "Eccomi… Sono Juvia della pioggia del gruppo degli Element Four… Shin, shin…" si presentò, tenendo sempre in mano il suo ombrello.
    "Element Four?" ripeté Gray, sorpreso.
    "È stata lei ad attaccarci!" esclamò George, preparandosi a combattere.
    "Non avrei mai creduto che sareste riusciti a eliminare due nostri compagni… ma io e Aria siamo fatti di un'altra pasta!"
    "Spiacente, ma chiunque ferisca i miei compagni… deve pagarla cara!" replicò Gray, gelido.
    Juvia rimase immobile a guardarlo.
    Poi dopo pochi secondi le sue guance divennero rosse.
    "Hai ragione… Ho perso… Statemi bene!" disse prima di girarsi e andarsene.
    "Ma che diavolo stai facendo?!" gli urlarono i due maghi all'unisono.
    La ragazza si portò una mano al petto, fermandosi sul posto.
    "Aspetta! Dobbiamo bloccare il gigante!" fece Gray.
    Juvia si girò di colpo, alzando una mano.
    "Water Rock!" urlò, avvolgendo Gray e George in due sfere d'acqua.
    'Eh no, stavolta non mi faccio cogliere impreparato!' pensò il rosso, puntando la bacchetta di fronte a sé, per poi pronunciare qualche parola, cercando di resistere all'acqua che entrava nei polmoni.
    Subito attorno alla sua testa apparve una bolla d'aria, che gli permise di riprendere a respirare.
    Gray invece congelò la sfera, per poi infrangerla dall'interno.
    "Ottima idea!" esclamò George. "Glacius!" urlò, congelando l'acqua intorno a lui, per poi usare ancora Flipendo, distruggendo il ghiaccio e riuscendo così a liberarsi.
    "Siete riusciti a liberarvi?" fece sorpresa Juvia, guardando i due, soffermandosi però su Gray.
    "Eh, eh… questa volta non ci fermerai facilmente." Disse George, interrompendosi quando vide il compagno togliersi la maglietta, restando così a petto scoperto. "Che cosa stai facendo?" gli chiese, inarcando un sopracciglio.
    "Non mi va di indossare qualcosa di bagnato, preferisco restare così. Problemi?" replicò l'altro.
    Tuttavia Juvia sembrò non riuscire a restare indifferente, diventando ancora rossa in faccia e portandosi una mano davanti alla bocca per la sorpresa.
    Gray unì le mani, portandole davanti.
    "Ice Make… Lance!" urlò, creando delle lance di ghiaccio con le quali colpì in pieno la ragazza.
    Ma con grande sorpresa dei due, le armi la attraversarono, mentre sul corpo di Juvia apparivano dei buchi in prossimità di dove era stata colpita, lasciando attorno ad esse delle gocce d'acqua.
    "Il mio corpo è fatto d'acqua… Shin, shin…" disse lei, abbassando lo sguardo triste.
    "Per Merlino… Com'è possibile? Non esiste nessun incantesimo del genere… Non può essere fatta veramente d'acqua!" esclamò George, incredulo come Gray.
    Juvia alzò di colpo gli occhi, muovendo velocemente la mano di fronte a sé.
    "Addio, piccolo fiore d'amore!" urlò rivolta a Gray. "Water Slicer!"
    Dal suo corpo partirono decine di proiettili d'acqua, tutti diretti verso il mago del ghiaccio.
    "Ma di che stai parlando?!" urlò lui, venendo colpito da alcuni di essi.
    "Ice Make… Battle Axe!" esclamò, creando una falce di ghiaccio con la quale tagliò a metà Juvia, che però si ricompose senza difficoltà.
    "Non potete battermi…" disse. "Siete ancora in tempo per farvi aiutare. Consegnatemi Lucy, e io medierò col Master e gli chiederò di ritirarsi…"
    "Ma che razza di sciocchezze stai dicendo?!" esclamò George.
    "Giunti a questo punto, nessuno può ritirarsi!" aggiunse Gray, battendo i palmi. "Lucy è una nostra compagna! Non te la consegnerò mai, dovesse costarmi la vita!"
    A Juvia cadde l'ombrello di mano, e si portò entrambe le mani sul volto, assumendo un'espressione scioccata.
    Poi improvvisamente cominciò a piangere.
    "Eh?" fece sorpreso Gray.
    Pochi secondi dopo il cappello di Juvia saltò in alto, mentre il suo corpo cominciava ad emettere vapore e sul suo viso le si dipingeva un'espressione da pazza.
    "Juvia non perdona!" urlò preda dell'ira. "Juvia non avrà pietà di Lucy!"
    Non appena pronunciò queste parole, la temperatura della pioggia aumentò drasticamente.
    "Scotta!" esclamò George. "Questa qui è più psicopatica di quanto sembrasse all'inizio!"
    "E poi, che c'entra Lucy?" chiese Gray.
    "Non la perdonerò mai! Quella Lucy non la passerà liscia!" continuò la ragazza dai capelli blu, per poi trasformarsi in un getto d'acqua bollente, che colpì in pieno Gray, per poi voltarsi e prendere George, facendo volare entrambi qualche metro più in là.
    Juvia non si fermò, caricando di nuovo verso Gray.
    "Ice Make… Shield!" urlò lui, creando un muro di ghiaccio, con il quale si protesse dal getto.
    Ma con sua sorpresa, il ghiaccio si sciolse in pochi secondi, lasciando che l'acqua lo colpisse ancora.
    "La mia gelosia sta raggiungendo la massima ebollizione!" esclamò Juvia, mentre la sua faccia appariva per qualche instante nell'acqua.
    "Ma che sta dicendo?!" fece George, rialzandosi a fatica, cercando di ignorare le scottature che l'acqua gli stava provocando.
    "Il calore… sta sciogliendo la pelle…" disse a fatica Gray, poco prima di venire investito da una vera e propria onda, che lo mandò a schiantarsi contro il pavimento, che si riempì di crepe, staccandosi in alcuni punti.
    "Maledetta…" ansimò lui. "Se solo riuscissi a congelarle qualcosa…"
    Poi, usando tutte le sue energie, si alzò in piedi, fronteggiando una nuova onda.
    "E congelati!" urlò, colpendo l'onda, che si congelò sulla punta, trascinandolo comunque con sé.
    Dentro l'acqua Juvia riprese le sue sembianze, restando scioccata da quell'azione.
    "È impossibile… Come ha potuto congelare la mia acqua calda…?" si chiese, per poi diventare ancora rossa.
    "Ehm… Gray, capisco che possa essere un buon metodo per fermare una ragazza…" cominciò George, guardando l'amico. "Però mi pare che non sia proprio il momento adatto…"
    "Di cosa stai parlando?" chiese il mago del ghiaccio.
    "Guarda dove hai messo la mano per fermarla." Rispose il rosso.
    Gray si volto verso Juvia, per poi spalancare incredulo la bocca, mentre i suoi occhi diventavano bianchi per la sorpresa. Infatti, la sua mano si era fermata proprio sul seno di Juvia, premendovi con forza mentre ghiacciava l'acqua.
    Juvia chiuse gli occhi, non sapendo come comportarsi.
    Ma prima che potesse dire altro, il ghiaccio si sciolse, lasciandola cadere a terra.
    "S-Scusami!" esclamò imbarazzato Gray. "I-Io non…"
    Juvia lo guardò con occhi increduli, come anche George.
    "Non bastava allontanare la mano?" chiese, riavvicinandosi al mago del ghiaccio. "E comunque un consiglio: non fare qualcosa del genere a Hogwarts, altrimenti Grifondoro si ritroverà praticamente senza punti."
    "Guarda che non l'ho fatto apposta!" gli sbraitò contro l'altro, per poi tornare a guardare Juvia. "Riprendiamo da dove eravamo rimasti!"
    "Non posso…" rispose Juvia, rialzandosi. "Io non potrei mai ferirti…"
    "Eh? Non puoi ferirlo?" fece sorpreso George. "Come sarebbe a dire?"
    "Ammetti che contro di me non hai possibilità?" chiese Gray, guardandola.
    "Io sono più forte di quella Lucy… quindi posso proteggerti meglio di lei!"
    A George cadde la bacchetta di mano.
    "Non vorrà dire che si è…" mormorò sbalordito, mentre Gray sembrò non capire che cosa stava prendendo all'avversaria.
    "Proteggermi?" ripeté. "Proteggere me?"
    "Sì, perché io… Ecco… Mi sono in… na… mor…"
    "La pioggia si è fatta più intensa…" la interruppe il mago del ghiaccio, alzando lo sguardo.
    "Ahhhh! È così irritante!" mormorò Juvia.
    "Al diavolo questa pioggia!" esclamò Gray.
    La blu sgranò gli occhi, per poi abbassare lo sguardo.
    "Pure tu, come tutti gli altri, eh?!" urlò, tornando di nuovo nello stato di berserk di prima.
    "M-Ma che le è preso?!" fece il Weasley, per poi vedere la ragazza diventare di nuovo acqua.
    "Se proprio ci tieni, fatti sotto!" le disse invece Gray, preparandosi ancora a combattere.
    "Protego!" urlò il mago, alzando la bacchetta e circondando l'amico giusto pochi istanti prima che un'onda d'acqua bollente lo investisse.
    "Non interferire!" esclamò Juvia, per poi muovere l'onda contro George, che non si aspettava quell'attacco, e non riuscendo a usare la magia su se stesso, fu colpito in pieno, urlando di dolore per l'alta temperatura.
    "George!" gridò Gray, mentre il rosso cadeva a terra, con la pelle piena di scottature.
    "E ora tocca a te!" disse Juvia, colpendo anche il mago del ghiaccio con il medesimo attacco.
    Gray tento ancora di congelare l'onda, ma questa volta la temperatura era ancora più alta, e fu spazzato via, rovinando poco lontano da George.
    "C-Com'è possibile…?" fece, cercando di rialzarsi.
    "G-Gray… Prendi la mia bacchetta…" ansimò il Weasley, indicando a fatica l'oggetto, che era a pochi centimetri da lui.
    "Ma non conosco incantesimi utili contro di lei…"
    "Ho sentito dire da Harry che la bacchetta ha amplificato i suoi poteri… forse funziona anche con te…"
    Il mago del ghiaccio spalancò gli occhi.
    "Allora…" fece, rialzandosi ignorando il dolore, prendendo la bacchetta, mentre Juvia tornava contro di loro. "Vale la pena provarci."
    "Non riuscirai a spuntarla contro Phantom!" urlò.
    Gray alzò la bacchetta, per poi urlare, mentre i suoi muscoli si facevano più evidenti, assieme alle vene delle braccia.
    L'acqua cominciò a ghiacciarsi, e non solo quella dell'onda, ma anche la pioggia cominciò a congelarsi, cadendo sonoramente a terra.
    Juvia lo guardò sorpreso.
    "Come… Come mai è diventato più forte all'improvviso?!" esclamò, mentre Gray appoggiava a terra una mano.
    "Ice Geyser!" urlò, congelando tutta l'acqua rimasta, che poi s'infranse, lasciando cadere a terra un'esausta Juvia.
    "H-Ho… perso…?" fece, incapace di rialzarsi.
    "Come va? Hai sbollito gli animi?" chiese Gray, sorridendo.
    Juvia non rispose, mentre la pioggia diminuiva, per poi smettere, permettendo alle nuvole di dissolversi.
    "Ma come…?" fece lei sorpresa. "La pioggia… è finita…"
    "Finalmente è tornato il sereno!" esclamò Gray.
    "Già… non credo di aver mai desiderato così tanto di restare sotto il sole." Fece George, sorridendo anche lui, sebbene non riuscisse a rialzarsi.
    "È dunque questo… il cielo azzurro…?" continuò Juvia, guardando meravigliata il cielo. "È davvero bello…"
    "Allora…" fece Gray, guardandola. "Ti è passata la voglia?"
    Juvia, che si era appena rimessa seduta, spalancò gli occhi, per poi cadere priva di sensi, ma con un sorriso stampato sul volto.
    Il mago del ghiaccio restò a guardarla, per poi andare dal compagno, aiutandolo a mettersi seduto e restituendogli la bacchetta.
    "Gray! George!" urlarono tre voci, anticipando Elfman, Mira e Fred, che li raggiunsero di corsa.
    "Mira… che ci fai qui anche tu?" chiese sorpreso Gray, mentre Fred raggiungeva il gemello.
    "Ehi, ma come ti sei ridotto?" chiese leggermente preoccupato, guardandolo sorridere.
    "Diciamo che per un po' avrò paura ad usare l'acqua calda… Ammesso che la mamma ci faccia ancora uscire di casa, una volta che mi avrà visto in questo stato." Scherzò l'altro.
    "Lei allora sarebbe la terza Element Four…" fece Elfman, guardando Juvia.
    "Ne manca un altro." Disse Mira.
    "Che cosa vuoi dire?" gli chiese George.
    "Se sconfiggiamo tutti e quattro gli Element Four, l'incantesimo che stanno per lanciare contro la città dovrebbe fermarsi." Spiegò Fred. "E questo significa…"
    "Che Natsu probabilmente sta affrontando l'ultimo." Completò per lui Gray.
    "Ce la possiamo ancora fare! Ne sono certa!" esclamò sorridendo Mira.

    Natsu si portò una mano alla bocca per pulirsi il sangue, continuando ad ansimare per la fatica e il dolore. Tutto il suo corpo era pieno di tagli, e dalla fronte gli scendeva un fiotto di sangue che gli arrivava all'occhio destro.
    Poco lontano, nascosto dietro un muro, Happy guardava terrorizzato la scena, mentre di fronte al Dragon Slayer un grosso uomo vestito di nero, con una collana che aveva come ciondolo un teschio bendato, esattamente come il proprietario, era girato verso di lui.
    "Ancora in piedi?" chiese lui impassibile. "Complimenti… sei davvero un osso duro…"
    "Dannazione!" urlò Natsu, avvolgendo il braccio con il fuoco e caricandolo.
    "Ma contro la mia magia Spazio Aereo non hai alcuna speranza, ragazzo!" esclamò il tale, portando avanti la mano e facendo volare via Natsu, che rotolò per terra.
    Il rosa si rialzò in piedi, tenendo lo sguardo basso.
    "Di nuovo in piedi, Salamander?" chiese Aria.
    "Non vado al tappeto per così poco… Non scordare che sono un mago di Fairy Tail… e ora mi hai fatto davvero arrabbiare!" urlò, sputando un po' di sangue.
    "Natsu…" mormorò impaurito Happy.
    "Spazio Aereo…" fece l'avversario, colpendolo con decine di proiettili d'aria, che fecero cadere di nuovo il mago del fuoco.
    "Maledizione!" sbraitò lui, rialzandosi ancora.
    "Lucertolina, a questo mondo c'è sempre qualcosa di superiore a te!"
    "Ruggito della Salamandra!" urlò Natsu, sputando una fiammata, che però l'avversario evitò dissolvendosi per poi ricomporsi alle spalle del mago.
    "Cosa-?"
    "Spazio Aereo… Metsu!" fece lui. "Svuota la magia!"
    Natsu urlò subito per il dolore, mentre il suo potere magico cominciava a fuoriuscire dal corpo sotto forma di fumo. Tuttavia, l'ultimo Element Four non riuscì a portare a termine il suo attacco, perché un pugno lo fece volare via.
    Happy spalancò gli occhi, mentre Natsu cercava di riprendere fiato.
    "Ehi… Mi assento per un po' e succede tutto questo… Non posso proprio starmene tranquillo un attimo." Fece Harry, abbassando il braccio.
    "Harry!" urlarono insieme Natsu e Happy, mentre Aria si rialzava.
    "Finalmente sei arrivato, eh?" fece il mago del fuoco, rialzandosi.
    "Il nostro Master…" disse il moro, guardando serio l'avversario. "È stato lui a ridurlo in quello stato."
    "Che tristezza…" mormorò il mago bendato. "Oltre a Salamander, ora anche Majutsu viene a offrirmi la sua testa…"
    "Ma davvero? Strano, io sono venuto qui per prendere la tua, di testa." Replicò l'altro.
    Aria sorrise, per poi prendere la benda che gli copriva gli occhi.
    "Se proprio devo combattere contro di te…" fece ridendo, togliendosela. "Allora preferisco farlo a carte scoperte."
    "Oh, così ti sei deciso a combattere al tuo massimo potenziale, eh?" disse lui. "Avevo sentito che la benda sugli occhi limitava i tuoi poteri. Ora non potrò più avere alcun riguardo nei tuoi confronti!"
    Aria mise le braccia di fronte a sé, formando un cerchio aperto, mentre l'aria cominciava a ruotargli attorno.
    Poi un vento investì Harry e Natsu.
    "Ho azionato Zero, lo Spazio Aereo della morte!" spiegò l'Element Four. "È uno Spazio Aereo che consuma la vita!"
    Harry rimase al suo posto, per poi alzare un braccio, disperdendo la magia.
    "Spiacente, non stavolta!" disse, gelido.
    "I-Impossibile!" esclamò spaventato Aria. "Sta squarciando lo spazio aereo!"
    Ma prima che potesse fare altro, Harry lo raggiunse, restando sospeso in aria di fronte a lui e mettendogli la mano sulla fronte. "Adesso pagherai per ciò che hai fatto alla gilda e al Master." Disse semplicemente, mentre la sua mano s'illuminava.
    "No, pietà, ti prego!" urlò lui, cercando inutilmente di liberarsi, ma non riuscendo a fare nemmeno un passo. "NO!"
    Natsu e Happy deglutirono nel vedere l'uomo cadere all'indietro, con gli occhi vuoti.
    "Il nostro Master non può aver perso contro uno come te!" disse semplicemente Harry, tornando con i piedi per terra.

     
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    Evvai, Fred e George sono molto utili, Natsu è passato nel background e Gray è un palpatore folle! \°w°/
    Scherzi a parte, bel capitolo, in genere non è una cosa molto buona cercare di compensare e riassumere troppi eventi in un solo capitolo, ma qui hai gestito bene gli eventi ed hai messo tutti assieme quattro scontri importanti dicendo quel che serviva per fare un buon lavoro ù.ù
    Finalmente si vede che anche i Weasley si danno da fare per aiutare Fairy Tail, ed hanno sinceramente messo Natsu nell'ombra xD Vedo anche che Harry è molto più spaventoso della sua controparte cartacea e cinematografica, immagino che non si debbano mai dare grandi poteri magici ad un bambino con un'infanzia difficile :ph34r:
    Comunque, dopo le nuove avventure dei due intrusi e la perversione accidentale di Gray, mi aspetto grandi cose dal capitolo successivo, continua così ù.ù
     
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    Te l'avrò detto non so quante volte... ma Todomaru oltre ad essere irritante è ripetitivo fino alla noia <.< Se stessi leggendo il manga di FT, probabilmente vedendo un personaggio simile avrei buttato il volume per aria. Fred e George hanno fatto la loro dose di giusto e sacrosanto casino e la cosa mi piace ù.ù
    La gilda di Phantom Lord è diventata un megazord!!!! *O* Quasi un classico, ma figo, glielo concedo xD *si sente in lontananza Keroro che urla "Mecha!!!!"*
    Monsier Sol è irritante quanto Todomaru... ed ecco perché non leggerò mai FT xD L'unico personaggio un pò intrigante è Gray, come Erza. Leggerei solo per loro ù.ù
    Leggere delle trasformazioni di Elfman e la loro storia è stato interessante, spero che in futuro approfondirai e lo farai apparire ancora. Juvia mi fa tenerezza xD Povera cara si vede da un miglio che è stracotta di Gray, ma lui pirla non se ne accorge neanche xD Dai, se ne sono resi conto Fred e George xD
    Harry si rivela una potenza astrusa pure stavolta, e prima o poi mi spiegherai come fa ù.ù
    Detto questo, ci vediamo al prossimo capitolo :3
    Ciauuu!!
     
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    Ed eccomi qui con il nuovo capitolo!
    Con questo, la saga "Scontro con Phantom Lord" giunge al suo termine, lasciandosi dietro colpi di scena e anticipazioni... perciò non aspettatevi qualcosa di normale nella seconda parte del primo libro, perché le cose potrebbero andare ben diversamente...
    Ma basta con gli spoiler!
    Su consiglio di Liberty89 ho aggiunto a fine capitolo una legenda con la descrizione degli incantesimi usati, in modo tale da rendere più chiari i loro effetti (e ringraziate sempre Wikipedia per questo XD)
    E ora, passiamo alle recensioni!

    AlexMockushin: Beh, Fred e George non sono fatti per restare a guardare. Mentre Gray... beh, diciamo che alcuni suoi comportamenti sono un po' equivoci XD. Non ho separato gli scontri più che altro perché poi i capitoli sarebbero risultati troppo corti, perciò ho preferito tenerli uniti. Ma mi fa piacere sapere che il risultato è stato buono ù.ù. Natsu si rifarrà presto, tranquillo. I Weasley dovevano mostrare le loro capacità, visto ciò che ho in mente per loro... eheheh XD. E Harry... già, direi che Makarov un po' ha rimpianto il momento in cui ha deciso di fargli imparare a usare la magia XD. E spero che questo, come i prossimi capitoli, riescano a tenere lo stesso livello, visto che gli eventi non mancheranno XD.
    Liberty89:Eh, purtroppo alcuni personaggi sono noiosi di natura... tranquilla, non lo rivedrai, o almeno, dubito nei prossimi cento capitoli XD. E sì, Phantomzord, all'azione! XD *Keroro viene schiacciato*. Per la storia di Elfman e Mira, tranquilla, in futuro verrà spiegato per bene tutto quanto, mentre Juvia... potrebbe riapparire prima di quanto tu possa pensare. Anche se prima ci sarà un altro personaggio che nessuno si aspetta di vedere... eheheh... Gray invece per le questioni amorose forse è peggio di me XD. Juvia mi fa quasi pena in effetti... Mentre Harry... sì, in futuro verrà chiarito il perché e il come sia diventato così forte, non ignorerò di certo questo "particolare" XD.

    Bene, e adesso... vi lascio al capitolo finale di questa saga! Buona lettura a tutti!

    Capitolo 12: Lo scontro finale contro Phantom Lord! Lucy Heartphilia - Torna all'indice dei capitoli
    Il cerchio magico che il robot stava disegnando s'illuminò non appena la mano ebbe disegnato l'ultima runa.
    "Presto, scappate!" urlarono diversi membri di Fairy Tail, allontanandosi.
    Ma prima che potessero fare qualcosa, il cerchio scomparve e gli arti si ruppero in più pezzi, crollando al suolo insieme al resto dell'edificio, che si accasciò su se stesso come una bambola rotta.
    All'interno, tutti i presenti si ritrovarono per terra a causa delle forti vibrazioni che stavano scuotendo la gilda.
    "Che cosa succede ora?!" esclamò Fred, rialzandosi non appena tutto si fermò.
    "Si è bloccato!" rispose Mira sorridendo. "L'Abyss Break è scomparso del tutto!"
    "E vai così!" urlò George, battendo la mano al gemello, per poi proseguire la loro corsa, fino a raggiungere la sala dove si trovavano Harry, Natsu e Happy.
    "Eccovi." Disse il moro, sorridendo.
    "Harry! Quando sei arrivato?" fece sorpreso Gray, per poi vedere Aria svenuto a terra.
    "Pochi minuti fa. Giusto in tempo per sistemare l'ultimo Element Four."
    "Quindi è finita?" chiese Fred.
    "Non ancora… Mancano gli ultimi due." Rispose Natsu. "Il Dragon Slayer di Phantom e il loro Master."

    "Non è possibile!" urlò Jose, rivolto a qualche mago che era lì con lui. "Gli Element Four sarebbero stati messi fuori combattimento da quella marmaglia di Fairy Tail?!"
    "C-Come… C-Cioè, deve esserci un errore…" provò a dire uno dei membri della gilda, osservando il proprio Master tremare di rabbia.
    "Dov'è finito Gajil?" chiese poi, calmandosi.
    "Sono qui, Master!" rispose l'interpellato, entrando in quel momento nella stanza. "Gli Element Four fuori combattimento, eh? Bah, è spazzatura che soccombe ad altra spazzatura…" continuò, ridendo, mostrando al Master l'erede della famiglia Heartphilia, svenuta e piena di ferite, che teneva con un solo braccio.
    "Sarebbe stato meglio se fin dall'inizio avessi affidato l'incarico a me!" completò, per poi gettare a terra la ragazza, che non emise alcun lamento. "Master, eccoti un regalino."
    "Lucy?" fece sorpreso lui, guardando il suo mago.
    "Non sottovalutare il fiuto di un Dragon Slayer!" replicò l'altro, ghignando.
    "M-Ma Gajil… è ancora viva?" chiese un altro dei membri di Phantom.
    Il Dragon Slayer si portò una mano al mento per pensarci.
    Poi, senza tanti ripensamenti colpì Lucy in pieno stomaco con un potente calcio, svegliandola e facendole sputare sangue.
    "A me sembra ancora viva… voi che dite?" chiese l'uomo, mentre la bionda continuava a tossire, preda del dolore, e gli altri maghi sembravano non riuscire a concepire quella violenza.
    "Il bestione che stava con lei, quello sì che dovrebbe essere morto…"
    Jose sorrise compiaciuto.

    Reedus era sdraiato a terra, pieno di ferite.
    Attorno a lui c'erano le macerie di quella che doveva essere stata un'accogliente locanda.
    "Reedus!" urlò una voce, mentre un uomo dai capelli arancioni, con occhi dorati e che indossava un'elegante vestito nero correva verso di lui.
    "L-Loki… Come mai sei qui?" chiese Reedus, respirando a fatica.
    "Ho saputo che la gilda è stata attaccata, e vi ho raggiunto il prima possibile. Che cosa ti è successo?"
    "Io… ho fallito… Non sono riuscito a proteggere Lucy…"
    Loki lo guardò.
    "Non ti preoccupare. Vedrai che riusciranno a salvarla." Cercò di tranquillizzarlo, per poi dirigersi verso la porta. "Vado a cercare aiuto. Io purtroppo non conosco nessuna magia per curarti."
    "Mi dispiace…" disse semplicemente Reedus, cominciando a piangere.
    Loki non disse altro, fermandosi vedendo un luccichio proveniente da sotto i resti di un mobile.
    Si abbassò, per poi rialzarsi tenendo in mano il mazzo di chiavi di Lucy.

    "Gente di Fairy Tail…" risuonò la voce di Jose. "La cara Lucy è nelle nostre mani!"
    "Cosa?!" esclamarono alcuni maghi che stavano ancora affrontando gli spettri, mentre dentro l'edificio Mira spalancò gli occhi.
    "Com'è possibile… Hanno scoperto il nascondiglio?!"
    "Non ci credo…" fece Happy, con occhi tremanti, mentre anche gli altri maghi ascoltavano increduli la voce.
    "Diciamo che il nostro primo obiettivo è stato raggiunto…" continuò Jose.
    "Basta!" sentirono lamentarsi la bionda, che poi cacciò un urlo di dolore.
    "Lucy!" gridarono insieme i due gemelli e Natsu.
    "Smettetela…" mormorò Mira, coprendosi le orecchie per non sentire le urla dell'amica.
    "Allora, l'avete sentita?" chiese divertito il Master. "Bene, e ora ci resta un ultimo obiettivo…"
    Gli spettri fuori dall'edificio cominciarono a colpire con più forza i propri avversari.
    "Sono diventati più potenti?" esclamò incredulo uno dei maghi, mentre molti di loro, assieme a Cana, venivano colpiti e cadevano a terra uno dopo l'altro.
    "…che sarebbe quello di eliminarvi tutti… dannati scarafaggi!" decretò Jose, sorridendo.
    "Non possiamo farcela!" disse Cana, rialzandosi, mentre un altro spettro si avvicinava, pronto a colpirla.
    Ma l'impatto non avvenne, interrotto dal rumore di una spada che tagliava l'aria, per poi scontrarsi contro il nemico.
    La maga alzò lo sguardo, incrociando quello di Erza, che aveva indossato la sua armatura classica, e che sembrava aver recuperato abbastanza energie per riprendere a combattere.
    "Erza!" urlò lei sorpresa, ricevendo un sorriso dalla compagna.
    "Tutto bene?" chiese, per poi tagliare in due lo spettro, che scomparve.
    "Sì… Ma è meglio se vai ad aiutare Natsu e gli altri. Devono ancora vedersela con Jose e Gajil!"
    La rossa annuì.
    "Voi riuscirete a resistere?"
    Cana sorrise, tirando fuori altri carte.
    "Il mio mazzo non è ancora esaurito. Ora vai!"
    Erza non se lo fece dire due volte, cominciando a correre attraverso il campo di battaglia, per poi entrare nell'edificio nemico passando da uno dei tanti spiragli che si erano aperti durante gli scontri.

    Harry chiuse le mani a pugno.
    "Jose…" mormorò, per poi alzare una mano e distruggere una parete. "Questa volta hai passato il segno!"
    Gli altri maghi deglutirono.
    "S-Se avesse reagito così con Piton… probabilmente a quest'ora Silente starebbe cercando un nuovo insegnante di Pozioni!" commentò incredulo Fred.
    "Non lo avevo mai visto così… è anche vero che questa è la più grave crisi di Fairy Tail da quando abbiamo memoria, però…" cominciò Gray, per poi sentire un battito di mani da dietro di loro.
    Tutti si girarono, ritrovandosi a guardare Jose, che continuava a battere le mani, mentre attorno a lui volavano degli strani spiriti, che fecero scendere la temperatura della sala.
    "Bravi… Davvero bravi…" disse, per poi spalancare le braccia. "Non avrei mai e poi mai immaginato che ci avreste intrattenuto fino a questo punto…"
    "Il Master Jose!" esclamarono tutti, meno i due Weasley.
    "È lui?" domandò George, tirando fuori la bacchetta.
    "No!" esclamò Harry, guardandoli. "Tu, Fred e Natsu andate avanti e trovate Lucy. Se lui è qui, significa che l'ha lasciata con Gajil…"
    "Non se ne parla!" replicò Natsu. "Nemmeno tu puoi-"
    "Non è da solo." Fece Mira, mentre lei, Elfman e Gray si affiancavano al moro. "Anche noi lo aiuteremo!"
    Jose rise ancora.
    "Dopo tutto il divertimento che ci avete procurato, non posso non ricambiare il vostro favore… e intendo farlo con gli interessi…"
    "Happy!" urlò Harry. "Porta Natsu, Fred e George via da qui, subito!"
    "Ricevuto, aye!" rispose il gatto, mentre l'aria intorno a loro cominciava a ruotare velocemente.
    Prima che il Dragon Slayer e i due gemelli potessero replicare, il gatto volante fece appello a tutte le sue forze, riuscendo ad afferrarli tutti e tre insieme per condurli oltre la sala, pochi istanti prima che tutto tremasse di nuovo, facendo collassare il passaggio e isolandoli dagli altri.
    "No!" urlò Natsu, mentre le ali di Happy scomparivano, facendoli cadere tutti e quattro a terra. "Harry! Mira, Gray, Elfman!"
    Fred e George guardarono increduli le macerie, per poi voltare lo sguardo verso il mago del fuoco.
    "Natsu… dobbiamo andare, altrimenti il tempo che Harry ci ha donato andrà perso."
    Il rosa batté un pugno sul pavimento, lasciando il segno.
    "E va bene…" fece, mentre la sua sciarpa si alzava da sola verso l'alto. "Troverò quel bastardo di Gajil… e gliela farò pagare cara!"
    Non appena ebbe detto ciò, il suo intero corpo venne avvolto dalle fiamme, dopodiché prese a correre attraverso i corridoi, lasciando indietro i due rossi e Happy.
    "Beh, non se l'è fatto dire due volte…" commentò George, per poi cominciare a corrergli dietro.

    Harry si rialzò, togliendosi di dosso le macerie che l'avevano coperto.
    "Perché sei intervenuta ancora… Erza?" chiese, osservando l'amica di fronte a lui, con la spada alzata e un'armatura nera dotata di ali simili a quelle dei pipistrelli.
    Poco lontano da loro, Mira, Elfman e Gray erano a terra, privi di sensi.
    "Non sono riuscita ad evitare che colpisse tutti." disse la rossa, abbassando la spada e guardando Jose.
    "Tu sei quella che si è beccata lo Jupiter in pieno… Come fai ad essere ancora in piedi?"
    Erza non rispose, mentre Harry le si affiancava, tirando fuori la bacchetta.
    "I miei compagni mi danno la forza." Rispose infine la maga in armatura.
    "Non possiamo perdonarti per ciò che hai fatto!" aggiunse Harry.
    Jose sorrise, mentre i suoi occhi diventavano completamente neri.
    "Che comportamento ammirevole!" esclamò. "È persino un peccato dovervi eliminare!"

    Lucy era stata appesa al muro tramite dei ganci di metallo, sospesa a poca distanza dal pavimento, impedendole di liberarsi.
    "Ugh…" fece, poco prima che un oggetto le sfrecciasse accanto al viso, incastrandosi nel muro: un kunai.
    "Accidenti, stavolta credevo proprio che l'avrei beccata…" disse Gajil, scoppiando a ridere, sotto gli sguardi terrorizzati dei compagni.
    "Gajil, ora basta… Se la prendi sul serio?" cercò di farlo ragionare uno di loro.
    "Uh? E lasciatemi divertire un po'!" replicò lui, prendendo un altro kunai. "Il prossimo dove glielo tiro?"
    "Ora smettila…" disse l'altro, poco prima di ritrovarsi il volto spiaccicato a terra da un pugno del Dragon Slayer.
    "Chiudi quella fogna!" ordinò lui. "Non m'importa chi sia la signorina, io la considero soltanto uno scarafaggio! E pazienza anche se crepa…"
    "Ma il Master si infurierà a morte!"
    "E-Esatto!"
    "Ah sì? E io do la colpa a te…"
    "Ma che dici?!"
    "Finitela coi piagnistei." Fece Gajil, dando le spalle alla bionda. "Quei bastardi di Fairy Tail si danno da fare perché sanno che la ragazza è piena di grana…"
    Lucy sorrise.
    "Uh? Hai detto qualcosa, ragazzina?" le chiese il Dragon Slayer, girando la testa.
    "Tu e i tuoi amici siete degli illusi… Quasi quasi mi viene da piangere se penso a cosa vi aspetta…"
    "I tuoi ridicoli bluff mi fanno il solletico, ragazzina…"
    "Non vi rendete conto di cosa sta per succedervi?" chiese Lucy, per poi chiudere gli occhi quando il kunai le evitò di pochi centimetri il volto.
    "Ripeti, scusa?" fece Gajil strafottente, mettendo una mano attorno all'orecchio.
    "Se io muoio, la vostra sorte sarà segnata!" esclamò la ragazza. "Quelli di Fairy Tail non si daranno pace finché non vi avranno stanato! Loro sono fatti così! E non solo loro…" continuò, alzando lo sguardo. "Anche i maghi di Grifondoro giungeranno qui reclamando vendetta… Trascorrerete il resto dei vostri giorni tremando al pensiero di essere braccati e presi dai maghi… più potenti dei mondi!"
    "Dei mondi, eh?" ripeté Gajil, giocherellando con un altro kunai. "Però c'è una cosa che mi incuriosisce… Titania sembra essere in possesso di nuovi poteri. Dove siete stati in questi mesi di assenza? E dove si trova questa Grifondoro?"
    Lucy allargò il suo sorriso.
    "Ti piacerebbe saperlo, vero?"
    "A dir la verità, non m'importa poi troppo. Io intanto ci provo e poi vedremo se finirà come dici tu…"
    Detto ciò, lanciò il kunai, mentre i suoi compagni di gilda guardavano spaventati la scena.
    Ma prima che l'arma raggiungesse il suo obiettivo, il pavimento esplose, facendo uscire una fiammata, dentro la quale c'era Natsu, che aveva preso il kunai con i denti, tenendo sollevate con le mani nude le macerie da lui stesso create.
    Natsu urlò, facendole esplodere e disperdendole per tutta la stanza, mentre Lucy lo guardava sorpresa e sollevata.
    "Dovevo immaginarlo…" disse sorridendo Gajil. "…che avresti usato il tuo fiuto…"
    "E non è da solo!" disse una voce, mentre Happy volava fuori dal buco nel pavimento, portandosi dietro Fred e George, che atterrarono davanti a Lucy, tirando subito fuori la bacchetta.
    "Se le nostre orecchie non hanno sentito male, volevi sapere qualcosa in più su Grifondoro, vero?" chiese uno dei due gemelli.
    "Allora eccoti qui la risposta: Grifondoro è la nostra Casa, alleata di Fairy Tail! E tu, ferendo i nostri compagni e amici, ti sei messo contro la Casa più forte di Hogwarts!"
    "E voi due chi sareste?"
    "Fred e George Weasley, qui per sconfiggerti!" risposero insieme, per poi alzare la bacchetta.
    "Flipendo!"
    "Expelliarmus!" urlarono insieme, colpendo nello stesso instante Gajil e spedendolo contro un muro, che crollò su di lui.
    "Tutto bene Lucy?" chiese Happy, raggiungendola e cominciando a togliere i chiodi che tenevano il metallo fissato al muro.
    "Ragazzi…" fece lei, contenta, mentre Natsu partiva all'attacco, colpendo con un pugno infuocato l'avversario, facendolo volare per diversi metri.
    Senza aspettare ulteriormente, ripeté più volte l'attacco, mentre i due gemelli rimasero al loro posto.
    "Beh… la nostra entrata d'effetto l'abbiamo fatta…" commentò George, grattandosi la testa, osservando il compagno continuare a prendere a pugni Gajil. "Direi che il nostro compito è finito…"
    "Non ho mai visto Natsu così…" fece Lucy, mentre Happy finiva di togliere i chiodi, aiutandola a scendere.
    "Nemmeno io." Rispose il gatto. "Il Natsu che vedi… è davvero forte!"
    Gajil sorrise, per poi rialzarsi e cominciare a rispondere all'attacco.
    "Mazza del drago d'Acciaio!" urlò, trasformando il suo braccio in una colonna dell'omonimo materiale, cercando di colpire Salamander, che lo evitò saltandoci sopra.
    "Ora tocca a me!" replicò. "Artigli della Salamandra!"
    E colpì, con un pugno ancora più forte, in pieno volto l'avversario che stavolta, però, restò fermo al suo posto.
    Natsu saltò all'indietro, afferrando con le braccia la colonna di ferro del nemico, che sorrise.
    "Spada del Drago d'Acciaio!" urlò, trasformandola in una spada composta da decine di lame affilate, che provocarono diversi tagli al mago del fuoco, che lasciò subito la presa, per poi essere colpito da un pugno, volando diversi metri più in là.
    "Pazzesco… Ma che razza di maghi sono?!" esclamò Fred.
    "Sono entrambi Dragon Slayer." Rispose Happy, deglutendo. "Entrambi cresciuti da un drago…"
    Natsu si rialzò, continuando a fissare l'avversario.
    "Ora la faremo davvero finita… Salamander." Disse questi.
    "Mi sono riscaldato a puntino… brutto topastro di ferro!"
    Poi, sotto gli occhi sorpresi di tutti, il corpo di Gajil cominciò a ricoprirsi di scaglie d'acciaio, trasformando completamente la sua pelle.
    "Scaglie di drago?!" esclamò Happy.
    Senza aspettare ulteriore tempo, il Dragon Slayer d'acciaio partì all'attacco, colpendo in pieno il braccio di Natsu, che l'aveva alzato per parare l'attacco.
    La forza fu tale che il mago del fuoco perse stabilità, volando via, mentre dal suo braccio sì senti un piccolo rumore.
    "Gliel'ha spezzato…" mormorò Lucy, portandosi le mani sulla bocca, spaventata.
    "Basta così!" urlò George. "Bombarda!"
    "Rictusempra!" si aggiunse il gemello.
    Gajil si voltò giusto in tempo per venire colpito in pieno dai due incantesimi, senza però fare il minimo movimento.
    "Tutto qui?" chiese, sorridendo. "Questa sarebbe la vostra magia migliore? Ridicolo!"
    "Maledizione… se solo avessi con me le mie chiavi…" borbottò Lucy, per poi darsi un colpo in testa. "Che stupida…"
    Senza aspettare ulteriormente, tirò fuori da una tasca la sua bacchetta, che era miracolosamente rimasta intera.
    "Posso combattere anch'io!" esclamò, affiancandosi ai due Weasley.
    "Eh? Un altro di quegli affari? Anche Titania e Majutsu ne avevano uno…"
    "E non solo loro…" fece Natsu, rialzandosi e tirando fuori anche lui la bacchetta. "Per fortuna non si è rotta…"
    "Oh, cos'è? Vuoi usarla come torcia?"
    "Depulso!" urlò il Dragon Slayer, colpendo in pieno l'avversario.
    "E quindi?"
    "Serviva per distrarti!" rispose l'altro, rimettendo la bacchetta in tasca, per poi cominciare a risucchiare l'aria. "Ruggito della…"
    Gajil spalancò gli occhi, imitandolo subito.
    "Ruggito del…"
    "…Salamandra!"
    "…Drago!"
    Da Natsu si generò un tornado di fuoco, mentre da Gajil uno composto da scaglie d'acciaio, i quali cominciarono a distruggere tutto ciò che li circondava.
    "Protego!" urlarono i Weasley e Lucy, mentre attorno a loro tutto veniva spazzato via per la forza degli attacchi, che pochi secondi dopo esplosero, scaraventando i due Dragon Slayer uno dalla parte opposta all'altra.
    Quando il fumo cominciò a svanire, il muro che si trovava alle spalle di Gajil non c'era più.
    O meglio, adesso c'era un enorme buco che dava dritto sulla gilda di Fairy Tail.
    In mezzo al fumo si poteva vedere la sagoma di Gajil, rimasto apparentemente illeso grazie alle sue scaglie.
    "Salamander…" disse. "Pare che la differenza di qualità tra le nostre caratteristiche draconiche… ormai sia lampante…
    Il tuo sarà pure un fiato in grado di arrostire l'avversario, ma contro l'acciaio non c'è storia!"
    I tre maghi si voltarono verso Natsu, anche lui in piedi, ma con le braccia e gambe piene di pezzi di metallo, sopra i quali scorreva il sangue del Dragon Slayer.
    "I-Impossibile… Nemmeno Tu-Sai-Chi sarebbe rimasto intero dopo un simile attacco…" fece Fred, sciogliendo l'incantesimo. "E parliamo del mago più potente dopo Silente del nostro mondo!"
    "E lui sarebbe un sottoposto di Jose?" chiese il fratello. "Maledizione… I nostri sette anni di scuola non sarebbero minimamente sufficienti a fermare uno di quei due!"
    Gajil cominciò a ridere.
    Ma il suo scoppio d'ilarità s'interruppe quando la sua pelle d'acciaio s'infranse sopra l'occhio, lasciando uscire del sangue.
    "Guarda che nemmeno le mie sono fiamme normali…" disse Natsu, sorridendo. "La fiamma della Salamandra è in grado di incenerire qualsiasi cosa!"
    Poi il mago del fuoco si mise in posa, pronto a riprendere a combattere.
    "Ehi, 'ferrovecchio' Gajil! Ti avverto che se non ti dai da fare, stavolta di polverizzerò sul serio… Direi che possiamo finirla con questi assaggini, no?"
    "Assaggini?!" urlò scioccata Lucy.
    "Questo cielo è troppo piccolo per ospitare due draghi… ora ti ributto nell'inferno da cui sei sbucato, sottospecie di lucertola!"
    Ma prima che uno dei due potesse fare qualcosa, il pavimento tremò forte, facendo cadere a terra tutti meno i due Dragon Slayer.
    "Che succede adesso?! Il palazzo si muove ancora?!" esclamò Fred.
    "No… Questo è il potere di Harry…" rispose Natsu, ghignando. "A quanto pare, Jose gli sta dando un po' di problemi."

    Harry respinse un'altra ondata d'energia, mentre Erza volava contro il Master avversario, pronta a colpirlo con la spada.
    "Ridicolo!" disse Jose, colpendola in pieno con un fulmine oscuro, spedendola contro un muro, dove la maga creò una piccola voragine per la forza d'urto.
    "È più forte di quel che credevo…" fece Harry, aiutando la compagna a rialzarsi. "Dopotutto, è uno dei dieci maghi del Sacro Ordine…"
    "Dobbiamo usare tutti i nostri poteri contro di lui." Disse la rossa, tirando fuori la bacchetta, imitata subito da Harry.
    "E quelle che cosa sarebbero?"
    "La chiave della tua sconfitta! Expelliarmus!" urlò il moro, colpendo in pieno petto il Master, che sorpreso volò all'indietro, dove Erza lo anticipò correndo, colpendolo in piena schiena con un calcio, che lo spedì contro la parete.
    Jose non impiegò che pochi secondi per rialzarsi.
    "Che razza di magia è quella? Non ne ho mai sentito parlare prima…" disse, scuotendosi i vestiti.
    "È un nuovo tipo di magia. E per tua informazione, anche Natsu è in grado di usarla."
    Il Master si mise a ridere.
    "E con ciò? Non potrà fare nulla contro Gajil… Lui lo eliminerà, come la vostra stupida gilda! I miei spettri ormai la staranno demolendo!"
    I due maghi sgranarono gli occhi.
    "Che cosa?"
    "Sorpresi? Ho intenzione di annientarvi completamente… a cominciare dal vostro misero edificio!"

    Natsu corse contro Gajil, per poi assestargli un calcio in pieno petto, che riuscì ad allontanarlo di qualche centimetro.
    Poi senza aspettare portò indietro la testa, abbassandola pochi secondi dopo su quella dell'avversario, provocandosi un taglio a sua volta, ma riuscendo ad aumentare le dimensioni della crepa che si era aperta sul viso del Dragon Slayer d'Acciaio.
    Gajil saltò all'indietro, portandosi una mano sulla testa, coprendosi la ferita e ansimando per la fatica.
    "Sono entrambi allo stremo…" fece George, deglutendo.
    Poi con sorpresa dei maghi, Gajil prese una piastrella d'acciaio di cui era composto il pavimento, cominciando a mangiarla senza alcuna difficolta.
    Immediatamente le sue ferite cominciarono a scomparire, come anche la sua fatica.
    "Che cosa…? Sta… mangiando il ferro…" disse Lucy, incredula.
    "Bastardo, così non vale!" gli urlò contro Natsu. "Io non posso fare come te!"
    Gajil sorrise, pulendosi la bocca.
    "Lancia del drago d'Acciaio! Fascio demoniaco!" urlò, cominciando a colpire il mago del fuoco con una raffica di colpi che sembrava infinita, facendolo urlare di dolore.
    "Che cos'è successo?" chiese Fred a Happy.
    "I Dragon Slayer recuperano energia mangiando il loro elemento…" spiegò lui.
    "Quindi ora che Gajil ha mangiato, è come se fosse tornato al pieno delle sue forze?! È impossibile un recupero del genere!"
    "Ma perché non mangia anche lui del fuoco? Può crearlo senza problemi."
    "Non può mangiare le sue fiamme." Rispose Lucy. "È come se mangiasse una parte di sé!"
    "Allora dobbiamo aiutarlo noi e-"
    Ma prima che potesse finire la frase, Fred fu interrotto da un altro urlo di Natsu, che venne preso per una gamba dall'avversario e poi lanciato verso il buco nel muro, fermandosi proprio sul ciglio, senza dare segni di ripresa.
    "Natsu!" urlarono insieme i maghi, mentre gli altri membri di Phantom esultavano.
    "Glacius!" urlarono i due gemelli, cercando di colpire Gajil, che tuttavia infranse le magie con il braccio.
    "Basta così!" esclamò questi, per poi colpire i due gemelli con il suo braccio di ferro, facendoli finire vicino a Natsu.
    "Natsu… Fred, George…" fece tremando Lucy.
    "Guardate lì!" disse Gajil, indicando la gilda. "La cosa che vi interessava tanto proteggere… La vostra cara Fairy Tail!"
    Natsu aprì gli occhi, vedendo decine di spettri colpire ripetutamente l'edificio di Fairy Tail con degli arieti.
    Anche Fred e George voltarono lo sguardo, osservando la gilda cominciare a cedere.
    Pochi secondi dopo, l'edificio cominciò a collassare su se stesso.
    Le poche finestre che erano rimaste intere si sgretolarono, mentre le assi di legno si rompevano una dietro l'altra, come se fossero dei miseri stecchini.
    Sotto lo sguardo incredulo di tutti i maghi di Fairy Tail, la loro gilda scomparve, trasformandosi in un cumulo di macerie.
    Natsu sgranò gli occhi, incredulo, mentre Gajil scoppiò a ridere sonoramente.
    Nei suoi occhi stava rivedendo tutti i momenti che aveva vissuto in quell'edificio, a cominciare da quando Makarov l'aveva accolto.
    "Non è possibile…" fece George, rialzandosi a fatica e osservando i resti della gilda.
    Anche Natsu e Fred si alzarono subito dopo.
    Il mago del fuoco traballò, ma si girò verso l'avversario, tenendo lo sguardo verso il basso.
    Lucy unì le mani, tremando visibilmente.
    'Ora basta, Natsu… Ora mi offrirò prigioniera, così…' pensò.
    Ma prima che potesse fare qualcosa, Happy le pose una tremante zampa sulla gamba, come se avesse intuito i suoi pensieri.
    "Guarda che Natsu non si è ancora rassegnato!" le disse.
    Natsu si portò di fronte a Gajil, fermandosi per guardarlo.
    "La gilda è crollata…" fece il Dragon Slayer d'Acciaio. "E tu hai perso, scarafaggio…"
    Poi, senza alcuno scrupolo, colpì il mago del fuoco, spedendolo contro un muro.
    Subito dopo cominciò a prenderlo a calci, senza dare cenno di voler smettere.
    Natsu cominciò a spuntare sangue, sotto gli sguardi arrabbiati dei compagni.
    "Maledizione…" fece George, voltandosi ancora a guardare la gilda demolita. "Possibile che noi siamo così inutili?"
    "No… Non lo siamo." Replicò Fred, puntando la bacchetta in direzione di Natsu. "Noi siamo maghi di Grifondoro, non possiamo arrenderci così! E se loro recuperano energie dai loro elementi… ci basterà provocare un po' di fuoco!"
    Suo fratello spalancò gli occhi.
    "Giusto… Possiamo aiutarlo in questo modo." Disse, puntando anche lui la bacchetta contro l'amico.
    "Natsu! Prendi queste! Incendio!" urlarono insieme.
    Gajil fermò i suoi attacchi, vedendo due fiammate andare contro di loro.
    "Umpf. Non spererete forse di ferirmi con quelle magie, vero?" chiese, poco prima di essere investito.
    "Non avevamo intenzione di colpire te." Rispose Fred, osservando il fuoco scomparire, mentre Natsu lo masticava di gusto.
    "Che cosa?!" esclamò sorpreso Gajil, guardando l'avversario recuperare le energie.
    "Che mangiata…" fece Natsu, sospirando e pulendosi la bocca. "Queste fiamme erano ottime…"
    "Non credere di passarla liscia solo per aver ingoiato due fiammelle!" urlò il Dragon Slayer d'Acciaio, correndogli incontro pronto a colpirlo di nuovo. "Resti sempre sotto di me, illuso!"
    "Fiamme piene… della vostra rabbia contro di lui!" continuò Natsu, per poi colpire con un pugno infuocato sotto il mento Gajil, facendolo volare via incredulo.
    "Ora sì che gli sono tornate le forze!" esclamò Happy, esultando.
    "Prima Levy… poi Jet… Droy… il vecchio… Lucy… i miei amici… e pure Fairy Tail…" cominciò Natsu, guardando con pura ira il suo avversario, che si allontanò, per poi attaccare di nuovo.
    "Ruggito del Drago d'Acciaio!" urlò, generando un nuovo tornado di metallo, che però, stavolta il mago del fuoco respinse semplicemente usando le mani, rispedendolo al mittente.
    "Me l'ha respinto…!" esclamò attonito Gajil, cercando di resistere al suo stesso attacco.
    "Quante altre persone vuoi ancora far soffrire prima di sentirti soddisfatto?!" urlò Natsu.
    "Taci, idiota…! Uno come me non si abbassa al vostro livello, scarafaggi!"
    Il Dragon Slayer del fuoco portò indietro il braccio destro, avvolgendolo con il fuoco.
    "Ora ti restituisco tutto con gli interessi! Hai commesso un grosso errore a metterti contro Fairy Tail!"
    "Sono io il più forte!" replicò Gajil.
    "Pugno della Salamandra del Loto Cremisi!" urlò Natsu, per poi cominciare a colpire con una raffica di pugni, ognuno seguito da una piccola esplosione, il corpo di Gajil, spedendolo contro un muro, che si disintegrò completamente.
    Tuttavia la sua furia non si fermò qui.
    Prima che il Dragon Slayer di Phantom Lord potesse cadere a terra, riprese a colpirlo, facendolo schiantare sul pavimento, che cominciò a riempirsi di crepe.
    In pochi secondi, l'intero edificio si ricoprì di decine di esplosioni, mentre Natsu continuava a colpire l'avversario.
    La gilda tremò visibilmente, per poi aprirsi a metà, portando con sé i due Dragon Slayer.
    Gli altri membri di Phantom riuscirono a scappare in tempo, mentre Lucy, Fred e George restarono lì, sentendo il pavimento sgretolarsi sotto di loro.
    Fu Happy a salvarli, prendendoli e volando fuori proprio mentre tutto cadeva giù, portandoli in un punto più stabile.
    "Natsu!" urlarono insieme, non appena le macerie smisero di crollare.
    Il Dragon Slayer del fuoco si trovava a terra, sdraiato sopra le macerie, con il respiro affaticato.
    Ma con loro grande sollievo, la sua bocca si mosse, formando un sorriso, mentre lui apriva un occhio guardandoli.
    "Ora non mi muovo più per davvero…" fece.
    "Credimi Natsu…" gli rispose Fred. "Hai fatto anche troppo. Probabilmente questo sarà lo scontro magico più distruttivo a cui assisteremo in tutta la nostra vita. Dubito rivedremo qualcosa del genere."

    "Uh, uh, uh…" ridacchiò Jose, vedendo le pareti attorno a loro crollare. "Il vostro drago si è proprio scatenato…"
    Di fronte a lui, due esausti Harry e Erza lo fissavano.
    "A quanto pare non avete tenuto conto del potere combattivo di Natsu…" fece il ragazzo, sorridendo. "Probabilmente è più forte di tutti noi…"
    "Risparmiati la modestia, Majutsu. Tu e Titania avete poteri eccezionali… Nessun mago aveva mai resistito così a lungo contro di me…"
    Poi alzò una mano, colpendo i due maghi con un fulmine nero, che li spedì contro un muro.
    "È scandaloso che facciate parte della gilda di quel pezzente di Makarov!" urlò.
    Harry e Erza urlarono, mentre il muro su cui erano andati a sbattere crollava su di loro.
    "Ora capite perché non ho fatto fuori Makarov?" chiese Jose, muovendo la mano e colpendo con altri colpi di magia i due.
    "La disperazione… Per gettarlo nella disperazione… Come reagirà quando svegliandosi, scoprirà che la sua amata gilda è completamente distrutta e i suoi compagni tutti annientati? Uh, uh, uh… Io dico che si rattristerà non poco…"
    I due maghi di classe S si rialzarono a fatica, continuando a guardarlo con rabbia.
    "Gli farò conoscere tristezza e disperazione, poi lo ammazzerò! Non mi va di finirlo subito! Prima lo farò soffrire, soffrire e poi ancora soffrire! Solo allora lo ammazzerò!"
    "Codardo…" fece Erza.
    "Phantom Lord è sempre stata la migliore…" continuò Jose. "La migliore del paese, i maghi più esperti, i primi della classe, i più ricchi… i primi in tutto insomma!"
    Lo sguardo del Master si fece duro.
    "Poi sono arrivati quelli di Fairy Tail, col loro sciocco potere… I nomi di Erza, di Harry, di Luxus… di Mistogun e di Gildarts riecheggiano in ogni angolo del paese… e le gesta di Salamander si raccontano dappertutto… In men che non si dica, Phantom Lord e Fairy Tail sono diventate di fatto le gilde rappresentative del paese… e la cosa non mi è mai andata giù! Noi sullo stesso piano di quella patetica gilda!"
    "Quindi avresti scatenato questa guerra per la tua stupida gelosia?!" esclamò Harry, cercando di colpirlo con un incantesimo, che Jose evitò facilmente.
    "Gelosia?" ripeté. "No, non si tratta di quella! Voglio solamente stabilire chi è davvero il più forte!"
    "Ma è assurdo!" urlò Erza. "Lo fai per una ragione così sciocca?!"
    Prima che uno dei due maghi di Fairy Tail potesse dire altro, Jose li intrappolò in una magia, impedendogli di muoversi.
    "La vostra gilda mi ha reso il sangue amaro per un sacco di tempo! Diciamo che ho sfruttato un pretesto insignificante per scatenare la faida… Ci hanno chiesto di ritrovare l'erede del colosso Heartphilia…"
    "L-Lucy?" fece Harry, cercando di liberarsi.
    "La rampolla di uno degli uomini più ricchi del paese che entra in Fairy Tail?! La vostra sete di grandezza non conosce limiti, vero?! Volevate impossessarvi del patrimonio degli Heartphilia per acquistare un potere ancora più grande del nostro, vero?!" urlò Jose, aumentando la presa della magia. "Ma questa è una cosa che io non posso accettare!"
    I due maghi urlarono di dolore.
    Tuttavia, sui loro volti apparve un sorriso che stupì l'avversario.
    "Che cosa patetica vedere qualcuno che si agita tanto solo per sapere se è lui il migliore…" fece Harry.
    "Ma è ancor più patetico constatare le falle della tua rete d'informazione…" continuò Erza.
    "Che hai detto?"
    "Lucy è scappata di casa… sei davvero convinto che ci permetterebbe di usare i suoi soldi? Be', senti questo… Vive in una casetta e paga un affitto di settantamila Jewel… Lavora duramente come tutti noi… Combattiamo insieme… Ridiamo insieme… e piangiamo insieme… siamo maghi della stessa gilda… Il pretesto della guerra è il fatto che sia l'unica erede degli Heartphilia?! Sappi che un fiore non sceglie il luogo dove sbocciare… così come una figlia non può scegliersi i genitori… Che vuol saperne uno come te di quello che sta provando Lucy?!" urlò la rossa.
    "Ho tempo per scoprirlo…" rispose Jose. "Pensate davvero che la restituiremo gratis al padre? No, invece, lo spenneremo fino all'ultimo centesimo… finché il patrimonio degli Heartphilia non sarà tutto nelle mie mani!"
    "Che bastardo!" esclamò Harry, cercando di liberarsi, mentre la presa aumentava, costringendoli a urlare.
    "Non sforzatevi troppo… o finirete per soffrire ancora di più…" fece Jose, chiudendo una mano a pugno, avvolgendo i due con un altro fulmine nero.
    Ma questa volta la sua magia durò solo pochi secondi, per poi dissolversi a lasciar cadere a terra i due maghi.
    "La mia magia?! Ma che diavolo…"
    "È stato versato molto sangue…" fece una voce, mentre una piccola figura si avvinava a Jose. "Il sangue dei miei ragazzi…"
    Jose spalancò gli occhi, mentre Harry e Erza guardavano sorpresi il nuovo arrivato.
    "E a causa di un padre sciagurato, una ragazza ha pianto e sofferto moltissimo… E non solamente lei…."
    "Master…" fece sorridendo Harry.
    "Direi che così può bastare. Il dovere mi impone di mettere fine a tutto questo!" esclamò Makarov.
    "Non vorrai provocare un disastro naturale?" lo provocò Jose.
    "Lo farò, se sarà necessario per il bene della mia gilda…"
    Poco lontano, Gray, Mira e Elfman riaprirono gli occhi.
    "Che strano tepore…" fece il mago del ghiaccio, rialzandosi. "Ho come… un senso di nostalgia…"
    "Andatevene tutti da qui!" ordinò Makarov.
    "M-Master!" esclamarono gli altri.
    "Che cosa ci fa qui?!" chiese Elfman.
    "Fate come dice!" gli urlò Harry, rialzandosi assieme a Erza, per poi superare Jose e raggiungere i loro compagni. "Se rimaniamo, gli creeremo solamente dei fastidi. Dobbiamo fidarci del nostro Master."
    Gli altri maghi restarono fermi per qualche secondo, per poi annuire e correre via, dando un ultimo sguardo al loro Master.
    "Sono trascorsi sei anni dal nostro ultimo faccia a faccia…" fece Jose, divertito. "Devo ammettere che la tua gilda ne ha fatta di strada da allora, anche se ora è solo un ammasso di macerie…"
    Makarov portò indietro un braccio, mentre sulla punta del suo indice prendeva forma una sfera di luce.
    "La gilda non è un semplice edificio… ma è formata dall'unione di tutti i suoi membri…" rispose.
    "Sono davvero contento che due maghi appartenenti al Sacro Ordine dei Dieci possano sfidarsi per decidere chi è il migliore!" continuò Jose.
    "Sono fiero di ciò che hanno fatto i miei ragazzi… davvero un ottimo lavoro! Devono essere fieri di far parte di Fairy Tail!" urlò Makarov.
    Sopra la gilda, le nuvole cominciarono a vorticare, creando in pochi secondi una tempesta.
    I membri di Fairy Tail si rialzarono, guardando sorpresi lo spettacolo, mentre Harry e gli altri raggiungevano l'uscita.
    Fred, George, Lucy, Natsu e Happy guardarono il cielo, mentre il terreno cominciava a tremare, formando un cratere attorno all'edificio dei Phantom.
    "E ora chi sta facendo tutto questo?!" esclamò la bionda, cercando di restare in piedi.
    "Solo il vecchio possiede questo tipo di potere magico…" rispose Natsu, sorridendo.
    All'interno, un raggio d'energia trafisse alla spalla Jose, facendolo volare all'indietro e lasciando uscire copiosamente il sangue.
    Il Master di Phantom tuttavia sorrise, mentre anche la spalla di Makarov veniva tagliata da un'energia invisibile.
    Poi Jose tese il braccio, che fu avvolto da alcuni spettri, che lanciò contro l'avversario, che li distrusse battendo tra di loro le mani. Dopodiché, senza aspettare, formò un triangolo con le mani, generando un'onda d'urto che investì tutto.
    "Davvero impressionante…" disse poi, guardando Jose. "Così giovane, eppure così potente. Te lo meriti davvero il tuo posto al concilio… Pensa al beneficio che ne avrebbe tratto il nostro mondo se avessi usato questo potere positivamente, per aiutare il prossimo e dare l'esempio ai giovani…"
    "Non vorrai farmi la predica?" fece strafottente l'avversario, sorridendo.
    "Userò una pratica di noi di Fairy Tail, cioè, ti concederò tre secondi per ravvederti…"
    Mentre diceva ciò, Makarov aumentò di dimensioni, fino a raggiungere il soffitto, mentre le pupille dei suoi occhi scomparvero, lasciando solo il bianco. "Su, inginocchiati!" ordinò.
    "Uh?"
    "Uno!"
    "Io inginocchiarmi?" ripeté ridendo Jose. "Ma che vai farneticando?!"
    "Due…" e tra le mani del Master cominciò a crearsi una sfera di luce.
    "Pretenderesti che faccia da servetto alla tua gilda?! Piantala con queste buffonate! Io posso combattere tranquillamente al tuo livello! Anzi, che dico, sono molto più forte di te!"
    La sfera tra le mani di Makarov aumentò di dimensioni.
    "Tre!"
    "Sei tu quello che dovrà inginocchiarsi! Sparisci Fairy Tail! Diverrai polvere e sparirai dalla storia!"
    "Tempo scaduto!" decretò Makarov, battendo le mani e schiacciando la sfera. "Fairy Law!" esclamò, venendo avvolto dalla luce.
    Jose spalancò gli occhi, incredulo.
    "Azione!"
    L'intero edificio fu avvolto dalla luce.
    Gli spettri di Jose che stavano attaccando gli altri membri di Fairy Tail si portarono le mani di fronte agli occhi, per poi scomparire pochi secondi dopo, mentre i maghi rimasero perfettamente integri.
    "Questa è la Fairy Law!" esclamò Erza, sorridendo.
    "Fairy Law?" chiese Gray.
    "Una luce sacra che si abbatte sull'oscurità, colpendo solo coloro che identifica come nemici." Spiegò Harry. "È un incantesimo potentissimo, praticamente leggendario!"
    Dentro l'edificio, Jose era rimasto al suo posto, immobile.
    Tuttavia tutti i suoi colori erano scomparsi, facendolo quasi sembrare una statua.
    "Non ti avvicinare mai più a Fairy Tail." Disse calmò Makarov, per poi girarsi. "Hai voluto esagerare, e ora affronterai il consiglio. Inizia a tremare, perché te la vedrai molto brutta. Lo stesso vale per me."
    Ma mentre il Master si allontanava, Aria sbucò fuori dalle macerie, lanciandosi sopra di lui.
    'È di nuovo completamente scoperto!' pensò con le lacrime agli occhi. 'Ce l'ho in pugno!'
    Questa volta però Makarov allungò il braccio, colpendo senza nemmeno doversi girare.
    "È finita. Ora la differenza tra le gilde è lampante." Disse gelido. "Se ne vuoi ancora, posso cogliere l'occasione per toglierti di mezzo una volta per tutte!"
    Aria cadde a terra, apparentemente senza sensi.
    "Prendi Jose e andatevene." Continuò Makarov. "Immediatamente."

    "Abbiamo vinto!" urlarono tutti i membri della gilda, mentre Harry, Erza, Gray, Elfman e Mira li raggiungevano. "Abbiamo sconfitto i Phantom!"
    Poi tutti si girarono quando videro Lucy, Happy, Fred e George avvicinarsi.
    Lucy sorrise, portandosi una mano dietro la testa, mentre i due gemelli alzarono i pollici in segno di vittoria.
    "Ve la siete vista davvero brutta, eh?" fece Harry, rispondendo al loro sorriso.
    "Nah… poteva andarci peggio. Se avessimo affrontato Natsu o quel Gajil, probabilmente non ci saremmo più. Di certo, è stata la vacanza di Natale più esaustiva di tutte quelle che abbiamo fatto finora. E che probabilmente faremo."
    "A proposito…" li interruppe Erza. "Dov'è Natsu?"
    "Ha detto che aveva un impegno." Rispose Happy.
    "Un impegno?" chiese Gray. "E cioè?"
    "Niente di importante…"
    Poco lontano, in mezzo alle macerie della gilda di Phantom, i due Dragon Slayer erano ancora sdraiati a terra, ricoperti di ferite e tagli.
    "Ehi…" fece Natsu. "Stai bene, Gajil?"
    L'altro ragazzo non rispose.
    "M-Mah, non proprio… Non ce la faccio a parlare… perciò te lo chiedo senza troppi giri di parole…"
    Con grande fatica, il mago del fuoco si girò verso il suo simile.
    "Tu… dove hai imparato a usare… il Dragon Slayer?"
    Ma ancora una volta non ottenne risposta.
    "Ehi! È la prima volta che incontro qualcuno in grado di usare il mio stesso incantesimo! Che cosa ti costa dirmelo…?"
    "Sta' zitto…" disse infine Gajil, facendo sbuffare per la rabbia Natsu. "Metallikana."
    Natsu lo guardò curioso.
    "Il drago d'Acciaio Metallikana." Precisò Gajil.
    "Allora è come pensavo! Te l'ha insegnato un drago!" esclamò Natsu, alzandosi e avvicinandosi barcollando.
    "Anche a te, allora?" chiese il moro.
    "E che fine ha fatto?"
    "Che ne so?"
    "Ti ho chiesto che fine ha fatto!" urlò Natsu, sbattendo la sua testa contro quella di Gajil.
    "E io ti ho detto che non lo so! Idiota!" replicò lui, per poi portarsi una mano sulla testa. "Mi fai salire il sangue al cervello!"
    "Che cosa?!"
    "È sparito." Rispose infine. "Un giorno Metallikana si è volatilizzato sotto i miei occhi all'improvviso. Senza dire niente… Capito?"
    Natsu spalancò gli occhi sorpreso.
    "Mi ha fatto proprio un brutto scherzo…" fece malinconico Gajil.
    "E-Ehi…" lo interruppe il rosa. "Per caso… è successo il 7 luglio 777?"
    "Sai dove si trova Metallikana?"
    "Ma no! Io sto cercando Igneel, il drago del Fuoco!"
    "Quindi il 7 luglio dell'anno 777 sono spariti due draghi?"
    "Ma che sono tutti questi sette?"
    "E che ne so io?!" esclamò Gajil, alzandosi e appoggiandosi su un pezzo di muro. "E a dire il vero… nemmeno mi interessa!"
    Natsu rimase fermo ad osservarlo per qualche secondo.
    "Se davvero te ne vuoi andare, cerca di sparire alla svelta." Disse infine.
    "Questa è la nostra gilda! Sei tu che te ne devi andare!"
    Natsu si girò, portandosi una mano sulla pancia.
    "Se senti qualcosa su Igneel, fammelo sapere."
    "E perché dovrei?! Ma per chi mi hai preso?!"
    Il mago del fuoco sorrise.
    "Dopotutto, conosciamo entrambi il Dragon Slayer."
    "La prossima volta che ti vedo ti ammazzo! È una promessa! Comincia a scavarti la fossa!" gli urlò contro l'altro.
    "Ma quanto casino che fai… E io che volevo fare pace… visto che siamo pari."
    "E sarei io a fare casino?! Guarda come hai ridotto la gilda!"
    "Tu e i tuoi l'avete letteralmente distrutta! Basta, ho cambiato idea, non voglio più far pace!"

    Qualche minuto dopo, tutti i membri di Fairy Tail erano riuniti di fronte ai resti della loro gilda, restando in silenzio.
    "Ma guarda un po'…" fece Makarov, che era in prima fila. "Ha fatto proprio un disastro."
    Lucy si strinse le mani tra di loro.
    "Ehm… Master…" cominciò, venendo però interrotta da lui.
    "Anche voi ve la siete vista brutta…" disse, rivolgendosi principalmente ai due gemelli.
    "No, no, non si preoccupi. È stata un'esperienza molto utile. Almeno adesso sappiamo che non siamo minimamente pronti a una vera e propria battaglia!" rispose George.
    Lucy tuttavia abbassò lo sguardo, osservando le ferite di tutti i suoi compagni.
    "Non fare quella faccia, Lucy." Disse una voce, mentre Levy, Jet, Droy e Reedus li raggiungevano.
    "Abbiamo vinto unendo le nostre forze." Continuò Levy, sorridendo.
    "Anche se la gilda è a pezzi…"
    "Basterà costruirne una nuova." Completarono i suoi due compagni.
    "Già." Confermò il quarto uomo.
    "Scusa se ti abbiamo fatto preoccupare." Disse Levy.
    "Non è questo… in realtà, io…"
    "So come stanno le cose. Credimi, nessuno te ne fa una colpa."
    "Io non sono riuscito a essere d'aiuto… mi dispiace…" si scusò Reedus, abbassando la testa.
    "Lucy." La chiamo il Master. "Sia le cose belle… che quelle brutte… possono essere condivise… anche se forse non al cento per cento. È per questo che c'è la gilda. La felicità di un membro è la felicità di tutti… la rabbia di uno è la rabbia di tutti… e le lacrime di uno… sono le lacrime di tutti."
    Poco lontano, nascosti dietro un muro, Mistogun e Loki stavano ascoltando in silenzio, mentre Lucy abbassava la testa.
    "Non c'è motivo di sentirti in colpa." Continuò Makarov. "Dovresti sapere come la pensiamo."
    Il Master si girò verso di lei.
    "Alza la testa. Tu sei un membro di Fairy Tail."
    Lucy lo guardò, per poi cominciare a piangere, ma questa volta di felicità.
    Gli altri membri sorrisero, per poi andare a consolarla.
    Il Master sorrise, compiaciuto del suo discorso.
    'Forse ho esagerato un po'…' rifletté, per poi cominciare a sudare freddo e tremare. 'Al consiglio saranno furibondi… Anzi, forse decideranno addirittura di spedirmi in prigione…'
    Sotto lo sguardo incredulo di Harry e Erza, anche lui cominciò a piangere disperato.

    Da quel giorno passò una settimana.
    Il Concilio Magico mandò subito il suo esercito, che fermò tutti i maghi di Fairy Tail, interrogandoli per tutta la settimana.
    Fred e George riuscirono a scamparla grazie a Makarov, che spiegò che erano dei giovani maghi che si erano ritrovati a loro malgrado coinvolti nello scontro, senza ovviamente dire che provenivano da un altro mondo.
    Ora, tutti i membri, con l'aiuto di Fred e George, avevano cominciato i lavori per ricostruire la gilda.
    Solo Lucy in quel momento era chiusa in casa sua, presa a scrivere una lettera.
    "Ahi, ahi…" si lamentò, portandosi una mano sulla pancia, dove era ancora visibile un livido. "Spero che non mi rimanga la cicatrice…" fece, per poi fermarsi a osservare un uccello che stava dando da mangiare al suo piccolo proprio sul davanzale della sua finestra.
    "I Phantom, eh?" disse triste, per poi chiudere la lettera e sigillandola con un timbro.
    "Perché si è improvvisamente ricordato che esisto?" si chiese. "Non gli è mai importato niente di me. Senza volerlo ho causato un sacco di guai a Fairy Tail… e anche a Fred e George…"
    Lucy restò a fissare la busta che teneva in mano.
    "Mamma… lui lo rifarà ancora, vero? Ha i soldi e il potere per farlo… Tutto, ma non questo… mai più…"

    "Q-Q-Quanto pesa!" esclamò Natsu, tenendo sopra di lui una decina di enormi tronchi di legno.
    "Perché ne stai portando così tanti tutti insieme?" chiese Gray, che invece ne teneva in mano solo uno, mentre poco lontano, Juvia lo osservava di nascosto.
    "Ah, ah! Tu porti solo quello perché di più non ce la fai!" lo prese in giro il mago del fuoco.
    "Eh? Se voglio posso portarne il doppio di te!" replicò lui, per poi sollevare la quantità che aveva appena annunciato, sebbene con uno sforzo immane.
    Juvia non riuscì a trattenersi e si mise a battere le mani, distraendo Gray, che perse l'equilibrio, venendo così seppellito dai pezzi di legno.
    "Che figura del cavolo! Hai visto, Happy?"
    "Sì, aye!" rispose il gatto, mentre le assi che coprivano Gray si sollevavano da sole.
    "Non vi capisco proprio…" fece George, con il volto e le braccia bendati, muovendo la bacchetta, trasportando così il carico. "Potete usare la magia e preferite fare sollevamento pesi…"
    "Be', qui conta molto anche la forza fisica, come avete visto." Rispose Harry, appoggiando a terra un altro pezzo di legno. "Certo, non bisogna esagerare come quei due."
    "Anziché perdere tempo, pensate a trasportare la roba!" ordinò Erza, che ora indossava una tuta da lavoro. "Dobbiamo dare più aiuto possibile prima di rientrare a scuola!"
    "Tu sì che sei operativa, Erza…" fece uno dei maghi poco lontano.
    "E anche il Master!" aggiunse Mira, indicando Makarov, ora gigante, che sistemava le travi e mandò loro un sorriso.
    Natsu si lasciò cadere a terra.
    "Ho fame!" si lamentò.
    "Anch'io ho fame." Fece Gray, poco prima che una folata di vento gli passasse davanti, lasciandogli tra le braccia un piccolo pacchetto.
    "Ma cos'è stato?!" esclamò incredulo Salamander.
    "Una ragazza?" mormorò Happy, mentre il mago del ghiaccio apriva il pacco, ritrovandosi a guardare un pranzo completo, con il riso che al centro era stato colorato, formando un cuore.
    "Ma questo è… un bento?!" disse sorpreso Gray.
    "Oohh! Non so chi te l'abbia dato, ma sembra delizioso!" esclamò Natsu.
    "Ma scherzi? Ti pare che io mangi una roba che nemmeno so da dove viene?"
    "Allora posso mangiare io?"
    "Sì!" rispose Gray, mentre Juvia si abbandonava ad un pianto disperato.
    "Che tristezza… e io che mi sono alzata presto per prepararlo…" mormorò, per poi allontanarsi.
    "Di certo non saremo fuori allenamento dopo tutto quello che abbiamo passato." Disse Fred, che mostrava numerose bende attorno alle ferite, anche se non in maniera evidente come il gemello. "Anche se dovremmo inventarci qualcosa per quando ci presenteremo come mezze mummie… E a questo proposito, ci sarebbe una cosa di cui vorremmo parlarvi."
    George si avvicinò al fratello, per poi aprire la bocca per parlare con Erza.
    "Ehi, voi!" li interruppe Harry, raggiungendoli. "Qualcuno sa dirmi dove abita Lucy? Devo restituirgli queste." Disse, mostrando il suo mazzo di chiavi. "Loki me l'ha consegnato prima di ripartire."
    "Uh? Ti possiamo portare noi." Rispose Natsu, mentre anche Gray e Erza annuivano. "Ci siamo già stati diverse volte. Volete venire anche voi?" chiese a Fred e George.
    "Perché no?"
    Il gruppo così avvertì il Master, per poi allontanarsi.
    Quando raggiunsero la casa della compagna, Natsu spalancò la porta senza tanti complimenti.
    "Lucy! Come va?" urlò.
    "Come stai?" si aggiunse subito Happy.
    Di fronte a loro apparve una casa perfettamente in ordine, ma senza nessuno all'interno.
    "Oh, non c'è?" chiese il gatto, guardandosi intorno.
    Natsu si diresse subito dietro a una tenda.
    "In bagno?!" esclamò Gray. "Ma ti sembra il caso di…"
    "Non c'è." Rispose il mago del fuoco, uscendo subito.
    "Hai già controllato?!"
    "Lucy, dove sei?" chiese Happy, volando vicino a un armadietto chiuso, per aprirlo e venendo investito da una valanga di lettere, che lo seppellirono.
    "Ma che sono?" fece Natsu.
    "Queste sono lettere…" disse George, avvicinandosi e prendendone una, aprendola.
    "Mamma, sono finalmente riuscita a diventare un membro di Fairy Tail, come tanto desideravo…" lesse.
    "Ehi, non dovresti leggere senza permesso." Lo rimproverò Harry, per poi prendere anche lui un mucchio di lettere, leggendo solo il destinatario. "Sono tutte per sua mamma…"
    "Ma perché non gliele manda?" chiese Natsu.
    "Credo sia perché è scappata di casa." Azzardò Fred, mentre Erza si avvicinava alla scrivania, prendendo un biglietto che vi era appoggiato sopra.
    "Che succede Erza?" chiese Harry.
    "È un biglietto di Lucy." Rispose lei atona. "Vado a casa mia. C'è scritto così."
    "Cosa?!" urlarono i maghi.
    "Come sarebbe a dire?! Ma che le salta in mente?!"
    "Non può essere che si senta ancora responsabile per quel che è successo…"
    "Non so… Comunque dobbiamo sbrigarci a raggiungerla! Andiamo!" esclamò Fred, per poi essere fermato da Harry.
    "Datemi la mano. Ci smaterializzeremo direttamente da lei. O almeno, cercherò di avvicinarmi il più possibile."
    I due gemelli sgranarono gli occhi.
    "Sai anche smaterializzarti?!" esclamarono insieme.
    "Ehi, sono arrivato in questo mondo così. E anche se non sono più in grado di viaggiare tra i due mondi, ho appreso questa magia per muovermi velocemente."
    "Allora andiamo!" urlò Natsu.

    Lucy aveva indossato un completo elegante, e ora si trovava di fronte a un'enorme porta.
    Dietro di lei c'era una donna vestita da inserviente, che sorrideva.
    La ragazza sospirò, per poi aprire la porta.
    "Permesso… padre…" disse, ritrovandosi a guardare un uomo vestito raffinatamente, con i corti capelli biondi tirati perfettamente indietro, e una coppia di baffi tenuti in ordine, in piedi dietro una scrivania, con attorno una vastissima libreria.
    "Finalmente ti sei fatta viva, Lucy." Rispose lui, guardandola con serietà, senza mostrare alcuna emozione.
    "Non ho parole per scusarmi per essere scappata di casa senza dire niente." Disse Lucy, abbassando la testa. "Mi pento profondamente del mio gesto."
    "Decisione intelligente. Se fossi rimasta in quella gilda mi avresti obbligato a usare ogni risorsa per distruggerla."
    La ragazza rimase in silenzio.
    "Finalmente ti sei decisa a crescere un po', Lucy. Quest'esperienza ti ha insegnato quanto puoi danneggiare gli altri con i tuoi capricci." Continuò l'uomo. "Tu sei l'erede degli Heartphilia. Tu non sei come gli altri. Vivi in un mondo diverso."
    Lucy rimase sempre in silenzio, chiudendo gli occhi.
    "Se ti ho fatta tornare c'è un solo motivo. Hai ricevuto una richiesta di matrimonio. Il duca Sawarù della famiglia Julenelle. Se ben ricordi, aveva già espresso la sua simpatia per te, e desidera che cominciate a frequentarvi finché non avrete entrambi l'età per sposarvi."
    "Sì… capisco…" disse la ragazza, atona.
    "Grazie all'unione con la famiglia Julenelle, le ferrovie Heartphilia potranno espandersi anche a sud. Questo matrimonio significa molto per il nostro futuro! Dopo le nozze, dovrai dare alla luce un maschio per assicurare la successione della famiglia Heartphilia. Questo è quanto."
    "Padre. Non fraintendermi." Disse Lucy, facendo spalancare gli occhi all'uomo. "Sono tornata indietro solo per comunicare la mia decisione. Sicuramente ho sbagliato ad andare via di casa senza dire nulla. È vero, sono scappata… perciò questa volta voglio prima mettere in chiaro come la penso… e poi andarmene di nuovo!" esclamò.
    "Lucy…" fece sorpreso il padre.
    "Io ho la mia strada da seguire. Non puoi decidere con chi, come e quando mi devo sposare! E non ti permettere mai più di fare del male a Fairy Tail!"
    Poi prese il suo vestito, cominciando a strapparlo, restando solo con gonna e corsetto.
    "Se oserai ancora creare dei problemi a Fairy Tail, io… ti metterò contro tutta la gilda!"
    Suo padre continuava a guardarla sconvolto.
    "Se non avessi agito come hai agito, forse avremmo potuto anche parlarne pacificamente, ma ormai è tardi! Hai fatto troppo male ai miei amici. Io non ho bisogno di soldi e bei vestiti, ma di un posto dove mi apprezzino come persona! Fairy Tail è la mia nuova famiglia e di certo è molto più affettuosa di questa! E non solo Fairy Tail… anche Grifondoro…"
    Lucy chiuse le mani a pugno, mettendo bene in mostra il marchio della gilda.
    "È stato doloroso andarmene da questa casa, dove ho vissuto con la mamma quando era ancora viva… È dura anche separarmi da Speth, nonno Bero, da Eido… Da tutti coloro che abitano qui, insomma! Ma se la mamma fosse ancora viva, sono sicura che mi direbbe: 'Fa' ciò che più desideri'!"
    Poi Lucy si girò verso la porta.
    "Addio… papà." Disse.

    Lucy si era rimessa i suoi soliti vestiti, e ora si trovata di fronte a una statua, con in mano un mazzo di fiori.
    A piedi della statua c'era una lapide che riportava: 'Layla Heartphilia – Anno 748 - Anno 777'.
    La ragazza guardava in silenzio la statua, sorridendo tristemente.
    "Lucy!" urlò una voce, costringendo la maga a girarsi.
    Natsu, Happy, Gray, Erza, Harry, Fred e George le stavano correndo incontro, preoccupati.

    "Quindi sei venuta a visitare la tomba di tua madre, eh?" fece Harry, guardando la compagna, che annuì, mentre si allontanavano.
    "Capisco…" continuò il moro, senza nascondere un senso di nostalgia.
    "Scusate se vi ho fatto preoccupare." Disse la bionda, ridacchiando.
    "Siamo stati noi a essere troppo precipitosi nelle conclusioni…" replicò Fred.
    "Happy piangeva come una fontana." Disse ridendo Natsu, mentre il gatto cercava di negare.
    "Certo che questa città è veramente grande." Commentò George. "Però mi sembra poco abitata."
    "Oh, no." Disse Lucy. "Questo è solo il giardino. La nostra tenuta si estende fino a oltre la montagna." Spiegò, indicando con il dito un monte lontano qualche chilometro.
    I maghi sgranarono gli occhi.
    "M-Ma è tipo… dieci volte la tenuta dei Malfoy! Ed è anche più grande di Hogwarts!" esclamarono increduli i due Weasley.
    "Che vi prende?" chiese Lucy, non riuscendo a capire la loro reazione.
    "Eccola, la nobildonna!" urlò Natsu, facendo un saluto militare.
    "E ce lo dice come se niente fosse!" lo imitò Gray.
    "Natsu e Gray sembrano impazziti! Capitano Erza, un commento per favore!" esclamò Happy, portandosi davanti alla rossa.
    "Il cielo è proprio azzurro." Rispose lei.
    "Anche il capitano Erza è andato! Capitano Harry?"
    "La neve sulle montagne è completamente bianca." Fece lui.
    "Anche tu?!"

    "Così dovete andare, eh?" disse Mira, osservando i compagni recuperare i loro bauli.
    "Già. La nostra pausa dalla missione è finita. Torneremo alla fine dell'anno scolastico." Rispose Harry.
    "Vedrete, il tempo passerà molto più velocemente di quel che sembrerà!" fece Erza.
    "Ricordatevi di non rivelare a nessuno di Fairy Tail a meno che non sia estremamente necessario." Si raccomandò Makarov, mentre Lucy evocava Virgo.
    "Tranquillo… Non la deluderemo." Rispose Fred, per poi alzare assieme al gemello il braccio, mostrando sui palmi delle loro mani il simbolo di Fairy Tail, rosso per entrambi. "Si fidi di noi, Master!"
    "Vi manderemo una tazza del gabinetto come souvenir." Scherzò George, facendo scoppiare a ridere tutti i presenti.
    "È ora." Disse Lucy, per poi girarsi verso gli altri membri della gilda. "Grazie ancora per tutto. Non so come ringraziarvi."
    "Porta a termine la missione, Lucy. Questa sarà il miglior ringraziamento che potrai farci!" disse Levy, sorridendo.
    I maghi di Grifondoro annuirono, per poi scomparire nella luce.
    Tuttavia, poco lontano, una ragazza dai capelli viola aveva osservato tutta la scena.
    "Avete sentito… Master?" chiese, rivolgendosi a una sfera di cristallo che aveva in mano.
    "Sì." Rispose una voce. "E la cosa è molto interessante… Rientra alla base, credo sia il caso di fare una visita a questa Hogwarts… e di infiltrarci al suo interno."
    La ragazza sorrise.
    "E così, il nostro obiettivo potrebbe avvicinarsi ulteriormente." Disse, per poi allontanarsi.

    I maghi di Fairy Tail riapparvero nel dormitorio di Harry, Natsu e Gray, in quel momento vuoto.
    "E così siamo tornati…" fece Fred, sospirando. "Ragazzi, ora le lezioni saranno ancora più noiose dopo tutto quello che abbiamo passato…"
    "Ehi, non potete abbattervi per così poco!" esclamò Natsu. "Ora siete anche voi maghi di Fairy Tail, e in quanto tali, è vostro dovere andare avanti con la testa alta!"
    I due Weasley annuirono.
    "Allora… secondo voi come la prenderanno Ronald e Percy a vederci conciati così?" fece divertito uno dei due.
    "Fred, George, cosa diamine vi è successo?!" urlarono le voci dei due fratelli appena nominati, che erano entrati in quel momento, attirati dalle loro voci.
    Happy si affrettò a nascondersi sotto uno dei letti.
    "Be', è così che salutate i vostri fratelli appena tornati grazie a una Passaporta?"
    "Che cosa vi è successo?" ripeté Percy, scioccato. "Sembra che siate passati in mezzo a una guerra!"
    "Oh, no, nulla del genere." Rispose Harry. "C'è solo stata una piccola esplosione dovuta a un tubo del gas di una casa vicino alla nostra, e la sfortuna ha voluto che noi stessimo camminando proprio lì di fianco."
    "Sarebbe stato troppo facile, se fosse stata una semplice guerra…" mormorò Fred, per poi ridacchiare con il gemello, uscendo dal dormitorio per raggiungere il loro.
    Tuttavia a Ron non sfuggì il nuovo simbolo che ora c'era sulle loro mani.

    Legenda incantesimi:

    Flipendo: incantesimo di Appello che consente di spostare oggetti e colpisce piccole creature magiche. Serve anche per scagliarli contro un bersaglio.
    Expelliarmus: è un incantesimo di disarmo, fa volare via la bacchetta del mago avversario, ma respinge volontariamente l'avversario stesso.
    Bombarda: fa esplodere qualcosa.
    Rictusempra: produce solletico a chi viene colpito, facendolo piegare in due dal ridere.
    Depulso: allontana da sé l'oggetto colpito.
    Protego: si tratta del Sortilegio Scudo, che crea un muro invisibile che protegge da tutti gli incantesimi offensivi e dalle maledizioni di livello medio-basso.
    Glacius: emana un gelido raggio in grado di congelare cose, animali o persone.
    Incendio: genera fiamme color campanula dalla bacchetta.

     
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    Scusa il mastodontico ritardo della recensione, mi era completamente passato di mente. Finalmente vedo quell'equità nell'azione di cui mi avevi parlato con Natsu che prende a calci -pardon, pugni- Gajeel, o come diamine lo si vuole tradurre, e sono molto soddisfatto ù.ù
    Mi stavo sinceramente chiedendo quando avrebbero usato Incendio per ridare un pò di energie a Natsu, ma vedo che questa mia domanda ha avuto una degna risposta. Non ricordo bene chi sia quella lì con la sfera di cristallo ed i capelli viola, ma dico che dopo le scene sentimentali con Lucy che ottiene di nuovo la sua indipendenza e la fighezza -o come lo si vuole dire- di Makarov che attiva Fairy Law per la prima volta direi che è una piccolezza. Poi, come la mia goffa introduzione ti avrà fatto notare, ho visto che hai reso Ron perspicace ed ha visto il tatuaggio di Fairy Tail sui suoi fratelli combinaguai, voglio proprio vedere come và a finire, vai avanti così ù.ù
     
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    Darky eccomi qua ù.ù
    Bel capitolo! Pieno di botte, sangue, magia di ogni tipo e ancora botte su botte! Lo scontro Natsu vs Gajil è senza dubbio il migliore. Due Dragon Slayer molto simili tra loro nel carattere, che alla fine fanno pure amicizia... perché si vede lontano un chilometro che prima o poi diventeranno degli amiconi ù.ù
    Makarov spacca di brutto con i suoi tre secondi per ravvedersi, in quel punto mi ha ricordato un casino Ken Shiro e il suo "cento colpi e muori" xD Jose ha avuto quel che si meritava, come Aria che ha tentato di colpirlo alle spalle, ma che è stato steso con un solo pugno e senza guardarlo, figaggine ù.ù
    Confermo quanto ho detto finora: Gray è un imbecille e Juvia mi fa una pena impossibile ç____ç Povera cara, non la invidio proprio.
    Lucy ha dato il ben servito al padre, Harry e Erza commentano il panorama e gli altri... si stupiscono di quanto sia grande il giardino di casa della loro amica xD Fred e George fanno ufficialmente parte della gilda e questo scommetto che creerà non pochi problemi con la loro adorata famiglia, Ron per primo ha notato i simboli comparsi magicamente sulle loro manine e sicuramente farà domande ù.ù
    Che altro dirti Darkuccio? Complimenti e continua così! :3
     
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    Ed eccomi con il nuovo capitolo!
    Allora, eravamo rimasti al colpo di scena dei gemelli Weasley, che d'ora in poi faranno parte di Fairy Tail. Inutile dire che questo provocherà parecchi cambiamenti alla storia originale XD.
    E non sarà l'unico... perché già da questo capitolo, ci saranno altri cambiamente fondamentali... ma non voglio anticiparvi ulteriormente!
    Con questo capitolo, inizia la terza saga della fiction, ovvero la seconda e ultima parte sul primo libro di Harry Potter.
    Ah, prima di passare alle recensioni, ringrazio Liberty89 per avermi fatto da beta reader e per avermi suggerito, oltre alla lista degli incantesimi usati, anche una lista dei nuovi personaggi apparsi nel capitoli, che porta direttamente alle immagini dei sudetti (aggiornerò i precedenti capitoli aggiungendo le due liste per ciascuno. Fate conto che le immagini che userò non sono proprio giuste, dato che in questa storia tutti i maghi di Fairy Tail sono più giovani XD).
    Bene, e ora... passiamo alle recensioni!

    AlexMockushin: Dici che ho reso troppo sveglio Ron? Forse hai ragione XD. Beh, l'unico che poteva realmente tenere testa a Gajil era Natsu, anche se con un piccolo aiuto da parte dei gemelli XD. Incendio doveva essere usato solo in caso d'emergenza, inoltre i gemelli dovevano ancora realizzare che il fuoco aiutava l'amico a rimettersi in piedi (cosa che se raccontassero nel loro mondo, li prenderebbero ancora più per pazzi XD). La ragazza dai capelli viola la rivedrai ben prima di quanto immagini, e il suo ruolo sarà, oserei dire, quasi fondamentale per la nuova trama. Anche se concordo: dopo Lucy, Makarov e la Fairy Law, passa decisamente in secondo piano ù.ù. E ora, è il momento di vedere Ron e la sua cara amica improvvisarsi Sherlock Holmes XD.
    Liberty89: Botte, sangue, magia di ogni tipo e ancora botte su botte con i maghi di Fairy Tail non mancano mai XD (si sente in lontananza l'urlo disperato dei gemelli). Lo scontro tra i due Dragon Slayer è uno scontro tra titani, senza ombra di dubbio. Per quanto riguarda la loro amicizia, non posso garantirti nulla... XD. E Makarov... è stato fin troppo generoso a concedergli tre secondi, io al massimo avrei aspettato un secondo XD. Juvia... è l'Hinata di Fairy Tail, non saprei come altrimenti definirla XD (se non che è più pessimista e decisamente più gelosa XD). Sinceramente, il trattamento che Lucy riserva al padre è uno dei motivi per cui non riesco a odiarla come personaggio ù.ù. Senza contare di come sia riuscita a mettere fuori gioco tutti i suoi amici con una semplice frase XD. E ora che Fred e George si possono definire "I gemelli Weasley di Fairy Tail"... i guai sono garantiti! XD. E Ron molto presto avrà a che fare con le conseguenze di questa loro decisione XD.

    Bene, allora adesso non mi resta che augurarvi buona lettura a tutti!


    Capitolo 13: Intrusione e rapimento? Nicolas Flamel - Torna all'indice dei capitoli
    "Che cosa vi è successo?!" urlò Hermione non appena ebbe messo piede nella sala comune, guardando Fred e George ancora bendati, come anche gli altri maghi di Fairy Tail.
    "Uffa… sembra che dire 'Ciao' sia passato di moda, tutti dicono quella frase." Fece Fred.
    "Forse mentre eravamo in vacanza, hanno deciso di cambiarne il significato e ora si saluta in questo modo." Azzardò il gemello, fingendosi serio.
    "Be', allora un buon 'Che cosa ti è successo' anche a te, Hermione!" esclamarono insieme.
    "Non prendetemi in giro!" replicò lei, stizzita. "Sembra che siate finiti in mezzo a una guerra!"
    "Magari fosse così semplice." Disse Ron, avvicinandosi. "Nemmeno Madama Chips è riuscita a curare completamente le loro ferite, e non sa spiegarsi il perché."
    "Semplicemente siamo stati coinvolti in un incidente, tutto qui." Spiegò Erza.
    "Okay, e Fred e George? A Hogwarts dovrebbe essere un po' impossibile conciarsi così, se non durante il Quidditch!"
    "Ecco… a dir la verità siamo andati in vacanza con Harry e gli altri. Non sapevamo che avrebbero usato una Passaporta speciale, e siamo partiti con loro per sbaglio." Rispose George, sorridendo. "E cavoli, la loro sì che è una casa speciale! Mai visto nulla del genere prima d'ora!"
    "Mi state dicendo che avete visto dove abitano?" fece sorpresa la ragazza.
    "Già! E credimi, la loro è una famiglia molto speciale… oltre che un po' strana."
    "È per questo che è unica!" disse Natsu.
    "Hermione… scusa, potresti venire un attimo con me in biblioteca?" chiese Ron, interrompendo il discorso. "Dato che sono rimasto da solo, vorrei chiederti qualche chiarimento su uno dei compiti."
    Hermione annuì.
    "Va bene. Allora ci vediamo dopo." Disse, salutando i maghi di Fairy Tail e uscendo dalla Sala Comune assieme al roso.
    Si allontanarono per un po', prima di fermarsi.
    "Si tratta dei tuoi fratelli, vero?" chiese Hermione.
    "Sì, io e Percy siamo preoccupati. Le loro non sono ferite comuni. Madama Chips ce l'ha detto a parte, ma pare che George si sia ustionato completamente, come se fosse finito in una pentola piena d'acqua bollente, mentre entrambi hanno lividi estesi per tutto il corpo. Nostra madre è furiosa, e vuole scoprire che cosa gli è successo, ma nonostante ciò, continuano a dire che sono rimasti coinvolti in un incidente."
    "E Harry e gli altri? Anche loro non mi sembravano messi bene."
    "Volevano rifiutarsi di farsi vedere, ma alla fine Silente è riuscito a convincerli. E la loro è tutta apparenza: sono messi molto peggio di Fred e George. Harry e Erza hanno diverse costole incrinate, come se fossero stati schiacciati da qualcosa. Natsu ha decine di tagli profondi, oltre che numerosi lividi. Gray ha la pelle ustionata, proprio come George, e Lucy… Lucy sembra quella messa peggio. Madama Chips è riuscita a sistemarle qualche costola rotta e a far sparire un grosso livido che aveva sulla pancia, ma ha detto che non riusciva a capacitarsi di come fosse riuscita a stare in piedi senza mostrare alcun segno di sofferenza."
    "Ma com'è possibile? Procurarsi tutte quelle ferite dovrebbe essere pressoché impossibile! Che cos'ha detto Silente?"
    "Ha preso da parte Harry e Erza, ed è rimasto a parlare con loro per un paio d'ore. Poi sono tornati in infermeria, Harry con un piccolo pacchetto in mano, e il preside ha detto che non c'era nulla di cui preoccuparsi, confermando la loro versione."
    "Strano… possibile che non sospetti nulla? O forse… lui sa la verità?"
    "Non saprei… Ma c'è un ultimo punto sospetto… Hai presente il simbolo che hanno Harry e gli altri?"
    "Sì, perché?"
    "Fred e George cercano di nasconderlo, ma ora anche loro hanno lo stesso simbolo sul palmo della mano destra."
    Hermione spalancò gli occhi.
    "Se quel che ci hanno detto Harry e gli altri è vero, significa che anche loro sono entrati a far parte della loro famiglia." Rifletté la ragazza. "Ma allora… cosa ci nascondono?"
    "Hermione, dobbiamo sapere cosa nascondono. I professori non ci aiuteranno visto che Silente è dalla loro parte, ma non possiamo passarci sopra. Mia madre ha ordinato a Percy di scoprire la verità, a qualunque costo. E in più, mio padre ha fatto qualche indagine al Ministero: non è stata autorizzata nessuna Passaporta per andarsene da Hogwarts."
    "Come?"
    "Harry e gli altri sono scomparsi nel nulla e sono riapparsi allo stesso modo nel nostro dormitorio."
    Mentre i due parlavano, gli passò accanto una ragazza dalla pelle candida e dai capelli viola lunghi fino a metà schiena, che indossava l'uniforme di Hogwarts e teneva una sfera di cristallo in mano.
    "Harry, Gray e gli altri nascondono qualcosa, ne sono sicuro!"
    Sentendo ciò, la ragazza si fermò.
    "Scusate…" disse, girandosi verso di loro. "State per caso parlando di Harry Potter?"
    "Uh? Sì, perché?" chiese Ron, osservando la sconosciuta, come stava facendo anche Hermione.
    "Niente, semplice curiosità." Rispose lei, girandosi ancora, nascondendo così il suo sorriso.
    "Tu chi sei? Non mi pare di averti mai visto prima." Fece Hermione.
    La ragazza rimase ferma al suo posto.
    "Chissà… forse sono solo una persona che sa la verità…"
    "A quale Casa appartieni?"
    "Casa?" ripeté lei. "Oh, non credo proprio di potervelo dire…"
    "Chi sei?!" ripeté Hermione, tirando fuori la bacchetta e putandogliela contro.
    "Ancora quei bastoni… a quanto pare, Majutsu e Titania hanno imparato proprio qui ad usarli…" rispose lei, per poi appoggiare una mano al muro.
    Immediatamente questo si ricoprì di ghiaccio.
    "Che cosa?!" esclamò sorpreso Ron, indietreggiando per evitare il ghiaccio, imitato dalla compagna.
    "Majutsu e Titania? Di chi stai parlando?"
    "Voi due non siete adatti… Non siete coloro che sto cercando. Siete troppo buoni." Continuò la ragazza, per poi abbassare la testa, evitando un incantesimo che esplose contro il muro.
    I due Grifondoro si girarono, vedendo Severus Piton con la bacchetta alzata.
    "Professore!" esclamarono i due, per la prima volta felici di vederlo.
    "Andate a chiamare la McGranitt e il preside." Ordinò questi, avvicinandosi alla ragazza. "E poi sparite dalla mia vista."
    "Subito!" risposero, correndo via.
    "Oh, così tu sei un professore, eh?" fece la ragazza, guardandolo.
    "E tu invece? Mi pare chiaro che non sei una studentessa di Hogwarts."
    "Hai ragione. Ho colpito alle spalle una ragazza che aveva la mia stessa corporatura e le ho rubato i vestiti. Sinceramente credevo di restare nell'anonimato più tempo, ma non importa. Speravo che quei due ragazzi corrispondessero a quelli che sto cercando, ma mi sbagliavo."
    "Chi sei?"
    "Il mio nome non ha importanza." Rispose lei, mentre la sua sfera si alzava in volo da sola. "Quello che conta… è che io possa proseguire nella mia missione senza problemi!"
    "Missione? Centra forse Potter?"
    "Chissà…"
    La sfera volò contro il professore, che pronunciò qualche parola, facendola esplodere senza troppe difficoltà.
    Tuttavia la ragazza sorrise.
    "Spiacente… ma non basta." Fece, aprendo una mano.
    Sotto lo sguardo incredulo del mago, la sfera si ricompose da sola, tornando al suo aspetto originario.
    "Sei una Mangiamorte?" chiese Piton, portandosi una mano sul braccio.
    "Non so nemmeno di cosa stai parlando."
    Prima che potesse dire altro, una fiammata cercò di investirla, ma lei riuscì ad evitarla saltando all'indietro. Severus si girò, trovandosi a guardare Silente, con la bacchetta alzata, e dietro di lui Ron e Hermione.
    "Che cosa ci fai qui?" tuonò il preside, mentre la ragazza li fissava. "Come hai fatto ad arrivare?"
    "Incredibile…" fece lei, leggermente sorpresa. "Il suo potere è simile a quello del Master. Non pensavo di trovare qualcuno così forte da queste parti."
    "Preside, faccia attenzione alla sua sfera. È indistruttibile ed è in grado di muoversi da sola." Lo avvertì Piton.
    Tuttavia la maga non fece nulla, limitandosi a riportare la sfera tra le proprie mani.
    "Non ho alcun vantaggio a combattervi, per ora. Tuttavia, ho avuto la conferma di cui avevo bisogno: in questa scuola troverò chi sto cercando… e così, il grande Zeref potrà tornare." Disse, per poi scomparire nel nulla.
    "Severus, avverti gli insegnanti di setacciare per tutto il castello e chiudi ogni uscita. Non deve andarsene. Inoltre, non rivelare niente su di lei a nessun altro."
    "Come vuole." Rispose gelido il professore, per poi allontanarsi.
    "Preside, ma chi era quella ragazza? E che magia usava?" chiese Hermione, ancora sorpresa.
    "Non lo so, signorina Granger, ma voi non dovrete rivelare a nessuno ciò che avete visto e sentito. Questo è un ordine, chiaro?"
    "Signore, solo un'ultima domanda… Lei conosce questi Majutsu e Titania?" chiese la ragazza.
    "Sì, e posso garantirvi che sono due persone che hanno la mia massima fiducia, mentre non ho mai sentito parlare di Zeref. Ora, tornate immediatamente nella vostra sala di ritrovo."
    Detto ciò, il preside si allontanò, e i due Grifondoro obbedirono.
    Nessuno si accorse che la ragazza si era semplicemente nascosta qualche muro più in là, restando in ascolto.
    "E così, lui sa la verità. E pare essere l'unico."
    "Ehi, tu, spostati!" esclamò una voce.
    La ragazza si girò, ritrovandosi a guardare Draco, Tiger e Goyle.
    "Sei sulla mia strada, spostati."
    La ragazza sorrise, per poi far levitare la sua sfera e usarla come proiettile per colpire in pieno stomaco Tiger e Goyle, che caddero a terra privi di sensi.
    "Cosa-?" fece Malfoy, poco prima di ritrovarsi il volto della ragazza davanti al suo.
    "Bene…" disse, toccando la piccola cicatrice bianca sul viso del biondo. "Vedo che hai già avuto l'onore di affrontare Titania… o forse Majutsu stesso, se non entrambi."
    "C-Chi sei?" deglutì il ragazzo, portandosi la mano sopra la guancia e cominciando ad avere paura.
    "Vedo del potenziale in te… e soprattutto, vedo la tua oscurità." Continuò lei, riprendendo in mano la sua sfera. "Dimmi, come ti chiami?"
    "D-Draco Malfoy…"
    "Draco Malfoy, eh? E dimmi… cosa ne pensi di Harry Potter?"
    Il volto del biondo cambiò subito espressione, trasformandosi in una smorfia di puro disgusto.
    "È solo uno stupido, amico dei mezzosangue… Non mi spiacerebbe vederlo soffrire."
    "Mezzosangue? A chi ti riferisci?"
    "A quei maghi che sono nati Babbani, che non hanno nessun legame con i maghi. Una razza che dovrebbe scomparire!"
    "Proprio quello che volevo sentire!" esclamò una voce proveniente dalla sfera. "Portalo al mio cospetto, Urrutia!"
    "Agli ordini, Master. Capricorn!" chiamò.
    Sotto lo sguardo sorpreso del biondo, al loro fianco apparve dal nulla un uomo vestito elegantemente e ricoperto di peli bianchi, ben visibili sul suo addome scoperto e temprato, poiché la bizzarra giacca che indossava gli avvolgeva solo il torace, terminando all'altezza del diaframma; ancora più strano però, risultò il suo volto, il cui sguardo era coperto da un paio di occhiali scuri, perché era identico a quello di una capra con annesse corna ricurve e barbetta, mentre dal retro dei suoi pantaloni neri sbucava una lunga coda dondolante.
    "Torniamo a casa e portiamo con noi il nostro nuovo membro." Disse Urrutia, sorridendo, mentre prendeva Malfoy per un braccio.
    "Ehi, no, aspetta!" urlò, poco prima di scomparire in un fascio di luce assieme agli altri due, lasciando Tiger e Goyle svenuti a terra.
    Quella sera, alla cena precedente la ripresa delle lezioni, tutti notarono una certa agitazione, soprattutto al tavolo degli insegnanti e di Serpeverde.
    "Dev'essere successo qualcosa…" fece Harry, guardando un altro insegnante abbandonare in fretta il tavolo.
    Hermione e Ron restarono in silenzio, cercando di mangiare qualcosa.
    "Forse qualcuno ha dato di nuovo fuoco a Piton." Scherzò Fred.
    "Beh, non guardate me. Io ancora non l'ho visto." Replicò Natsu.
    "Gray…" fece improvvisamente Hermione, mettendo giù la forchetta. "Tu sei un tipo molto caloroso?"
    "Eh? Che razza di domanda è questa?"
    "Vedo sempre che nonostante le basse temperature, non ti vesti pesante. Come se tu e il freddo andaste perfettamente d'accordo."
    "Mi sembrava di averlo già detto: sono cresciuto in mezzo ai ghiacci, per questo sono abituato alle basse temperature. Come mai questa domanda improvvisa?"
    "Curiosità, nulla di più…" rispose Hermione, fingendo di tornare a guardare il suo piatto, mentre in realtà tenne un occhio sui compagni, che si scambiarono un rapido sguardo nervoso.
    "Allora, avete scoperto qualcosa su Nicolas Flamel?" chiese Ron.
    "Nicolas Flamel?" ripeté George. "Il nome non mi è nuovo…"
    "Ma sì!" esclamò il gemello, mettendosi una mano in tasca, per poi tirare fuori un piccolo mazzo di figurine. "Viene nominato in questa." Disse, porgendo a Harry la figurina di Silente.
    "Ma certo!" fece Lucy, sbattendosi una mano sulla faccia dopo aver letto la descrizione. "Gli esperimenti alchemici di Silente! E dire che è una delle prime cose che abbiamo letto!"
    "Ma perché vi interessa-" cominciò Fred, interrompendosi vedendo il preside alzarsi in piedi.
    La Sala Grande piombò in pochi secondi nel silenzio più totale.
    "Prima di tutto, bentornati a tutti. Mi auguro che queste brevi vacanze vi abbiano aiutato a riprendere le energie per studiare." Cominciò. "Ora, prima di lasciarvi andare a dormire, mi duole comunicarvi che nella giornata di oggi, una strega, la cui identità è al momento sconosciuta, è riuscita a entrare nel castello, attaccando cinque studenti e un professore."
    Sentendo ciò, molti cominciarono a parlottare, mentre i maghi di Fairy Tail si guardarono sorpresi.
    "Inoltre, uno di questi studenti è scomparso. I professori stanno setacciando l'intera scuola, ma sembra che sia stato aggredito e-"
    "Non c'è bisogno di preoccuparsi, Preside." Lo interruppe una voce, mentre Malfoy entrava accompagnato da Piton. "Mi aveva solo stordito e nascosto, in modo che perdeste tempo a cercarmi. Ma come vedete, sono qui e in ottima salute."
    L'anziano mago sembrò sorpreso, ma si riprese subito.
    "Bene, allora un problema in meno. Tuttavia, devo chiedere a tutti gli studenti di non avventurarsi in giro da soli, almeno finché non ci saremo assicurati che il castello sia di nuovo sicuro. Ora potete andare."
    Tra la confusione generale, Draco si riunì ai suoi compagni, restando lontano da Tiger e Goyle.
    "Harry…" fece Erza, preoccupata. "Può essere…"
    "Non è da escludere, anche se spero vivamente che non sia così." Rispose lui, girandosi verso Fred e George. "Quando la Sala Comune sarà vuota, troviamoci lì. Dobbiamo parlare." Gli mormorò, facendo attenzione a non farsi sentire da nessun altro.

    Qualche ora più tardi, Harry, Natsu e Gray uscirono dal dormitorio, facendo attenzione a non svegliare nessuno, e scesero in Sala Comune, dove di fronte al camino c'erano già Fred e George, affiancati da Erza e Lucy.
    Harry alzò le mani, mentre sulle porte che davano ai dormitori per qualche secondo apparve una piccola luce.
    "Ho isolato la stanza. Nessuno sentirà ciò che diremo." Spiegò.
    "Immagino sia per quel che è successo oggi, vero?" chiese Fred.
    "Sì. Vorrei che non fosse così, ma è probabile che qualcuno ci abbia in qualche modo seguito fin qui."
    "Ma come? Noi possiamo venire qui grazie agli Spiriti Stellari di Lucy, e Silente grazie alla sua fenice."
    "Mi viene in mente un solo nome che potrebbe esserci dietro tutto questo…" disse Erza.
    "Zeref…" concluse Harry per lei.
    "Zeref?" chiese George. "E chi sarebbe?"
    "Il Voldemort del nostro mondo, se così possiamo definirlo. È morto un centinaio d'anni fa, ma era un mago oscuro senza eguali. Si dice che da solo abbia estinto un'intera civiltà."
    "Se le cose stanno come dite voi, Voi-Sapete-Chi in confronto è docile come un agnellino… Il che è preoccupante. Temete che ci sia in giro qualche suo seguace?"
    "Seguace, o creatura." Spiegò Erza. "Zeref era in grado di creare oggetti e creature impregnati della sua magia… dei veri e propri demoni."
    Gray chiuse le mani a pugno.
    "Quindi potrebbe essere giunto fin qui?"
    "Non è da escludere, ma prima dovremmo parlare con il Master. Ed è qui che ci serve il vostro aiuto. Ovviamente non possiamo riunirci qui, sarebbe troppo pericoloso. Inoltre, Ron e Hermione hanno già dei sospetti su di noi."
    "Facci indovinare: dobbiamo trovare un'aula non usata dove poterci riunire e parlare senza problemi, vero?"
    "Precisamente! Non ve lo abbiamo chiesto prima perché non potevate sapere la verità, ma ora che anche voi siete membri della gilda…"
    "Possiamo darvi una mano." Concluse Fred, per poi guardare il gemello, che annuì, tirando fuori da una tasca del pigiama una vecchia pergamena.
    "Questo è il nostro segreto." Spiegò ai maghi, puntando la bacchetta contro essa. "Giuro solennemente di non avere buone intenzioni."
    Sotto lo sguardo sorpreso degli altri, sulla pergamena cominciarono ad apparire dal nulla linee d'inchiostro verde, che rapidamente andarono a posizionarsi per comporre delle parole:

    I SIGNORI LUNASTORTA, CODALISCIA, FELPATO E RAMOSO
    CONSIGLIERI E ALLEATI DEI MAGICI MALFATTORI
    SONO FIERI DI PRESENTARVI
    LA MAPPA DEL MALANDRINO

    Poi le scritte scomparvero, lasciando il posto a una dettagliata mappa di Hogwarts, compreso il parco.
    Ma la cosa più incredibile era che si potevano leggere i nomi di chi si trovava nel castello, in quel momento quasi tutti riuniti in quattro punti diversi del castello.
    "L'abbiamo presa a Gazza il nostro primo anno e abbiamo scoperto in breve tempo il suo segreto. È grazie a lei se la scuola per noi non ha segreti."
    Harry prese in mano la mappa, osservandola con attenzione.
    "Ottimo… Se permettete, vorrei mandarla dal Master assieme a questo." Disse, porgendo loro un piccolo telo piegato.
    "E quello che cos'è?" chiese Natsu.
    "Una mia eredità. Me l'ha consegnato Silente quando siamo tornati. Pare fosse di mio padre."
    "Non mi dirai che questo è…" fece incredulo Fred, prendendolo e rivelando così che era un mantello.
    "Indossalo pure." Disse ridendo Majutsu.
    Il rosso non se lo fece dire due volte, avvolgendosi completamente e scomparendo dalla loro vista.
    "Eh?! È sparito!" esclamò Lucy.
    "È un mantello dell'invisibilità." Spiegò Erza. "E vorremo mandarlo dal Master per vedere se è possibile replicarlo. E a questo punto, anche la mappa sarebbe un buon acquisto per noi."
    "Se ci riuscisse, sarebbe perfetto. Ma come conta di fare?"
    "A Fairy Tail ci sono molti maghi esperti in più campi. Alla mappa probabilmente ci penserà Levy, vista la sua abilità nel decifrare codici e simili. Per lei dovrebbe essere uno scherzo rilevare e copiare l'incantesimo usato. Per il mantello, il Master troverà di sicuro qualcuno. Sarebbe molto utile anche durante le nostre missioni."
    "Allora chiamo subito Virgo." Disse Lucy, tirando fuori la chiave ed evocando lo spirito.
    "Desidera, principessa?" chiese lei, facendo sospirare la maga.
    "Dovresti portare questi due oggetti al Master." Spiegò Harry, porgendole il mantello e la mappa. "E chiedergli di replicarli per ciascuno di noi."
    Tuttavia Virgo spalancò gli occhi non appena vide il mantello dell'invisibilità.
    "Quello… dove lo avete preso?" chiese.
    "Apparteneva a mio padre." Spiegò il moro.
    Lo spirito annuì.
    "Va bene. Allora terrò sotto controllo la situazione, avvertendovi quando e se riusciranno a copiarli." Disse, prendendo i due oggetti e scomparendo.
    "Beh, a questo punto, dovremo aspettare di riavere la mappa per trovare un posto adatto a riunirci." Fece Fred, sorridendo. "Nel frattempo, spiegateci perché volevate sapere chi era Nicolas Flamel."

    Il giorno dopo, mentre Harry e gli altri si avviavano verso l'uscita della Sala Comune, furono fermati da Hermione, che aveva in mano un'enorme libro.
    "Vuoi colpirci con quello?!" esclamò terrorizzato Natsu, nascondendosi dietro Erza.
    "Certo che no." Rispose lei, appoggiando il tomo su uno dei tavoli. "Semplicemente, dopo aver letto che Flamel è un alchimista, mi è venuto in mente che qui dentro poteva esserci qualcosa. Non ci avrei mai pensato, avevo preso questo libro per una lettura leggera."
    "L'acciaio di Gajil forse era più leggero…" commentò George.
    "Gajil?"
    "Un… artigiano della nostra città." Rispose Erza, guardando male il rosso, che deglutì.
    Hermione continuò a guadarli dubbiosa, ma passò oltre, aprendo il libro e raggiungendo una pagina specifica.
    "Nicolas Flamel è l'unico di cui si sappia che ha fabbricato la Pietra Filosofale!" lesse.
    A sentire quel nome, Harry, Erza e Lucy spalancarono gli occhi, come anche Fred e George.
    "La Pietra Filosofale?!" esclamarono increduli.
    "E che cosa sarebbe?" chiese Natsu.
    "Un oggetto magico dagli incredibili poteri, considerato praticamente leggendario." Rispose Lucy.
    "L'antica disciplina dell'alchimia si occupa di fabbricare la Pietra Filosofale, una sostanza leggendaria dai poteri sbalorditivi. La pietra è in grado di trasformare qualsiasi metallo in oro puro e per giunta produce l'Elisir di Lunga Vita, che rende immortale chi lo beve. Nel corso dei secoli si è parlato molto della Pietra Filosofale, ma l'unica che esista attualmente appartiene a Nicolas Flamel, noto alchimista e appassionato di opera lirica. Flamel, che l'hanno scorso ha festeggiato il suo seicentosessantacinquesimo compleanno, conduce una vita tranquilla nel Devon insieme alla moglie, Peronella, che ha seicentocinquantotto anni." Continuò a leggere Hermione.
    "Q-Quanti anni hanno?!" esclamò incredulo Gray. "Sono addirittura più vecchi del vecchio!"
    "A questo punto, direi che non ci sono dubbi: sotto la botola è nascosta la Pietra Filosofale." Disse Erza. "E ora capisco il perché dell'attacco alla Gringott, il mostro che è entrato ad halloween…"
    "Quindi c'è Piton dietro a tutto questo?" fece Ron.
    "Non so… In questa scuola ci sono molti segreti… Forse dovremmo parlarne con il preside…"
    "Non credo dovremo farlo." Disse Hermione, chiudendo il libro. "Sappiamo già molto di più di quel che dovremmo, meglio lasciar perdere ulteriori ricerche."
    "Sì, concordo." Fece Erza, alzandosi. "Anche perché temo che possa esserci dietro Vol, scusate, Voi-Sapete-Chi."
    "O forse quel Ze… ma che sto dicendo?!" si riproverò da solo Ron, attirando su di sé gli sguardi dei maghi di Fairy Tail.
    "Cos'hai detto?" esclamò Fred, prendendolo per le spalle, cominciando a strattonarlo.
    "Lasciami andare!" gridò Ron, liberandosi a allontanandosi. "Sapete, siete diventati strani… ancora più del solito."
    "Dove hai sentito quel nome?" chiese Harry, serio.
    "Che importanza ha?" replicò Hermione. "In fondo, non può esserci nessuno peggiore di Voi-Sapete-Chi… no, Harry Potter?"
    "Qui la situazione sta diventando calda…" commentò Lucy, osservando gli sguardi dei due gruppi.
    "Be', noi la nostra parte l'abbiamo fatta." Continuò Hermione. "Ora che abbiamo risolto il mistero, possiamo tornare a pensare agli esami."
    "Sì… direi che è una buona idea." Capitolò Erza.

    Le lezioni ripresero nella loro monotonia.
    Silente non aveva rivelato a nessuno che era stato il professor Piton a scontrarsi con l'intrusa, perciò nessuno si azzardò a fare domande.
    Un cambiamento evidente, però, fu il comportamento di Malfoy.
    Da strafottente com'era prima delle vacanze, ora era taciturno, e soprattutto non camminava più affiancato da Tiger e Goyle. Inoltre, il suo sguardo si faceva sempre più freddo, e aveva cominciato a disprezzare chiunque, compresi i suoi compagni di Casa.
    Ogni volta che incrociava Harry o qualcuno del suo gruppo, sogghignava, senza però dire nulla. I maghi di Fairy Tail decisero di non farci troppo caso, sicuri che fosse una sua tattica per infastidirli.
    Solo Harry e Erza lo guardavano con sospetto.
    La situazione con Ron e Hermione non migliorò: i due parlavano con loro sempre di meno, e loro d'altra parte non cercavano il dialogo.
    I gemelli dovevano vedersela anche con Percy, che aveva cominciato a pedinarli, nella speranza di scoprire di più su quel che gli era successo durante le vacanze natalizie.
    Quando Baston aveva visto i quattro giocatori di Grifondoro in quelle condizioni, ebbe quasi un mancamento, ma si riprese non appena gli garantirono che erano perfettamente in grado di giocare a Quidditch, e non si fece scrupoli a intensificare gli allenamenti.
    Fu proprio dopo uno di questi che arrivò con una notizia che sconvolse l'intera squadra.
    "Ma volete piantarla di fare confusione?!" esclamò rivolto ai due gemelli, che continuavano a piombarsi addosso in picchiata, facendo finta di cadere dalle scope. "Questo è precisamente il tipo di sciocchezza che ci farà perdere la partita! Stavolta l'arbitro è Piton, che certo non mancherà di trovare tutte le scuse per togliere punti al Grifondoro!"
    Sentendo ciò, George cadde per davvero dalla scopa, mentre il fratello, Harry e Erza lo guardarono increduli.
    "L'arbitro è Piton?!" chiese conferma Fred. "E da quando in qua fa l'arbitro per le partite di Quidditch? Se per caso superiamo il Serpeverde, sarà tutt'altro che imparziale!"

    "Che cosa?!" esclamarono Natsu, Gray e Lucy, non appena furono messi a conoscenza della novità.
    "Non sappiamo nemmeno noi cosa pensare." Fece Erza, sedendosi su una delle poltrone della sala. "Se Piton vuole veramente far fuori Harry, questa volta nemmeno Natsu potrà fare qualcosa. Almeno, non senza farsi vedere."
    "Noi possiamo mandargli contro i Bolidi." Propose George.
    "Piton vi suonerà falli in continuazione senza che dobbiate dargli altri motivi." Disse Harry. "Ma non dobbiamo preoccuparci: questa volta avvolgerò la scopa con un incantesimo di protezione. E farò lo stesso anche con tutte quelle della squadra, non si può mai sapere."
    "Uhm… Poi magari ci stiamo preoccupando troppo. Non credo oserà di nuovo fare qualcosa di così eclatante come cercare di uccidere Harry. Insomma, ok pensare male, ma dubito fortemente possa essere ai livelli dei Phantom…" rifletté Lucy.
    "A proposito…" fece Fred, abbassando il tono di voce. "Cosa ne è stato di loro?"
    "Il Master ci ha detto che il Concilio li ha sciolti. Inoltre, Jose ha perso il suo posto tra i dieci maghi…" rispose Erza. "Credo che stasera ci toccherà saltare la cena per poter parlare…"
    "Poco male, dopo vi porteremo nelle cucine." Disse sorridendo George. "Ormai siamo di casa lì."
    I maghi di Fairy Tail annuirono, per poi allontanarsi verso i rispettivi dormitori, mentre poco lontano Hermione e Ron erano rimasti in ascolto, fingendo di studiare.
    "Phantom?" ripeté il rosso, con aria confusa. "Credevo che non avessero mai visto dei fantasmi prima di venire qui…"
    Hermione rimase in silenzio, pensierosa.
    "Probabilmente conoscono quella ragazza." disse infine. "Almeno, quando stavi per nominare quel tale, Zeref, loro si sono subito agitati…"
    "Compresi Fred e George, il che mi preoccupa… insomma, non fanno una piega nemmeno quando Piton li mette in punizione…"
    "E poi, non ho sentito bene perché hanno abbassato la voce, ma parlavano anche di un concilio e di un certo Jose… e di un Master." Rifletté la ragazza, guardando un punto imprecisato del tavolo. "Stasera dobbiamo provare a scoprire di più." Decretò, puntando gli occhi sull'amico.
    Quando la sala cominciò a svuotarsi, i maghi di Fairy Tail uscirono dai dormitori, sedendosi sulle poltrone di fronte al camino.
    "Voi non venite?" chiese Ron ai due gemelli, mentre si avvicinava all'uscita.
    "Spiacente, ma non abbiamo molta fame stasera. La notizia di Piton ci ha tolto l'appetito." Rispose uno dei due.
    "Va bene, come volete." Disse il rosso alzando le spalle e uscendo, seguito da Hermione.
    Quando tutti se ne furono andati, Harry fece cenno di seguirli nel loro dormitorio, dove si riunirono con Happy.
    "Dobbiamo trovare una soluzione definitiva a tutto questo." Fece Gray. "Abbiamo già abbastanza sospetti su di noi, e sette anni così sono impossibili!"
    "Se sono riusciti a copiare il mantello e la mappa, non dovremmo più avere problemi. Potremmo riunirci in qualsiasi parte del castello senza preoccuparci di nasconderci."
    "Non sarebbe più pratico tornare ogni volta ad Earthland? Lì non potrebbe seguirci nessuno." Propose Fred.
    "Purtroppo è impossibile. Per farlo, dobbiamo attraversare il mondo degli Spiriti Stellari, e quello è un permesso difficile da ottenere. Ho dovuto parlare personalmente con il loro re per ottenere il permesso giusto per le vacanze, ma non per altro se non in caso d'emergenza." Spiegò Lucy.
    "Oppure dovremmo procurarci una fenice. Il che credo sia ancora più difficile. Oltre al fatto che non passerebbe inosservata come delle chiavi."
    "A proposito di chiavi… Lucy, prova a chiedere a Virgo se sa a che punto sono con le copie." Disse Erza, venendo interrotta da una luce.
    "Non ce n'è bisogno, sono già qui." Disse Virgo, apparendo dal nulla, con in mano sette pacchetti.
    "Virgo!" esclamò Lucy. "Quelli sono-"
    "Sì, principessa." Rispose lei, consegnandone uno a Harry. "Questi sono il mantello e la mappa originali. Per la mappa il vostro Master mi ha detto che non c'è stato alcun problema per carpirne i segreti. Per il mantello invece…"
    "Che cos'è successo?" chiese Harry.
    "Il mantello è unico. Non è possibile clonarlo, in alcun modo." Rispose Virgo. "Tuttavia, sono riusciti a crearne delle copie, di durata inferiore. Dureranno solo alcuni anni."
    "Beh, direi che saranno sufficienti. Anzi, a noi occorreranno solo per altri quattro, quindi direi che non ci sono problemi." Disse George, prendendo assieme agli altri un pacchetto, aprendolo e afferrando la mappa. "Oh, vedo che non hanno capito come farla sparire." Ridacchiò, puntandole contro la bacchetta. "Fatto il misfatto."
    L'inchiostro della mappa scomparve nel nulla, come se fosse stato assorbito dalla pergamena.
    "Mi sembrava strano che rimanesse sempre in bella vista." Commentò Natsu, imitandolo, per poi indossare il mantello, restando scoperto solo con la testa.
    "Ah!" urlò Happy. "Hanno decapitato Natsu!"
    "No, no, tranquillo." Rise Lucy. "È solo diventato invisibile."
    "Sarà meglio avere sempre con noi sia il mantello che la mappa." Fece Erza. "In questo modo saremo sempre pronti a qualsiasi eventualità."
    Presi dall'agitazione, non fecero caso a dei piccoli rumori provenienti da fuori la porta.
    "E principessa, ho portato anche questi." Continuò Virgo, porgendo a Lucy due occhiali del vento.
    "Grazie mille!" la ringraziò la bionda.
    "Uh? Lucy, non sapevo che tu avessi bisogno degli occhiali." Fece Fred.
    "Infatti non sono per me, ma per voi." Rispose lei, porgendoli ai due gemelli.
    "Ehm… senza offesa, ma noi ci vediamo perfettamente."
    "Provate a studiare con questi. Vedrete, avrete risultati… più che veloci! Attenti a non farvi vedere da nessuno, però."
    I due Weasley la guardarono sorpresi, per poi spalancare gli occhi non appena capirono il senso di quelle parole.
    "Aspettate, state dicendo che voi-"
    "E certo! Secondo voi, potevamo apprendere tutte quelle cose in così poco tempo?"
    "Fantastico!" esclamò Fred, osservando meravigliato gli occhiali. "Con questi, i gemelli Weasley compiranno imprese uniche!"
    "Fate attenzione a non farvi scoprire. Soprattutto da Ron e Hermione." Si raccomandò Harry.
    "Ronald? Lui non è una vera e propria preoccupazione. Scommetto che non capirebbe cosa sta succedendo nemmeno se si ritrovasse di fronte Zeref in persona. A proposito, ma voi lo nominate senza problemi? Intendo, nessun tabù come Voi-Sapete-Chi?"
    "È morto, e inoltre è ridicolo avere paura di un nome. Non sarà di certo nominando Voldemort che lui apparirà qui dal nulla."
    "In effetti…"
    "Allora io vado, principessa." Disse Virgo.
    "D'accordo. E immagino sia inutile dirti di smetterla di chiamarmi così, vero?" rispose la bionda, osservandola sparire.
    "Suvvia Lucy. Non sarai una vera principessa, però la tua casa in confronto è la reggia di un imperatore." Scherzò George.
    "Vi ricordo che me ne sono andata di casa, ergo non posso usare nemmeno un centesimo dei soldi di mio padre. Senza considerare che voi avete rischiato la vita per colpa sua. Non userei quei soldi per nulla al mondo!"
    "Ti abbiamo già detto che nessuno di noi pensa che sia stata colpa tua, Lucy. Sono stati i Phantom ad attaccare Fairy Tail, e noi ci siamo solo difesi!" esclamò Natsu.
    "E noi, come futuri maghi di Fairy Tail, non potevamo non unirci alla battaglia. Inoltre, non potevamo di certo lasciare un'amica in mano a dei tipi come Jose o Gajil! Guarda cosa ti hanno fatto!"
    "Certo, anche Juvia, con la sua acqua, ci ha creato non pochi problemi. Come anche gli altri Element Four."
    "Bah, abbiamo vissuto di peggio." Commentò Harry. "Tipo lo scontro con Jose. È stata senza dubbio una delle battaglie più dure. Anche perché i mesi qui a Hogwarts ci avevano un po' debilitato. Niente allenamenti, niente scontri… Solo lezioni e pratica di incantesimi innocui… una vera noia!"
    "Ne deduco che per voi quel mostro che avete affrontato ad Halloween fosse praticamente una passeggiata."
    "A dir la verità solo per loro… io mi tiro fuori." Fece Lucy. "Senza Tauros, non avrei combinato nulla."
    "Ora direi che dovete mostrarci le cucine!" esclamò Natsu, mostrando la mappa e il mantello. "Abbiamo tutto l'occorrente per raggiungerle, no?"
    "Con Natsu, gli elfi andranno in estasi. Sarà probabilmente il loro padrone meno esigente." Ridacchiò George.
    "Elfi?" ripeté Gray.
    "Vedrete… Vuoi venire anche tu, Happy? Gli elfi domestici non faranno alcuna domanda, e tu potrai avere tutto il pesce che vuoi."
    "Che stiamo aspettando, aye!" esclamò il gatto, facendosi spuntare le ali e atterrando in testa a Natsu, tenendo lo zaino tra le zampe, facendo scoppiare a ridere tutti.
    Nel frattempo, Ron e Hermione si stavano allontanando in fretta.
    Non avevano sentito la parte di Happy perché avevano deciso di non rischiare di farsi scoprire.
    Uscirono di fretta dalla sala, andando a nascondersi in cima a una delle torri, approfittando che non fosse ancora scattato il coprifuoco.
    "In cosa diamine si sono andati a cacciare Fred e George?!" esclamò incredulo Ron, non appena si furono fermati.
    "Non lo so… ma a quanto pare, qualunque cosa sia successa, ha a che fare con questi Fairy Tale e Phantom. Da come ne parlano, sembra proprio che siano due gruppi."
    "Questo è ovvio pure per me!" replicò il rosso. "E credo proprio che quel simbolo che hanno tutti corrisponda a Fairy Tail."
    "Ma che cos'è esattamente? Insomma, ne parlano come se fosse qualcosa di veramente importante… Inoltre, chi altri c'era con loro? Non ho riconosciuto la voce."
    "Oltre al fatto che da quel che abbiamo capito, è scomparsa nel nulla. E tu stessa mi hai detto mille volte che è impossibile dentro Hogwarts! Senza contare che chiamava Lucy 'Principessa'."
    Hermione si portò una mano sotto il mento.
    "Be', intanto abbiamo scoperto qualcosa di più su questo Zeref. È un mago oscuro che è morto… ma allora perché nessun libro ne fa parola? Da come ne parlavano, era ai livelli di Tu-Sai-Chi, e questo dovrebbe essere impossibile! L'unico altro mago oscuro precedente a lui era Grindelwald, e anche lui è stato sconfitto da Silente."
    "Lasciami indovinare, cominceremo di nuovo a cercare informazioni in biblioteca, vero?" chiese rassegnato Ron.
    "Certo! Se Zeref è realmente esistito, allora dovrà esserci qualche prova su di lui."
    "Dimentichi che Silente non lo conosceva."
    "Non possiamo fidarci di lui. Anzi, non possiamo fidarci di nessuno. Harry e gli altri a quanto pare sono d'accordo con Silente, e di conseguenza con tutti gli altri insegnanti."
    "Di sicuro non con Piton."
    "Oh, certo. Mi immagino già la scena: 'Salve Professor Piton. Sa', sospettiamo che alcuni nostri compagni siano coinvolti in qualcosa di oscuro, ma il preside, ovvero Albus Silente il più grande mago esistente, è con loro…' Suvvia Ron, è assai poco credibile!"
    "Allora che cosa facciamo?"
    "Per il momento osserviamoli. Prima o poi faranno qualche errore evidente."
    "Se il loro errore sarà bruciare di nuovo Piton, allora mi potrebbe andare anche bene." Commentò il rosso, guadagnandosi un'occhiataccia dall'amica.

    Quando finalmente giunse il giorno della partita, Harry, Erza, Fred e George erano tesi al massimo.
    Harry era riuscito a entrare prima nello spogliatoio, incantando tutte le scope in modo che non potessero essere colpite da un malocchio, ma questo non li tranquillizzava più di tanto.
    Sebbene il moro non fosse realmente convinto che Piton fosse il responsabile del suo attentato, non poteva negare che aveva ripreso il controllo della scopa solo dopo che Natsu gli aveva dato fuoco.
    Nessuno di loro ascoltò il discorso d'incitamento di Baston.
    Nello stesso momento, Natsu, Gray e Lucy si erano seduti sugli spalti, affiancati da Ron, Hermione e Neville.
    "Speriamo non ci siano intoppi…" fece la bionda, tenendo tra le mani le sue chiavi, cosa che non sfuggì a Hermione.
    "Stiamo parlando di Harry e Erza. Non gli succederà niente, vedrai." Cercò di tranquillizzarla il Dragon Slayer.
    I giocatori di Grifondoro in quel momento uscirono dagli spogliatoi.
    "Pare proprio che ci sia tutta la scuola." Fece Fred, guardando gli spalti, per poi spalancare gli occhi. "Mi venga un colpo! C'è persino Silente!"
    Ai quattro maghi di Fairy Tail sfuggì un sospiro di sollievo.
    "Ehi, ma chi è quello accanto a lui?" chiese Baston.
    I quattro maghi alzarono di nuovo lo sguardo, per poi restare a bocca aperta.
    "Master?!" esclamarono in contemporanea con i tre maghi sugli spalti, facendo spalancare gli occhi a Ron e Hermione.
    "Che cosa ci fa qui?!" gridò Natsu, guardando Makarov, seduto affianco a Silente, che li stava salutando con la mano, sorridendo.
    "Questo è uno sport da veri uomini!" urlò una voce dietro di loro, che li fece girare tutti.
    Di fronte a loro c'erano Elfman, Mira e Cana.
    "Ciao!" salutò la bianca, sedendosi assieme al fratello e alla compagna.
    "Mira! Elfman! Cana! Che sorpresa! Ma come-" cominciò Lucy, venendo interrotta dalla bianca.
    "Silente ha pensato che ci avrebbe fatto piacere vedere una partita di Harry e Erza, oltre il poter visitare Hogwarts."
    "E voi chi siete, scusate?" chiese Neville, confuso.
    "Sono dei nostri amici." Rispose Gray, battendo un pugno con Elfman. "E di certo non ci aspettavamo di incontrarli qui!"
    "E ci sono anch'io." Fece Levy, raggiungendoli.
    "Levy!" esclamò felice Lucy.
    "Sarebbero venuti anche gli altri, ma non potevamo di certo lasciare la nostra… casa senza nessuno." Disse Mira, guardando Hermione.
    "E così questo è il famoso Quidditch, eh?" commentò Cana, tirando fuori una delle sue carte. "Prevedo che sarà qualcosa di veloce."
    "Prevedi il futuro?" le chiese Ron con una certa curiosità.
    La ragazza sorrise.
    "Diciamo che uso le carte per vari motivi, quando non bevo. E tra questi c'è anche leggere il futuro."
    "Umpf. Quella è magia fasulla." Fece Hermione, attirandosi lo sguardo irato della maga.
    "Ma davvero?" replicò lei stizzita, tirando fuori da uno zaino un piccolo termos, bevendo tutto il suo contenuto in un solo sorso. "Quindi immagino che tu sia una vera maga per via del fatto che non sai prevedere il futuro, vero?"
    "Cana… avevi detto che non avresti bevuto subito…" le ricordò Mira, sorridendo.
    "Non è colpa mia se certe situazioni richiedono subito una buona bevuta… E il fatto che io non abbia la mia botte con me non mi aiuta!"
    "B-Botte?" ripeté Ron incredulo. "Ma che cosa bevi?"
    "Sakè ovviamente. Perché?"
    "Ma il sakè non è un liquore?" chiese esterrefatta Hermione.
    "E con ciò?"
    "E voi non le dite nulla?!" urlò contro gli altri maghi di Fairy Tail, che alzarono le spalle.
    "Non dovrebbe?" chiese Natsu.
    "Umpf." Fece una voce alle loro spalle. "Un gruppo di svitati per degli svitati. Non ci si poteva aspettare nulla di più."
    Draco Malfoy si sedette dietro di loro, incurante degli sguardi che si era attirato contro.
    "Mi chiedo quanti secondi resterà in sella Potter. Forse stavolta cadrà non appena partiranno." Continuò, ridendo.
    "Sta' zitto, Malfoy." Fece Gray. "O stavolta ne uscirai male."
    "Oh, che paura. Beh, vediamo un po' che cosa combineranno. Guardate, stanno per iniziare."
    Il gruppo di maghi spostò lo sguardo, mentre Piton raggiungeva il centro del campo, con aria inviperita, fischiando e dando inizio alla partita.
    I quattro maghi di Fairy Tail volarono subito in alto, passando prima di fronte a Makarov e poi disperdendosi per il campo.
    "Che velocità!" esclamò incredula Levy. "Avete provato a spiegarmi com'è una partita di Quidditch tramite le vostre lettere, però non immaginavo qualcosa di simile!"
    "Questo è un vero sport da uomini!" ripeté urlando Elfman, mentre un Bolide lanciato da Fred sfiorava Piton, che assegnò un rigore al Tassorosso.
    "Speriamo non si faccia male nessuno." Fece Mira.
    Malfoy scoppiò a ridere.
    "Sapete come penso che scelgano i giocatori del Grifondoro? Prendono quelli che fanno più pena. Infatti ci giocano Potter e Scarlet, che non hanno genitori. I Weasley, che non hanno soldi… Mi meraviglio che non ci giocate anche voi tre. Così la squadra sarebbe perfetta. Una perfetta squadra di sfigati."
    "Attento Malfoy… Ti stai inimicando qualcuno molto più forte di te…" lo avvertì Natsu.
    "Oh, forse volete che anche i vostri amici giochino? In effetti, tra uno sbiancato, una dai capelli blu, un'ubriacona e una smidola-"
    Questa volta non finì la frase che Elfman lo colpì in pieno con un pugno, che lo fece cadere dalla sedia.
    "Offendi ancora mia sorella, e vedrai che questo sarà il mio pugno più amichevole." Lo minacciò, sotto gli sguardi sorpresi di Ron, Hermione e Neville.
    "Ben fatto. Finalmente un po' di silenzio." Commentò Cana, tornando a guardare la partita.
    Harry, ignaro di quel che stava succedendo sugli spalti, era sceso in picchiata, mancando di pochi centimetri Piton.
    Poco dopo il moro tornò di nuovo in alto, tenendo in bella vista il Boccino d'Oro.
    "Evvai!" urlò Natsu, saltando per la gioia. "Il Grifondoro vince ancora! Bravo Harry!"
    "Questo è un record!" esultò Ron, dimenticandosi per qualche istante che Harry e gli altri gli stavano nascondendo qualcosa. "Nessuno aveva mai preso il Boccino in così poco tempo!"
    "Volete dire che è già finita?!" fece delusa Cana. "Avevo detto che sarebbe stata una cosa veloce, ma speravo in qualcosa di più di cinque minuti."
    Mentre i Grifondoro sfilavano sul campo, con i gemelli Weasley in testa e Lee che continuava a esultare tramite il megafono, Piton atterrava sul campo, livido in volto e con le labbra strette.
    Harry e Erza atterrarono poco lontano, sentendo subito una mano sulle spalle.
    "Ben fatto!" esclamò Makarov, assieme a Silente. "Sapevo che ne sarebbe valsa la pena di venire fin qui ad assicurarmi che non correste pericoli."
    "Master!" dissero i due insieme.
    "Beh, la sua presenza è stata senza dubbio fondamentale. Immagino che sia stato lei a farlo giungere qui, vero Preside?"
    "Diciamo che ho pensato che vi avrebbe fatto piacere. Inoltre, vorrei parlare con Makarov di quel che è successo qualche settimana fa…"
    I due annuirono.
    "Ho portato con me qualche membro." Fece il Master, sorridendo. "E da quel che ho visto, Elfman ha perso la pazienza con uno studente… Non facciamo in tempo a giungere in questo mondo che subito cominciano i guai…"
    "Tranquillo, la nostra infermiera saprà sistemare il naso del signor Malfoy in pochi secondi." Disse Silente, allontanandosi assieme a Makarov. "Ah, Potter, Scarlett, stasera ho riservato per voi e i vostri compagni una sala del castello per poter cenare insieme."
    I due lo ringraziarono, per poi essere interrotti da Fred.
    "Ho sentito bene? Elfman ha dato una lezione a Malfoy? Stasera allora si festeggerà alla grande!"
    Piton sputò per terra, carico di rancore.
    Quando uscirono dallo spogliatoio, Fred e George corsero subito in direzione del castello, lasciando indietro gli altri due, che preferirono andare con calma.
    Fu proprio grazie a ciò che scorsero una figura incappucciata allontanarsi dal castello, dirigendosi verso la foresta. I due maghi di classe S si guardarono, per poi annuire e salire di nuovo sulle loro scope, restando abbastanza lontani per non farsi sentire.
    "Quello è Piton, riconosco la sua camminata." Fece Harry, avvicinandosi alla figura non appena essa si fermò in mezzo a una radura.
    Con loro sorpresa videro che con lui c'era anche Raptor.
    Non riuscivano a distinguere l'espressione sul suo viso, ma balbettava peggio che mai.
    Dovettero fare uno sforzo per sentire quello che i due si stavano dicendo.
    "...n-non ca-capisco pe-pe-perché hai vo-voluto che ci ve-vedessimo qui, Se-severus, con ta-tanti altri po-posti che ci sono..."
    "Oh, be', non volevo farlo sapere in giro." rispose Piton, in tono gelido. "In fin dei conti, è bene che gli studenti non sappiano della Pietra Filosofale."
    Raptor stava per borbottare qualcosa, quando il professore di Pozioni lo interruppe.
    "Hai scoperto come si fa a mettere fuori combattimento quella bestiaccia che Hagrid ha piazzato lì dentro?"
    "M-ma Severus, io..."
    "Guarda che non ti conviene avermi per nemico, Raptor." disse Piton facendo un passo verso di lui.
    "No-Non ca-capisco ch-che cosa inte..."
    "Lo sai benissimo, quel che intendo dire."
    In quel momento, un gufo lanciò un forte bubolo, che fece sussultare i due maghi.
    Si ripresero in tempo per udire Piton che diceva: "... quei tuoi abracadabra da quattro soldi. Io resterò ad aspettare."
    "M-Ma i-io n-non so..."
    "Benissimo." tagliò corto Piton. "Faremo presto un'altra bella chiacchierata, quando avrai avuto il tempo di pensarci su e di decidere da che parte stai."
    E così dicendo, si gettò il mantello sul capo e si allontanò a grandi passi dalla radura.
    Ormai era quasi buio, ma Harry riuscì a scorgere Raptor, che era rimasto lì, come pietrificato.
    Guardò Erza, per poi allontanarsi assieme a lei, atterrando fuori dalla foresta.
    "Se la salvezza della pietra dipende da Raptor…" cominciò la rossa.
    "Entro una settimana sarà in mano a Piton." Completò Harry.

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    ... Scusa, ma ho sempre pensato che ci voleva per quella parte di Piton e Raptor xD
    Bel capitolo, non mi aspettavo l'arrivo in massa dei membri di Fairy Tail, sento che sta per andare tutto in un climax dannatamente figo, e grazie, grazie per aver fatto dare un pugno a Malfoy, ogni tanto se lo merita. Temo anche di aver capito cos'è successo al pallido rompiballe, specie se ci sono in mezzo Capricorn ed Urrutia... ora capisco come mai non sapevo dei capelli viola, l'avevo vista solo in manga e pensavo fossero neri xD
    In ogni caso, buon lavoro, continua così, voglio vedere dove Hermlock Holmes e Ronald Weistson arriveranno nelle loro PERICOLOSE indagini per scoprire di Fairy Tail e di Zeref ù.ù
     
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    Hermione e Ron continuano ad avere sospetti su sospetti e questo porterà tanti problemi <.< Nel frattempo una tizia, giunta con un damerino cornuto, riesce a introdursi ad Hogwarts e recluta Malfoy per sconosciuti, ma deducibili fini. Forse si riuscirà a renderlo un personaggio meno rompi scatole del normale? Me lo auguro ù.ù
    La mappa del malandrino!!! D: Darky tu stai rivoltando la storia come un calzino... e ci piace ù.ù
    Piton come arbitro della partita non è decisamente la più notizia che le persone vorrebbero ricevere di primo mattino <.< Ma per fortuna Elfman ha saputo riportare il buon umore, rompendo il naso a Malfoy. Grande soddisfazione per tutti, penso ù.ù Portare Makarov e gli altri a Hogwarts è stata una bella novità, che ha mosso un pò la quotidianità scolastica, ottima pensata Darky :3 Infine, troviamo Piton a minacciare ancora Raptor, ma questo ormai è normale xD
    Non posso far altro che farti i complimenti per l'ottimo capitolo e dirti di continuare così :3 Ciauu!
     
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    暗いロクサス92

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    Ed eccomi qui, in quello che secondo alcuni è il penultimo giorno di vita di questo pianeta!
    E data l'occasione speciale (e visto che se dopodomani ci saremo ancora, sarà quasi Natale XD) ecco il primo dei miei due aggiornamenti (non so se ce ne saranno altri per quest'anno, ma se sì al massimo solo per questa fiction XD).
    Allora, eravamo rimasti al ritorno a scuola e alla ripresa delle lezioni, oltre al pugno che passera alla storia XD. Ditelo, tutti avete sognato che Malfoy prima o poi lo prendesse così, vero? XD
    Ordunque, ringrazio Liberty89 per avermi betato il capitolo e... direi di passare alle recensioni!

    AlexMockushin: Concordo con la scelta del sottofondo musicale ù.ù. Eh già, Makarov e gli altri sono così giunti nel mondo di Harry, e questa potrebbe essere solo la prima volta di tante altre... o forse no, chissà XD. E per il pugno in faccia a Malfoy, non c'è di che, è stato un piacere XD. Anche se temo se lo ricorderà... come temo tu abbia già capito che cosa gli è successo con Urrutia e Capricorn... anche se ovviamente questo porterà non pochi cambiamenti, che credo (o almeno, spero XD) possano essere di tuo gradimento. Per Hermlock Holmes e Ronald Weistson (ottimi soprannomi ù.ù), la loro indagine potrebbe costarli molto cara... per esempio, parecchie contusioni XD.
    Liberty89:Eh già, non hanno ancora la più pallida idea di cosa stanno cercando di fare... mi fanno quasi pena XD. Un Malfoy meno rompiscatole? Uhm... chissà, forse lo sarà ancora di più, o forse non sarà più il Malfoy che conosciamo noi... di certo, l'incontro che è avvenuto avrà pesanti ripercursioni sul futuro della trama. Poi... *rivolta calza di Natale* Questo è solo l'inizio, mia cara Liberty! Il meglio deve ancora venire... e qualcun altro potrebbe decidere di mettersi in mezzo. E Elfman... come direbbe lui, era suo dovere portare un po' di sana allegria a Grifondoro, e il naso rotto di Malfoy passera senza dubbio alla storia XD. Makarov e gli altri hanno così avuto il loro primo contatto con l'altro mondo e Piton... minaccia Raptor XD.

    Perfetto, e ora... è il momento che un certo Dragon Slayer incontri un suo (?) possibile parente XD. Buona lettura e Buon Natale a tutti!


    Capitolo 14: La riunione di Fairy Tail! Il drago! - Torna all'indice dei capitoli

    Quella sera, Harry e gli altri maghi della gilda uscirono dalla sala del Grifondoro prima dei loro compagni. Davanti al quadro della Signora Grassa li aspettavano Mira e Elfman.
    "Yo!" fece Gray.
    "È stata una vera e propria sorpresa trovarvi qua! Credevo non poteste venire." Disse Fred, salutandoli.
    "Silente ci ha fatti venire per aiutarvi. Abbiamo saputo dell'attacco che c'è stato qualche settimana fa e così ha approfittato della partita per portarci qui con la scusa di vedervi." Rispose Mira.
    "Questo posto è enorme!" esclamò Elfman. "La nostra gilda in confronto era minuscola!"
    "Elfman, non urlare, ti potrebbe sentire qualcuno. E qui, oltre a noi e a Silente, nessuno sa dell'esistenza di Fairy Tail." Disse Erza. "E così deve continuare a essere."
    "Allora, dov'è il ritrovo?" chiese Lucy.
    "Ecco… Silente ha detto qualcosa su una stanza vicino alla Sala Grande… Ma non abbiamo idea di che cosa stesse parlando…"
    "Seguiteci, vi facciamo strada." Ridacchiò Harry. "Questo castello è troppo complicato per imparare a memoria tutti i vari passaggi. A proposito, come siete arrivati qui?"
    "Ci ha accompagnato una signora… La vicepreside, se abbiamo capito bene…"
    "Allora era la McGranitt. La nostra professoressa di Trasfigurazione."
    "Trasfigurazione? Come la magia di trasformazione?" chiese Mira.
    "Più o meno, anche se un po' più complessa. E comunque, al momento ci limitiamo a trasformare oggetti in altri oggetti. Siamo ancora lontani dal poter trasformare animali o umani."
    "Cose che per noi sono elementari insomma." Continuò Natsu, sbadigliando.
    "Beh, dopo aver visto Elfman combattere, non posso di certo contestare. Cavoli, quell'aspetto era veramente mostruoso!" commentò Fred.
    "Fred!" lo riprese Harry.
    "Ops… Scusa."
    "Aspetta finché non ci saremo riuniti, poi potrai parlare liberamente. Se ci sentisse qualcuno, sarebbe difficile giustificarci."
    Gli altri annuirono, dopodiché si allontanarono.
    Per loro sfortuna, poco lontano, Hermione e Ron avevano sentito tutto.
    "Quell'aspetto? Cosa intendeva mio fratello con 'quell'aspetto era veramente mostruoso'?!"
    "E perché parlava di combattere? Okay che ha sistemato Malfoy con un solo pugno, però… Inoltre, dicevano che per loro è elementare la trasfigurazione."
    "E hanno parlato di una gilda, che a quanto pare è la famosa Fairy Tail…" continuò Ron, deglutendo. "Hermione, temo stiamo andando a ficcare il naso in qualcosa di grosso. Dovremo lasciar perdere."
    "Hai sentito, no? Sono venuti qui dopo che quella ragazza ha tentato di colpirci. Devono essere coinvolti in tutto ciò."
    "Ma se le cose stanno così, vuol dire che sanno che siamo noi gli studenti che sono stati aggrediti. Silente lo avrà riferito a quello che loro chiamano Master!"
    "Appunto, perciò abbiamo già tutti i loro sospetti su di noi. E inoltre… non so perché, ma quando ho visto quel signore ho avuto una sensazione… nostalgica, non saprei dire."
    "Vuoi dire che l'hai già visto?"
    "No, non l'ho mai visto prima… o almeno, non credo… Ogni volta che provo a ricordare mi viene un gran mal di testa."
    "Cosa facciamo? Li seguiamo o torniamo indietro?"
    "Torniamo indietro per ora. Si accorgerebbero subito di noi."

    La cena dei componenti di Fairy Tail quella sera fu fantastica.
    Silente aveva allestito una stanza solo per loro, facendo sì che nessuno potesse avvicinarsi ad esclusione dei membri della gilda, e proprio come la Sala Grande, i piatti si riempirono da soli.

    "Fantastico!" esclamò Levy, guardando il suo piatto nuovamente rifornito di cibarie. "Questo posto è impregnato di magia ovunque!"

    "E questo è il minimo." Fece Natsu, ingoiando un pezzo di pollo. "C'è pure un'enorme cane a tre teste qualche piano più in su."

    "Davvero? E lo tengono qui dentro?

    "Be', è chiuso in una stanza vietata agli studenti, aye." Rispose Happy, mordendo un pesce due volte più grande di lui.

    "Noi ci siamo finiti per colpa di Malfoy. Il ragazzo che Elfman ha, con la soddisfazione di tutti i Grifondoro e non, mandato in infermeria con il naso rotto."

    "Sapevo che quel ragazzo aveva qualcosa che non andava." Fece Mira. "Speriamo non vi infastidisca più."

    "Io non ci spero troppo… ma chissà! Magari avverrà un miracolo!"

    "Ehm, Ehm…" attirò l'attenzione Makarov. "Allora, dopo questa cena, che direi ottima, è arrivato il momento di parlare un po'."

    "Ehi, non puoi interrompere così la nostra cena!" si lamentarono insieme i due gemelli, per poi farsi comunque seri.

    "Immagino che non ci siano più dubbi su ciò che è successo in questo castello qualche settimana fa: un seguace di Zeref è riuscito ad arrivare in questo mondo, e ha attaccato degli studenti. Questo non è un buon segno."

    "Tutto quello che ha a che fare con Zeref non è mai positivo." Disse seria Erza, tenendo lo sguardo basso.

    "Inoltre, c'è la questione della Pietra Filosofale." Continuò il Master. "Ne ho parlato con Silente, il quale mi ha confermato che hanno già tentato di rubarla, sebbene abbiano fallito tutte e due le volte."

    "Lo sospettavo." Fece Harry. "Allora che cosa dobbiamo fare?"

    "Silente è a conoscenza che voi sapete la verità, e mi ha chiesto di riferirvi di non farne parola con nessuno. Io gli ho proposto di lasciare qui Mira e gli altri che mi hanno accompagnato, ma mi ha detto che ha già faticato a tenere lontano il Ministero, avvertito da vari studenti per un certo episodio." E qui guardò Elfman, che si grattò la testa nervoso.

    "Domani dovremo andarcene, perciò devo lasciare tutto nelle vostre mani. Intervenite immediatamente non appena doveste scoprire che la pietra è in pericolo. Ovviamente senza farvi scoprire da nessuno."

    "La fai facile, aye… Con Gazza e quella sua strana gatta, non è affatto facile, neppure per me…" commentò Happy.

    "Lo so, ma avete i mantelli dell'invisibilità e la mappa del castello. Con quei due oggetti non dovreste avere difficoltà."

    "E nel caso ci fosse qualche emergenza, noi torneremo qui immediatamente!" esclamò Levy. "Potete stare tranquilli!"

    "Non ce ne sarà bisogno! Sono abbastanza forte per gestire qualsiasi nemico! Siamo senza dubbio i maghi più forti presenti in questo castello!" urlò Natsu, sputando una piccola fiammata.

    "Speriamo bene…" fece Lucy, sospirando, mentre Erza colpiva con un calcio un Gray che aveva iniziato a spogliarsi.

    La mattina dopo, i maghi di Fairy Tail si salutarono nella stanza dove avevano cenato.

    "Allora ci vediamo durante le prossime vacanze." Fece Mira.

    "Certo! Contiamo di tornare con Harry e gli altri a Magnolia anche quest'estate. Di sicuro sarà una vacanza estiva molto più movimenta di quanto potrà mai esserlo qui!" esclamò George.

    "Sarà una vacanza da veri uomini!" urlò Elfman, mentre Silente si avvicinava a loro con Fanny appollaiata su una spalla.

    "Se siete pronti, è ora." Disse pacatamente.

    "Va bene." Fece Makarov, mentre lui e gli altri maghi si avvicinavano alla fenice. "Allora alla prossima ragazzi."

    "D'accordo. E grazie ancora per la visita!" rispose Erza, salutandoli con un cenno.

    Poi, senza alcun preavviso, Fanny li avvolse con le sue fiamme, scomparendo, per poi riapparire pochi secondi dopo da sola.

    "Allora direi che è ora di lasciarvi alle vostre lezioni." Fece Silente, sorridendo. "Buona giornata." Aggiunse congedandoli, per poi avviarsi altrove.

    Nelle settimane a seguire, con grande sorpresa di Harry e dei suoi amici, Raptor sembrò riuscire a resistere alla paura della minaccia di Piton.

    Hermione abbandonò temporaneamente i suoi 'progetti di spionaggio', decidendo di cominciare a studiare per gli esami che avrebbero sostenuto tra dieci settimane, con grande disappunto di Ron, che tuttavia la seguiva in biblioteca ogni giorno senza ribattere.

    Fu proprio lì che, una mattina, incontrarono Hagrid.

    "Ciao Hagrid!" lo salutarono tutti.

    Il guardiacaccia sussultò, nascondendo velocemente un libro dietro la schiena.

    "C-Ciao!" replicò, cercando di nascondere il suo timore.

    "Che cosa ci fai in biblioteca? Credevo ti interessassero di più gli animali che la lettura." Fece Natsu, per poi cominciare ad annusare l'aria, spalancando gli occhi.

    "Dove sei stato?" chiese subito dopo, mentre un sorriso furbo compariva sul suo volto.

    "Sono solo venuto qui a dare un'occhiata…" rispose lui, guardando incuriosito il Dragon Slayer, come anche gli altri.

    "Davvero? E da quando ci sono draghi in biblioteca?" continuò il rosa, avvicinandosi a Hagrid in modo che solo l'uomo potesse sentirlo.

    Il guardiacaccia sgranò gli occhi.

    "E tu come-"

    "Ho un buon olfatto." Si limitò a rispondere lui, sempre sorridendo. "Dimmi, dove posso vederlo? Sai, potrei aiutarti, se ti serve una mano. So più cose di quante possa dirtene uno stupido libro!" disse, alzando la voce all'ultima frase.

    A quel commento, Lucy e Hermione, che si trovava poco lontano, gli lanciarono un'occhiataccia.

    "Puoi venire da me più tardi… dopo le lezioni…" disse ancora confuso Hagrid.

    "Perfetto! Allora ci vediamo dopo!" lo salutò Natsu, per poi allontanarsi di corsa, lasciando indietro gli altri maghi di Fairy Tail, seguito poco dopo dal guardiacaccia.

    "Pessimo segno…" esordì Gray. "Quando Natsu è così motivato in qualcosa, non possono che nascere guai…"

    "Io sarei più preoccupato per Hagrid." Commentò Ron, emergendo da un corridoio. "Da quel che so, il fatto che stia guardando libri sui draghi non è positivo."

    A quella parola, tutti i membri della gilda si guardarono tra di loro.

    "Draghi?" ripeté Lucy, per poi girarsi lentamente verso Erza.

    "Quell'idiota…" fece lei, mentre i suoi capelli cominciavano ad alzarsi da soli verso l'alto, come sospinti da un vento invisibile. "Che cos'ha in mente di fare?!"

    "Calmati Erza." La riprese Harry. "Non puoi perdere il controllo della tua magia così." E con uno sguardo indicò Hermione e Ron, che la stavano guardando increduli.

    Vedendoli, la rossa si calmò subito.

    "E poi, direi che non c'è da preoccuparsi con Natsu. Non è stupido come sembra."

    "Vero." fece Fred. "E poi, che cosa c'è di male in un innocuo animaletto domestico?"

    "Immagino che tu ti stia dimenticando della scottature che Charlie si è procurato in Romania con i draghi selvatici, vero?" disse Ron.

    "Senza contare che è contro le nostre leggi dal 1709. È troppo pericoloso e troppo difficile nasconderli ai Babbani." Aggiunse Hermione.

    "Voi non conoscete Natsu… Questa è senza dubbio la cosa peggiore che poteva capitare…" sospirò il mago del ghiaccio, portandosi una mano sulla fronte.

    La giornata proseguì tranquilla, finché non giunse la fine dell'ultima ora.

    "Allora io vado da Hagrid." Disse Natsu, alzandosi immediatamente e raccogliendo i libri. "Forse farò un po' tardi a cena, non aspettatemi."

    "Natsu." Lo chiamò Harry. "Vedi di ricordarti di non fare nulla di avventato. Sappiamo che cos'ha Hagrid."

    "Allora sapete anche perché non posso starmene zitto. So meglio di chiunque altro quanto possa essere pericoloso, e a Hagrid serve qualcuno che sappia come occuparsene, e direi che l'unico presente in tutta la scuola sia io."

    "D'accordo, ma poi dovrai riferirci tutto." Concesse Harry.

    "Va bene." Rispose lui, per poi correre via.

    Poco lontano, Ron e Hermione erano rimasti in ascolto, fingendo di star sistemando le proprie cose.

    "Di cosa diamine stanno parlando?" mormorò il rosso. "Sembra quasi che Natsu sappia come gestire un drago…"

    Natsu raggiunse di corsa la capanna di Hagrid, dove entrò subito, chiudendosi la porta alle spalle. Non risentì minimamente dell'aumento di temperatura dovuto a un fuoco che ardeva nel camino. Lì dentro, sotto il bollitore, c'era un enorme uovo nero.

    "Quello…" fece incredulo, mentre Hagrid si lisciava nervoso la barba. "Dove l'hai trovato?"

    "L'ho vinto ieri sera al pub." Rispose lui. "Ho giocato a carte con uno straniero, che sembrava piuttosto felice di liberarsene."

    "Povero piccolo." Commentò il Dragon Slayer, per poi mettere le mani nel fuoco.

    "Ehi, attento!" esclamò Hagrid.

    Ma quando vide il ragazzo prendere l'uovo senza essersi procurato alcuna bruciatura restò a guardarlo incredulo.

    "Non credevo avrei mai visto davvero un uovo di drago." Fece lui, per poi appoggiare l'orecchio all'uovo. "E direi che il piccolo sta crescendo bene."

    "Come hai fatto? Insomma, sei riuscito a capire dall'odore che avevo un drago, anche se ancora uovo, hai messo le mani nel fuoco per prenderlo e non ti sei scottato…"

    "Vedi, ho a che fare con i draghi fin da piccolo. Per me è normale. Anche se devo ammettere che è la prima volta che vedo un uovo. L'ultima volta ho preso un granchio enorme, ho confuso le uova e non è nato un drago." Spiegò.

    "Davvero hai avuto a che fare con i draghi?"

    "Potrei dire… di essere cresciuto con loro. È stato prima di incontrare Erza, Gray, Harry e Lucy." Rispose, con gli occhi che si perdevano nei ricordi di Igneel.

    "Quindi sai come crescerne uno?"

    "Crescerne uno? Direi che è impossibile." Rispose schietto il mago del fuoco. "A essere sincero, credo sia più facile che sia un drago a crescere un umano. Sono creature fiere, non si abbasserebbero mai a essere aiutati da un umano. Collaborare sì, ma non dipendere."

    "Vedrai che con lui sarà diverso. Ne avrò cura finché potrò!"

    Natsu lo guardò, per poi sorridere.

    "Allora ti darò una mano. Ho avuto a che fare con un drago adulto, mentre di cuccioli… Beh, non credo sia lo stesso…" fece, ripensando a Gajil.

    "Harry e gli altri lo sanno?"

    "Del fatto che ho avuto a che fare con un drago? Oh, sì che lo sanno. Solo, fingono di non saperlo, come d'altronde faccio anch'io."

    "Sapete, mi incuriosisce il vostro gruppo. Siete ragazzi fuori dal comune anche per dei maghi."

    "Ce lo dicono spesso." Ridacchiò il Dragon Slayer, rimettendo l'uovo nel fuoco.

    "Sono contento che Harry sia finito con voi. Quando l'ho portato dai Dursley, la cosa non mi era andata giù, ma era un ordine di Silente e non potevo rifiutarmi."

    "Vuoi dire che sei stato tu?!" chiese sorpreso Natsu.

    Il guardiacaccia annuì, mentre assumeva un'espressione triste.

    "L'ho preso tra le macerie di ciò che restava della sua casa. Una… persona mi prestò una moto per poter portare via Harry… giusto in tempo, dato che poco dopo giunsero i primi seguaci di Tu-Sai-Chi, intenzionati a vendicarlo e a portare a termine la sua opera."

    "Capisco…" fece il rosa, abbassando lo sguardo verso il fuoco. "Non mi sorprende che Harry odi così tanto la magia oscura… Dev'essergli rimasto dentro."

    "Dimmi Natsu… Com'è stare da voi? Insomma, da quel che ho capito siete tutti maghi da dove venite, no? Una specie di Hogwarts."

    "Sì, potremmo definirla così… Solo, ognuno di noi, in un modo o nell'altro, ha vissuto un'esperienza simile a quella di Harry. Non ho mai chiesto i dettagli. Nel mio caso, non ho mai conosciuto i miei veri genitori. Sono stato cresciuto da Igneel, e io lo considero come il mio unico padre."

    "E che fine ha fatto?"

    "Scomparso nel nulla. Lo sto cercando da anni, ma senza successo. E dire che non è neppure uno che può passare inosservato." Sghignazzò.

    "Ti capisco. Anch'io ho perso il mio papà che ero giovane. Ero ancora a scuola, prima di essere espulso."

    "Espulso?" ripeté Natsu.

    "Una lunga storia… è stato grazie a Silente se sono rimasto qui come guardiacaccia, ma la mia bacchetta è stata spaccata a metà."

    "E non si può fare nulla?"

    Hagrid scosse la testa. "Ormai non ha più importanza. È successo cinquant'anni fa."

    "A proposito di anni, abbiamo scoperto tutto." Disse Natsu, sorridendo.

    "Tutto cosa?"

    "Nicolas Flamel, la pietra filosofale…"

    Hagrid sgranò gli occhi.

    "Vi avevo detto di non indagare oltre!" esclamò, preoccupato.

    "Tranquillo, ci fermeremo qui. Eravamo solo curiosi."

    Hagrid lo guardò sospettoso, ma infine annuì.

    "Meglio così. Ma ora dimmi… Harry com'è stato da voi? Non ho avuto modo di chiederglielo direttamente, anche perché non saprei come dirglielo…"

    "Oh, non ti preoccupare. Basta che non gli fai sapere che sono stato io a dirti tutto quanto. Non gli piace ricordare il passato."

    "Sarò muto come un pesce."

    Natsu rise, associando per un istante l'uomo a Happy.

    "Beh, eravamo tutti riuniti. Io e Gray, come al solito, stavamo… pacificamente discutendo. Ed è stato allora che Harry è apparso dal nulla. Abbiamo scoperto subito che non era a conoscenza dell'esistenza della magia, ma il nostro vecchio l'ha preso sotto la sua guida." Disse, alzando una manica e mostrando il marchio di Fairy Tail. "Ci ha messo un anno per riuscire a fargli controllare la magia, dato che sembrava soggetto a usarla quando non se ne rendeva nemmeno conto. Mi ricordo quella volta che dopo essere stato preso in pieno da un pugno, gli stavo volando contro. L'abbiamo dovuto recuperare dal tetto della casa." Disse, ridendo al ricordo.

    Anche Hagrid sorrise.

    "Capisco perfettamente. I maghi finché non ricevono la bacchetta spesso non hanno il controllo della propria magia."

    "Beh, per i suoi capelli, non c'è stato molto da fare. Non so le volte che glieli abbiamo tagliati, anche su sua richiesta, ma niente, tornavano identici a prima nel giro di poche ore."

    "E vi divertivate?"

    "Oh, sì. Da noi non si ci annoia mai. Anche Fred e George, che come avrai saputo, sono venuti con noi, ne sono rimasti affascinati."

    "E anche feriti, se non sbaglio. Cosa diamine avete combinato? Una battaglia?"

    "Beh, solo un… incidente…" rispose, portandosi una mano dietro la testa.

    "Non avrete incontrato un simile di Fuffi, vero?"

    "No… Se proprio devo dirlo, potrei dire che abbiamo incontrato un drago…" commentò. "Ma comunque, stiamo tutti bene, ed è questo l'importante, no?"

    "Concordo."

    "Beh, ora mi conviene andare, o rischio di venire rimproverato. Fammi sapere quando l'uovo è sul punto di schiudersi. Non voglio perdermi per nulla al mondo la nascita di un drago."

    "D'accordo, ti manderò un messaggio per gufo."

    Natsu annuì, per poi salutarlo e uscire.

    Si allontanò a sufficienza dalla capanna per non essere visto e tirò fuori il suo mantello dell'invisibilità.

    "Ormai è tardi per la cena… Ma non per fare un salto alle cucine." Ridacchiò, per poi scomparire sotto il mantello.

    Tuttavia, nella sua fretta, non si accorse della presenza di Ron e Hermione, che si erano nascosti dietro la capanna di Hagrid, ed erano rimasti in ascolto.

    Attesero qualche minuto che Natsu si allontanasse per poi tornare a loro volta verso il castello.

    "Che cosa ne dici?" chiese il rosso all'amica.

    "Per la prima volta, non so proprio cosa pensare… Com'è possibile che sia cresciuto assieme ai draghi? È praticamente impossibile per un mago diplomato tenere testa a una di quelle creature… e lui era solo un bambino. Il suo padre adottivo era uno completamente pazzo, se è andata veramente così…"

    "Confermo. Charlie ce l'ha detto più volte che è pericoloso. Eppure… Natsu ne parlava entusiasta. Inoltre hai visto cos'ha fatto? Ha messo le mani nel fuoco senza scottarsi!"

    "Per quello basta usare una magia, che potrebbe aver imparato per conto suo, però non l'ho visto usare la bacchetta… Inoltre, come sarebbe a dire che lui, Fred, George e gli altri hanno incontrato un drago?"

    "Non lo so… ma la cosa mi piace sempre di meno. Che cosa nascondono davvero?"

    "Lo scopriremo… a costo di doverne diventare l'ombra. Ma questo dopo gli esami." Sentenziò lei.

    Ron sospirò. "Sapevo l'avresti detto…"

    Nei giorni seguenti, Natsu andava quasi ogni giorno da Hagrid per vedere se l'uovo stava bene.

    Harry e gli altri si erano arresi alla cosa, e anche loro, a turni, lo accompagnarono per vedere l'uovo.

    Fred e George lo avevano guardato ammirati, immaginandosi già che cosa avrebbero potuto combinare con l'aiuto di un drago, ma non avevano fatto in tempo a proferire parola che Natsu, Harry e Erza li avevano fulminati con lo sguardo.

    Poi, un mattino, il gufo di Natsu, che aveva chiamato Kasai, gli recapitò il messaggio che stava aspettando da giorni.

    "L'uovo si sta schiudendo!" esclamò a bassa voce.

    "Davvero? Credevo ci sarebbe voluto più tempo." Fece Erza.

    "Beh, con Happy non c'è voluto tanto…" disse Natsu.

    "Sì, ma eri insieme a…" ma Gray con concluse la frase, zittendosi prima e distogliendo lo sguardo, come fecero anche i due maghi di classe S, mentre Natsu spostava lo sguardo.

    "Scusa." Fece il mago del ghiaccio.

    "Ehm… Ci siamo persi qualcosa…?" mormorò Fred.

    "Non siete gli unici." Aggiunse Lucy, guardando sorpresa e un po' preoccupata quel cambiamento d'umore dei loro amici.

    "Beh, prima abbiamo le lezioni." Disse Harry, alzandosi. "Poi potrai andare."

    "Non se ne parla, io vado subito!"

    "Ci vorrà ancora qualche ora. Puoi tranquillamente aspettare."

    Natsu lo guardò in cagnesco, pronto già a colpirlo con un pugno, ma poi vide il moro sospirare.

    "Non c'è niente da fare con te, eh?" fece, portandosi una mano sulla fronte, rassegnato. "E va bene, per oggi ti copriremo noi, però sappi che non accadrà più, chiaro?"

    Natsu sorrise a trentadue denti, per poi annuire e correre via.

    "Passo prima nella Sala Comune!" urlò, attirandosi gli sguardi straniti degli altri studenti.

    "Immagino per prendere qualcuno…" sospirò Lucy.

    "E chi, se possiamo chiederlo?" fece Hermione, facendo sussultare i maghi.

    "Q-Quanto hai sentito?" chiese George.

    "Abbastanza per sapere che cosa deve andare a fare da Hagrid. E sappiate che non sono assolutamente d'accordo con il fatto che abbiate deciso di coprirlo."

    "Non oserai..."

    "No, tranquilli, non avvertirò nessuno, ma se posso darvi un consiglio, è meglio che ci abbiate a che fare il meno possibile."

    "E non rompere per una volta! Hai visto quanto era felice Natsu?" intervenne l'altro gemello.

    "Io vi ho avvertito." Concluse la ragazza, per poi andarsene.

    Natsu aprì di botto la porta del dormitorio.

    "Happy, preparati!" urlò, mentre il gatto blu tirava fuori la testa da sotto le coperte dove si era rifugiato non appena era rimasto solo.

    "Ancora cinque minuti… aye…" disse ancora mezzo addormentato.

    Tuttavia non ebbe il tempo di dire altro che il Dragon Slayer lo prese di forza e lo cacciò nello zaino.

    "Non c'è tempo per dormire! L'uovo sta per schiudersi!" esclamò, per poi correre giù dalle scale e indossando il mantello per non farsi vedere.

    "Che cosa?!" gridò Happy, non appena realizzò che cosa gli aveva detto l'amico.

    "Già! Ci sta aspettando! Non vedo l'ora di vederlo nascere!"

    Il Dragon Slayer corse il più velocemente possibile, attraversando in pochi minuti l'intero parco del castello, raggiungendo la capanna di Hagrid.

    Natsu bussò forte, e pochi secondi dopo la porta si aprì, lasciando intravedere un agitatissimo Hagrid.

    "Sei stato veloce!" disse, lasciandolo entrare. "Le lezioni?"

    "Per oggi Harry e gli altri mi copriranno." Disse, per poi appoggiare a terra lo zaino, lasciandolo aperto in modo che anche Happy potesse vedere.

    "Ha già cominciato a rompere il guscio." Continuò il guardiacaccia, indicando l'uovo, ora appoggiato sul tavolo e pieno di crepe.

    "Fantastico!" esclamò Natsu, avvicinandosi.

    Stettero ad osservarlo per qualche minuto in silenzio, finché non si sentì un rumore secco, e l'uovo si divise a metà, rivelando il cucciolo di drago: era nero, con le ali coperte da aculei che erano più grandi di lui. Aveva il muso allungato, narici larghe, due corna appena accennate e sporgenti occhi arancioni.

    Il cucciolo rimase sdraiato per qualche secondo, per poi alzarsi e guardare i due di fronte a lui.

    "Non è adorabile? È proprio un bel cucciolo!" fece Hagrid, cercando di accarezzarlo sulla testa, ma ottenendo un morso su un dito.

    Natsu ridacchiò.

    "Se continui a chiamarla al maschile, potrebbe continuare ad aggredirti." Disse divertito.

    "Uh?" fece sorpreso il guardiacaccia.

    "È una femmina. L'odore è diverso da quello dei draghi maschi." Spiegò il Dragon Slayer, per poi avvicinarsi anche lui al drago e riuscendo ad accarezzarle la testa.

    Pochi secondi dopo, il draghetto sputò una piccola fiammata che investì in pieno il volto di Natsu.

    Hagrid si girò e prese immediatamente un secchio d'acqua, ma con sua grande sorpresa, quando tornò a guardare Natsu, il fuoco era scomparso senza lasciare alcuna traccia sul volto del ragazzo.

    "Eh eh…" fece lui. "Ottime fiamme, piccola."

    "Ma come…? Il fuoco ti ha preso in pieno…" balbettò Hagrid, incredulo.

    "È ancora debole come fiamma. Questo fuoco non potrà mai scottarmi." Rispose semplicemente Natsu.

    Nessuno dei due si era accorto che fuori dalla capanna, Ron aveva visto tutto quanto, e ora stava indietreggiando spaventato.

    "H-Ha… Ha mangiato le fiamme… L'ho visto mangiarsi il fuoco!" riferì a Hermione pochi minuti dopo, raggiungendola di corsa in biblioteca e portandola in un corridoio vuoto.

    "Eh?" fece lei, non riuscendo a capire di cosa stesse parlando.

    "Natsu… Ho visto Natsu mangiare il fuoco del drago!" disse Ron, riprendendo fiato.

    "Non dire assurdità. Non esiste una magia per mangiare il fuoco. Al massimo per diventarne immuni."

    "Hermione, l'ho visto masticare le fiamme! Non posso essermi sbagliato, s'è pure leccato le labbra!"

    La ragazza lo guardò sempre più sorpresa.

    "E Hagrid non ha detto nulla?"

    "Non l'ha visto… si era girato un attimo."

    "Forse hai visto male…"

    "Hermione, si è preso una fiammata in pieno volto e non si è procurato nemmeno una piccola bruciatura!"

    La studentessa a quel punto rimase in silenzio.

    "Capisco… vorrà dire che cercherò qualche informazione su una magia del genere. Se esiste, qui la troverò di certo." Sentenziò, per poi dirigersi a passo affrettato verso un altro corridoio.

    "Ma che cosa sta succedendo qui?!" sbottò il rosso, seguendola.

    Poco lontano, appoggiato a uno scaffale, Draco Malfoy sogghignava divertito.

    "Oh, questo è solo l'inizio, Weasley…" mormorò, per poi allontanarsi.

     
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    Darky perdona il mio ritardo D:
    Ok, è vietato tenere un drago in casa però... Natsu è così dolce e kawaiiii quando scopre che Hagrid ha un uovo <3 Sembra un bimbo a Natale quando trova tutti i regali sotto l'albero, è l'espressione più pura della felicità <3
    E finalmente Hagrid riesce a sapere qualche aneddoto della vita che Harry ha fatto alla gilda e il guardiacaccia ne sembra contento :3
    Ron e Hermione continuano a spiare e questo non va bene <.< Cominciano a starmi veramente antipatici ò_ò *gli manda contro dei mecha a caso*
    Mi sono persa la parte in cui viene detto che Norberto era una femmina sai? xD Mi avevi detto in che libro era, ma non mi ricordo xD Comunque ripeto, Natsu sa essere la tenerezza in persona in certi momenti x3
    E Ron e Malfoy hanno visto tutto e adesso rovinano tutto! ò_ò Cattivi! *gli manda altri mecha*
    Che altro dire? Bellissimo capitolo come sempre, ma lo sai già ù.ù
    Continua così, ma sai pure questo... Uffaaaa non più cosa dirti ç___ç
    Vabbè, bravissimo e continua su questa linea :3 Ciauuu!!!
     
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    Elfman si merita una medaglia, ecco perchè il Ministero voleva parlare con lui! òçò
    *ahem* Tornando più serio, bel capitolo, è stato bello vedere Natsu che apriva la sua parte draconica al vecchio mezzo-gigante, mi è anche piaciuto come si è relazionato con un drago di un mondo/dimensione completamente diverso/a ù.ù
    Malfoy rompe le balle meno del solito, ma vedo che hai compensato coi due grandi detective dei poveri che cercano di fare gli spioni, e ribadisco "OMMIODDIORONHANOTATOQUALCOSA! D8" questa volta però è peggio, contando che Hermione lo prende sul serio in tutta la sua nerdosità... adori proprio fare petulante fino all'osso quella ragazza in questa parte, vero? xD
    Bel lavoro in ogni caso, continua così... *voce demoniaca* NE VOGLIO ANCORAAAAAAA!!! òçò *coff-cough* cioè... aspetto con ansia il prossimo capitolo ù.ù
     
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    Ed eccomi qui con il nuovo capitolo!
    Dunque, ci siamo lasciati con Natsu che si prendeva amorevolmente cura del cucciolo di drago, con Ron e Hermione che alla fine scoprono i suoi veri poteri... o forse no XD.
    E forse ora è giunto il momento che anche loro incontrino qualcuno abbastanza importante...
    Perciò, come ultimo capitolo di quest'anno, eccovi qui la riedizione del pezzo della foresta proibita, con diverse novità!
    E già che ci sono, vi annuncio che per la fine di questa terza saga mancano, escluso questo, due capitoli! Quindi preparatevi, perché la parte interessante sta finalmente per iniziare! E presto, molto presto, faranno la loro apparizione diversi nuovi personaggi.
    Ma basta con gli spoiler!
    Ringrazio infinitamente Liberty89 per avermi fatto da beta reader e passo a rispondere alle recensioni!

    Liberty89: Eh, temevo che Natsu avrebbe fatto questo effetto XD. Però bisogna pur sempre ricordare che per lui è stato veramente come se fosse arrivato Natale XD. E già, qualcosa sui misteriosi tre anni di Harry passati a Earthland comincia a saltare fuori... ma siamo ancora all'inizio! Uhm... Ron e Hermion VS Mecha (io propongo l'Aquarion ù.ù) sarebbe una sfida interessante XD. La parte di Nomberto viene detta negli ultimi libri, ma passa quasi totalmente innoservata, perciò non preoccuparti, tanto non è importante per la trama XD. E ora Malfoy tornerà a essere, almeno per questo capitolo, il quasi insopportabile Malfoy XD
    AlexMockushin:Eh, magari... ma temo che dietro ci fosse un certo signore... XD. Beh, con un drago, Natsu non poteva restare impassibile, no? E dopo aver scoperto che anche Hagrid era un fan degli animali più pericoli... eheheh XD. Già, Malfoy per il momento se ne sta tranquillo, ma non temere: presto le cose torneranno come prima e i due pseudo-detective capiranno che cosa stanno cercando di scoprire... ma non posso assicurare che sarà totalmente indolore XD (e hai ragione, io Hermione il primo anno la vedo sempre come una ragazza insorportabile, non so...). Per l'ultimo punto... oh, mamma, non credevo di aver creato una nuova droga XD

    Bene, e ora... Buona lettura a tutti e Buon Anno!


    Capitolo 15: La Foresta Proibita - Torna all'indice dei capitoli
    "Non se ne parla nemmeno!" urlò Natsu, sbattendo con forza le mani sul tavolo di fronte a lui, facendo apparire diverse crepe.
    Lui e gli altri maghi di Fairy Tail si erano riuniti in una stanza vuota, e ora stavano discutendo sugli ultimi eventi.
    "Cerca di ragionare, fiammifero troppo cresciuto!" replicò Gray. "Non potete far crescere un drago! Soprattutto perché non potrete tenerlo nascosto ancora a lungo!"
    "Non è vero! Possiamo farcela!"
    "E dove lo vorreste nascondere?" chiese Erza. "Nella Foresta Proibita? Ottimo luogo, pochi alberi, poco materiale infiammabile… Senza dubbio il nascondiglio perfetto per un drago."
    Il Dragon Slayer spostò lo sguardo, digrignando i denti.
    "Capiamo perfettamente quanto sia importante per te. Sappiamo che era molto tempo che non vedevi un drago, e l'opportunità di vederne crescere uno probabilmente è più unica che rara, ma cerca di aprire gli occhi! Qui i draghi non passano inosservati. Non passano inosservati nel nostro, di mondo!"
    "E con ciò?! Non hanno detto che qui ci sono altri draghi? E allora perché questo non andrebbe bene?"
    "È vero che qui ci sono molti draghi…" fece Fred con voce pacata e seria. "Ma Ron per una volta tanto aveva ragione: nostro fratello Charlie ha avuto molte difficoltà… Figurati a lasciare un drago vicino a una scuola. Tu sei probabilmente l'unica persona in tutto questo mondo a essere perfettamente immune al fuoco. Per gli altri studenti non è così."
    "Beh, basterà che non lo provochino e lui-"
    "Natsu!" tuonò Harry. "Non è Igneel! Non è neppure in grado di parlare! Non è come i draghi del nostro mondo!"
    Il rosa spalancò gli occhi.
    "Non sarà mai allo stesso livello di Igneel." Continuò il moro, calmandosi. "Crescendo, diventerà solo una bestia sputafuoco, incapace di relazionarsi con gli umani. E questo lo sai perfettamente anche tu."
    "Sì, lo so… Ma come potrei rivolgere di nuovo la parola a Igneel se mi sbarazzassi di un suo simile, anche se non intelligente come lui?"
    "Non lo abbandoneresti a se stesso. Abbiamo già sentito nostro fratello. Lui sarebbe disposto a prenderlo, assicurandosi che cresca come qualsiasi altro drago, tra i suoi simili." Disse George.
    "Ne abbiamo parlato anche con Hagrid. Anche lui alla fine si è convinto che è meglio così."
    Natsu si diresse verso la porta.
    "Fate come volete, ma io non vi aiuterò a portarlo via." Disse infine, andandosene.

    Nei giorni seguenti, Natsu rimase in disparte, senza quasi rivolgere la parola a nessuno.
    Questo fatto non passò inosservato agli occhi di Hermione, che si domandò che cosa poteva essere successo.
    "È per via del drago." Le spiegò Ron. "Charlie ha scritto pure a me per chiedermi di coprire il più possibile Fred e George in questa storia. Stanotte verranno dei suoi amici a prenderlo, ma da quel che ho capito, Natsu non voleva assolutamente che lo portassero via. E per quel che sappiamo su di lui, potrebbe essere più che valido come motivo per litigare."
    "Già… In fondo, sembrava essersi piuttosto affezionato a quel drago… Il suo entusiasmo in questi giorni era alle stelle, però è troppo pericoloso tenerlo. E per noi potrebbe essere l'occasione giusta per scoprire qualcosa di più."
    "Come scusa?"
    "Seguiremo i tuoi fratelli questa notte. Non hai detto di aver scoperto che hanno dei mantelli dell'invisibilità?"
    "Sì… ma non posso di certo prenderlo. E poi sembra che lo tengano sempre con loro."
    "Non andranno tutti via, sarebbe troppo pericoloso. Aspetta che qualcuno sia distratto e prendiglielo. Lo rimetterai a posto prima che se ne accorgano."
    "Il mondo dev'essere vicino alla fine, se proprio tu stai insistendo così tanto per violare le regole." Disse, accennando a un sorriso. "E va bene, ci proverò, ma non ti conviene prenderlo tu a Lucy o Erza?"
    "A essere sincera, non so perché, ma ho la sensazione che se lo prendessi a una di loro, rischierei grosso…"
    Il rosso sospirò.

    Quella sera, Ron rimase dentro la sala di ritrovo, dicendo che preferiva finire il suo tema prima di scendere a cena.
    Dopo essersi assicurato che tutto il gruppo di Harry se ne fosse andato, salì le scale, entrando nel loro dormitorio e dirigendosi verso il letto di Natsu.
    "È più probabile che sia lui a non averlo, visto che di sicuro non vorrà vedere il drago andarsene…" rifletté, aprendo il baule del Dragon Slayer e cominciando a frugarci dentro alla ricerca del mantello.
    Tuttavia, sdraiato sopra il letto, Happy stava sonnecchiando, ma aprì gli occhi, disturbato dal rumore prodotto dal frugare di Ron all'interno del baule.
    "Natsu…?" bofonchiò, facendo sussultare il rosso, che si guardò intorno.
    "C-Chi ha parlato?" fece, deglutendo.
    Nello stesso momento, Happy spalancò gli occhi, accorgendosi di ciò che il ragazzo teneva tra le mani, ovvero il mantello dell'invisibilità.
    Senza pensarci due volte, saltò contro il mago, centrandolo con una testata alla stomaco e facendolo boccheggiare per il colpo improvviso.
    "Ma che-?" borbottò, mentre Happy saltava all'indietro, atterrando su due zampe e pronto a ripartire all'attacco.
    Tuttavia Ron stavolta fu più veloce e lo colpì in testa con un libro.
    Happy rimase fermo per qualche secondo, per poi cadere sul letto svenuto.
    Il rosso si portò una mano allo stomaco per massaggiarlo e sedare il dolore.
    "Ma che razza di gatto sei tu? Beh, dopotutto appartieni a un ragazzo che si mangia il fuoco… non dovrei nemmeno sorprendermi troppo…"
    Poi cominciò a rimettere nel baule tutto quanto, facendo attenzione a mantenere la stessa posizione originale.
    Infine tirò fuori la bacchetta.
    "Non potrà parlare, ma di sicuro cercherà di avvertire Natsu in qualche modo. Meglio se fino a domani non si muova. Pietrificus Totalus!"
    Il gatto sussultò involontariamente non appena l'incantesimo lo colpì, per poi restare completamente immobile.
    Ron lo prese e lo nascose sotto il letto, per poi indossare il mantello e scomparire.

    Quella sera, Fred e George salutarono Harry e gli altri verso mezzanotte, per poi andare da Hagrid a prendere il drago.
    "Pensi che sia una buona idea lasciarli andare da soli?"
    "Sono sempre più esperti di noi per quanto riguarda il castello. Conoscono ogni corridoio praticamente a memoria. E poi hanno entrambi il mantello e la mappa, non c'è pericolo."
    "Bene…" commentò aspro Natsu, per poi salire verso il dormitorio. "Allora ci vediamo domani."
    Harry, Erza, Gray e Lucy lo guardarono in silenzio.
    "Dite che accetterà presto questa storia?"
    "Sì, vedrai, non appena capirà che avevamo ragione, tornerà il solito idiota con il sorriso stampato sul volto e-"
    Ma il mago del ghiaccio s'interruppe sentendo qualcuno che correva per le scale.
    Pochi secondi dopo, Natsu riapparve nella sala, tenendo tra le braccia Happy, completamente immobile.
    "Qualcuno ha pietrificato Happy!" esclamò, preoccupato, appoggiando su una poltrona il gatto blu, che riusciva a muovere solamente le pupille.
    Harry si avvinò subito, alzando una mano e sciogliendo l'incantesimo.
    "Ron!" gridò subito Happy. "Ron ha preso il mantello di Natsu!"
    I maghi rimasero in silenzio per qualche secondo.
    "Ora che ci faccio caso, non abbiamo visto né lui né Hermione…" esordì Lucy, poco prima di vedere Salamander correre verso l'uscita.
    "Natsu, fermo!" urlò Erza, senza risultato. Il Dragon Slayer era uscito in fretta e furia.
    "Dobbiamo inseguirlo!" esclamò Gray, trovandosi però una mano a fermarlo.
    "No. Più andiamo, più sono alte le probabilità che ci becchino. Se Natsu verrà scoperto, sarà tutta colpa sua, mentre se troverà prima Ron e Hermione… Beh, questa volta sono loro dalla parte del torto." Disse con freddezza Majutsu.

    Fred e George si tolsero i mantelli non appena ebbero raggiunto la torre di Astronomia.
    Lì, alla finestra, c'erano quattro persone in sella a dei manici di scopa.
    I due gemelli gli consegnarono il drago, che in quel momento stava dormendo in una cesta.
    "Salutateci Charlie." Dissero ai quattro, che annuirono, per poi fissare la cesta alle scope e volare via.
    "E questa è fatta… adesso non resta che far tornare Natsu di buon umore… il Master di certo si accorgerà presto del suo stato."
    "Beh, non è di certo colpa nostra. Noi alla fine, per una volta, abbiamo fatto la cosa giusta. È ancora presto per far entrare un drago a Hogwarts."
    "Almeno, un vero drago. In fondo, c'è già Natsu, che di certo è quanto di più simile a un drago in circolazione." Disse Fred, per poi ridacchiare entrambi.
    "Su, ora torniamo da Harry e gli altri. Immagino che il rapporto ormai sia rimandato a domani. È quasi l'una, e adesso i corridoi sono senza dubbio sorvegliati da Gazza e la sua gatta."
    "Secondo te chi vincerebbe tra Mrs Purr e Happy?"
    "Senza dubbio Happy. Ma se parliamo di antipatia, allora Mrs Purr è la vincitrice assoluta."
    "Che ne dici di andare nelle cucine a prendere qualcosa da mettere sotto i denti? Portare quel drago mi ha tolto tutte le energie."
    "Sai fratello? È un'ottima idea!" replicò il gemello, per poi avvolgersi entrambi con il mantello e allontanarsi.
    Pochi secondi dopo si sentì la porta aprirsi e chiudersi.
    Immediatamente, Ron e Hermione uscirono da sotto il mantello.
    "Quanto di più simile a un drago?" ripeté Ron, incredulo. "Che cosa diamine volevano dire?!"
    "Io sono più preoccupata per questo rapporto che devono fare. E soprattutto, chi è davvero questo Master?"
    "Troppi misteri per i miei gusti! E inoltre non ho mai sentito Fred e George parlare di qualcuno così seriamente! Neppure verso Silente hanno un simile rispetto!"
    "Non lo so, ma qualunque cosa sia successa-"
    Ma Hermione non finì la frase che la porta della torre si aprì di colpo, rivelando un Natsu irato.
    "Ronald Weasley!" esclamò, tirando fuori la bacchetta. "Come hai osato attaccare Happy?!"
    Il rosso deglutì, indietreggiando.
    "T-Ti chiedo scusa… mi serviva il tuo mantello e il tuo gatto continuava ad aggredirmi… Credimi, non volevo fargli del male, e ti avrei restituito il mantello prima dell'inizio delle lezioni-"
    "Mi credi forse idiota?" replicò il Dragon Slayer, mentre i suoi canini sembravano allungarsi, brillando sotto la luce della Luna. "Hai colpito un mio caro amico! Non la passerai liscia!"
    "E nemmeno lei, signor Dragonil." Fece una voce alle sue spalle.
    I tre maghi si voltarono verso la fonte della voce, ritrovandosi a guardare la professoressa McGranitt, accompagnata da un sorridente e soddisfatto Draco Malfoy.
    I canini di Natsu tornarono alla normalità.
    "P-Professoressa…" cominciò, girandosi completamente, ma interrompendosi nel vedere la profonda serietà sul viso dell'insegnante.
    "Voi tre, seguitemi. E anche lei, signor Malfoy." Disse schietta, girandosi e scendendo le scale, seguita in silenzio dai quattro studenti, con Draco che continuava a mantenere il suo sorriso.
    Raggiunsero l'ufficio della McGranitt in pochi minuti, dove lei si sedette subito dietro la scrivania, restando immobile come una statua.
    "Allora, vediamo se ho capito bene." Disse infine. "Avete avuto la geniale idea di andarvi a fare un giro all'una di notte sulla torre di Astronomia per qualche motivo sconosciuto. Inoltre, il signor Malfoy ha detto che avevate con voi nientemeno che un drago. E come ciliegina sulla torta, trovo Dragonil che minaccia due suoi compagni. Mai si era sentito qualcosa del genere! Sono indignata! Mi aspettavo più buonsenso da voi. Soprattutto da due studenti come voi, Granger e Dragonil."
    La McGranitt prese un profondo respiro.
    "Vi verranno tolti cinquanta punti." Disse infine. "A testa!"
    Natsu, Hermione e Ron spalancarono gli occhi increduli.
    "Che cosa?!" esclamò il Dragon Slayer, sbiancando vistosamente, mentre Draco non riuscì a trattenere una risatina.
    "Lo stesso vale anche per lei, signor Malfoy." Continuò la professoressa. "Tutti voi dovrete andare in punizione. Vedrò di trovare qualcosa di adatto."
    "Faccia come vuole. Non mi importa dei punti." Replicò Malfoy, per poi allontanarsi incurante dello sguardo sorpreso dell'insegnate. "Torno al mio dormitorio per annunciare la vittoria di Serpeverde anche quest'anno. Buonanotte."
    La McGranitt era rimasta spiazzata da tale comportamento, mentre Natsu, Ron e Hermione erano incapaci di dire qualsiasi cosa.
    "Ora… tornate immediatamente a letto tutti quanti." Fece. "Non ho mai provato tanta vergogna per degli studenti del Grifondoro."
    I tre annuirono, per poi allontanarsi, raggiungendo in silenzio la torre di Grifondoro.
    Una volta entrati, trovarono Harry e gli altri ad aspettarli.
    "Natsu-" cominciò Lucy, venendo interrotta da una mano del rosa.
    "Ci hanno beccati… Mi sono lasciato trascinare dall'ira e non mene sono reso conto in tempo."
    "Beh, non sarà successo nulla di grave…" fece Fred.
    "Cinquanta punti in meno." Rispose Ron. "A testa."
    A quell'ultima parola, il silenzio coprì l'intera stanza.

    La mattina dopo, quando gli altri studenti guardarono le clessidre che segnavano i punti delle quattro case, pensarono a un errore vedendo quella di Grifondoro con centocinquanta punti in meno.
    Poi, piano piano, la voce che la colpa era di tre studenti del primo anno cominciò a diffondersi.
    E in breve tempo, Natsu, Ron e Hermione si ritrovarono contro l'intera scuola. Infatti non solo i membri di Grifondoro, ma anche Corvonero e Tassorosso speravano in una loro vittoria,
    interrompendo così la serie di vittorie consecutive di Serpeverde.
    I maghi di Fairy Tail cercarono di consolare l'amico, ma a impedire il successo dell'intento c'erano tutti i loro compagni, che continuavano a parlarne male.
    Ron e Hermione erano in una situazione ancora più difficile. Infatti, entrambi erano considerati i veri colpevoli del caso, dato che erano stati loro per primi a uscire. Il colpo per loro fu tale che si richiusero in silenzio, dimenticandosi anche dell'ira che il Dragon Slayer aveva mostrato nei loro confronti. Entrambi avevano deciso di smetterla di indagare sui maghi di Fairy Tail, consci del fatto che avrebbero solo rischiato di peggiore ulteriormente la situazione di Grifondoro.
    Sotto questo clima teso, gli esami si facevano sempre più vicini, e per la prima volta, i membri della gilda furono visti impegnati a fare i compiti.
    Fu proprio mentre rientrava dalla biblioteca che Harry si fermò ad un tratto, portandosi la mano sulla cicatrice, che aveva cominciato a prudergli.
    "Che cosa succede?" si chiese.
    "No, no, un'altra volta no, ti prego…" sentì dire dalla voce di Raptor, che si trovava in un'aula lì vicino.
    Attento a non far rumore, Majutsu si avvicinò, restando vicino alla porta.
    "E va bene… va bene." Sentì dire ancora dal professore.
    Pochi secondi, e questi uscì in gran fretta dall'aula, rimettendosi a posto il turbante e allontanandosi, senza nemmeno guardare Harry, che invece lo fissò, per poi imprecare a bassa voce e correre via, diretto alla torre di Grifondoro.
    "Ha ceduto!" disse non appena raggiunse Erza e gli altri.
    "Di chi stai parlando?" chiese Gray.
    "Raptor. Ha ceduto a Piton. Gli rivelerà come superare il cane." Continuò.
    "Allora non c'è più tempo da perdere. Dobbiamo tenerlo sotto controllo per scoprire quando glielo riferirà, e a quel punto, interverremo."
    "Quindi si sta veramente preannunciando la possibilità di fare qualcosa di brutto a Piton? Fratello, è già arrivato Natale!" scherzò Fred.
    "Speriamo di no, con quello che ci è successo questo Natale, direi che ne ho abbastanza per il momento!" replicò l'altro, sempre con il sorriso sul volto.
    "Io lascerei perdere se fossi in voi." Fece la voce di Hermione dietro di loro. "Noi non dovremmo parlare, è vero, però non c'è bisogno di peggiorare la nostra situazione. Noi abbiamo rinunciato, vi conviene farlo anche voi, qualunque cosa stiate progettando."
    "Direi che è un po' tardi per i ripensamenti, no?" disse gelido Natsu. "Se voi non aveste cercato di ficcare il naso in affari che non vi riguardano, non sarebbe successo nulla di tutto questo."
    "Ma noi volevamo solo-"
    Ma il Dragon Slayer si alzò dalla poltrona e incollò letteralmente la sua faccia irata a quella di una spaventata Hermione. I suoi occhi erano ridotti a due fessure, rendendoli simili a quelli di un rettile.
    "Voi volevate che cosa?!" tuonò minaccioso. "Mi avete cacciato in questo guaio, avete colpito Happy senza farvi troppi scrupoli… Su, continua!"
    Ma la ragazza arretrò, distogliendo lo sguardo.
    "Mi ero sbagliato sul vostro conto." Continuò Natsu, girandosi e dirigendosi verso le scale del dormitorio. "Credevo foste più intelligenti per capire dove sbagliate."
    Hermione rimase in silenzio, mentre gli altri maghi di Fairy Tail non sapevano che cosa dire.

    Il mattino seguente, quando Natsu, Hermione e Ron si sedettero per fare colazione, trovarono di fronte a loro un messaggio a testa, identici l'uno all'altro.
    Per punizione, andrete in cella d'isolamento a partire dalle undici di stasera. Presentatevi al signor Gazza nel salone d'ingresso.
    McGranitt
    Con tutto quello che era successo con la retrocessione di Grifondoro, ai tre era quasi passato di mente che avrebbero dovuto scontare la punizione.
    "Perfetto… e così posso pure direi addio a un'altra notte di riposo…" sbottò Natsu, accartocciando il foglio.
    Quella sera lui uscì prima di Ron e Hermione, dirigendosi subito verso l'ingresso. Happy aveva cercato di accompagnarlo, ma il Dragon Slayer aveva rifiutato, dicendo che doveva sbrigarsela da solo. Arrivò venti minuti prima, ma trovò ad attenderlo sia Gazza che Malfoy.
    Solo in quel momento si ricordò che anche il biondo avrebbe dovuto scontare la punizione con loro. Si appoggiò al muro, chiudendo gli occhi mentre aspettavano gli altri due, che arrivarono puntuali.
    "Seguitemi." Disse Gazza non appena ci furono tutti e quattro, aprendo la porta e accendendo un lume.
    "Adesso credo proprio che ci penserete due volte, prima di violare di nuovo il regolamento della scuola, eh?" fece in tono di scherno. "Se volete sapere come la penso io, i migliori insegnanti sono il lavoro duro e le punizioni... È proprio un peccato che non ne diano più spesso come una volta... Allora ti appendevano al soffitto per i polsi e ti ci lasciavano per qualche giorno! Ho ancora le catene in ufficio: le tengo ben oliate, nel caso che servano... Allora, andiamo, e non sognatevi di filarvela proprio adesso: se ci provate, sarà peggio per voi."
    Nessuno dei ragazzi commentò, continuando a seguirlo, finché non arrivarono di fronte alla capanna di Hagrid.
    "Sei tu, Gazza?" chiese la voce del guardiacaccia. "Sbrigati che voglio incominciare."
    A Ron sentendo la sua voce scappò un sospiro, ma Gazza lo tranquillizzò subito.
    "Non penserai mica che siate venuti a divertirvi insieme con quello zoticone? Be', levatelo dalla testa, ragazzo: è nella foresta proibita che vi sto portando, e non so neanche se tornerete tutti interi."
    A quelle parole, Hermione fece un flebile lamento, mentre Malfoy rimase impassibile.
    "Tutto qui?" chiese invece Natsu. "Dobbiamo solo entrare in un boschettino? Allora non c'è nulla di cui preoccuparsi."
    "M-Ma dicono che dentro ci sono un sacco di bestie… anche lupi mannari…" mormorò Ron, terrorizzato.
    "Lupi mannari? Non li ho mai sentiti nominare, ma di sicuro non mi faranno paura." Commentò il Dragon Slayer, guardandolo serio.
    "Buon per te allora, ragazzo." Disse aspro Gazza.
    In quel momento Hagrid emerse dalle tenebre e si avvicinò a loro, seguito da Thor. Portava in mano una grossa balestra e una faretra piena di frecce a tracolla.
    "Era ora." Disse. "È già mezz'ora che vi aspetto. Tutto bene Natsu? Ron, Hermione?"
    "Io non li tratterei con tanta confidenza, Hagrid." Sputò freddamente Gazza. "In fin dei conti, sono qui per essere puniti."
    "Forse è per questo che siete in ritardo, signore? Perché ha perso tempo a fargli la lezione? Ma non è compito suo, questo. Lei ha fatto la sua parte, da qui in avanti me ne occupo io."
    "Allora io torno all'alba…" fece Gazza. "…a riprendere quello che ne resta." Concluse malignamente, per poi voltarsi e tornare al castello.
    "Dobbiamo davvero entrare nella foresta?" chiese Ron.
    "Sì. Avete combinato un guaio, e adesso dovete pagare."
    "E va bene. Che cosa dobbiamo fare?" domandò Natsu. "Cacciare qualche bestia pericolosa? O semplicemente catturarne una?"
    "Niente di tutto questo. Venite, vi faccio vedere. State vicini a me."
    Li portò di fronte all'ingresso della foresta, dove si vedeva un sentiero che si inerpicava tra i lugubri alberi avvolti dalla nebbia.
    Poco lontano, una macchia argentea brillava al buio.
    "La vedete? Quello è sangue di unicorno." Spiegò il guardiacaccia. "Là dentro c'è un unicorno ferito. È la seconda volta questa settimana. Mercoledì scorso ne ho trovato uno morto. Noi cercheremo di salvarlo, povera bestia. Ma forse dovremo abbatterlo, per non farlo soffrire."
    "E se quello che ha ferito l'unicorno ci trova prima?" chiese Hermione.
    "Niente che vive nella foresta può farvi del male, se siete con me o con Thor. E poi, non lasciate mai il sentiero. Bene, adesso ci divideremo in due gruppi e seguiremo le tracce ognuno da una parte. C'è sangue dappertutto, l'unicorno ferito deve vagare almeno dalla notte scorsa."
    "Io mi prendo Thor." Fece Malfoy, avvicinandosi al cane.
    "D'accordo, ma ti avverto che è un gran vigliacco." Commentò Hagrid. "Allora, io vado con Natsu e Hermione. Ron, tu andrai con Malfoy e Thor. Se uno dei due gruppi trova l'unicorno, sprizza subito delle scintille verdi. E se qualcuno si trova in difficoltà, mandi delle scintille rosse, e tutti verremo ad aiutarlo. Allora fate molta attenzione. Andiamo."
    Il gruppo si inoltrò nella foresta, proseguendo insieme lungo in sentiero, finché esso non si divise a un bivio.
    Il gruppo di Natsu stette in silenzio per un po' di minuti.
    "Che cosa può aver ferito quell'unicorno?" chiese il Dragon Slayer. "Uno di quei lupi mannari?"
    "Macché, i lupi mannari non sono così veloci. Acchiappare un unicorno non è mica facile. Sono creature con grandi poteri magici. Prima d'adesso non avevo mai sentito dire che un unicorno è rimasto ferito."
    "Capisco…"
    Hermione rimase in silenzio, continuando a guardare spaventata il suo compagno di Casa.
    Non l'avrebbe mai ammesso, ma dopo la sua sfuriata del giorno prima, non riusciva a guardarlo senza averne timore. I suoi occhi… faticava ancora a credere a ciò che aveva visto, senza contare quello che era successo nella torre di Astronomia. Era sicurissima di aver visto i suoi denti allungarsi, però continuava a cercare di convincersi che fosse un effetto ottico dovuto alla poca luce.
    Improvvisamente, in una radura poco più avanti, qualcosa si mosse, facendo alzare subito a Hagrid la sua balestra.
    "Chi è là?" gridò. "Fatti vedere… sono armato!"
    Natsu alzò la testa non appena sentì il rumore di zoccoli che avanzavano, e chiuse le mani a pugno, pronto a combattere. Ma con loro sorpresa, di fronte a loro apparve un centauro. Fino alla cintola era un uomo con barba e capelli rossi, ma dalla vita in giù aveva il corpo di un cavallo dal crine marrone castagna, con una lunga coda rossastra.
    "Ah, sei tu, Conan." Disse sollevato il guardiacaccia, abbassando l'arma. "Come va?" continuò, andando a stringergli la mano.
    "Buona sera a te, Hagrid." Rispose lui. "Non è che volevi colpirmi?"
    "Non si è mai troppo cauti, Conan. In giro per questa foresta c'è senza dubbio qualcosa che non mi torna. Oh, a proposito, ti presento Natsu Dragonil e Hermione Granger. Studiano su alla scuola. E questo è Conan, ragazzi. Ed è un centauro."
    "Incredibile…" fece Hermione.
    "Non pensavo ne avrei mai visto uno. Ne avevo solo sentito parlare. Be', è un piacere conoscerti!" esclamò Natsu, sorridendo.
    "Buona sera." Disse Conan, guardandoli e soffermandosi sul Dragon Slayer. "Così siete studenti, giusto? E dite un po': in quella scuola si studia molto?"
    "Ehm… sì, un po'…" rispose timorosa la ragazza.
    "E tu, Dragonil? Come ti trovi in questa scuola?" chiese ancora il centauro. "Lo stai ancora cercando?"
    Natsu spalancò gli occhi sorpreso.
    "N-Non so di cosa stai parlando." Replicò, non sapendo che cosa fare.
    Con lui c'erano sia Hagrid che Hermione, e quella creatura sembrava sapere diverse cose su di lui, per aver subito chiesto di Igneel. Perché il Dragon Slayer era sicuro che si stava riferendo a lui.
    "Capisco…" continuò lui, per poi alzare la testa verso il cielo. "Marte è molto luminoso stasera."
    "Come?" fece Natsu, cambiando di colpo la sua sorpresa in curiosità, ma senza ottenere risposta.
    "Già…" disse Hagrid, guardando anche lui in alto. "Senti un po', Conan, sono proprio contento che ti abbiamo incontrato, perché c'è in giro un unicorno ferito. Tu hai visto niente?"
    Il centauro rimase a fissare il cielo ancora per diversi secondi, dopodiché abbassò lo sguardo su di loro.
    "Le prime vittime sono sempre gli innocenti." Disse. "Così fu nei secoli dei secoli, così è adesso. Qui e in qualunque altro mondo."
    Hermione notò Natsu chiudere le mani a pugno.
    "Già." Ripeté il guardiacaccia. "Ma tu non hai visto niente? Niente di strano?"
    "Marte è molto luminoso stanotte. Non capita spesso."
    "Qualcosa più terra terra?" s'intromise Natsu. "Non si riesce a sentire nessun odore decente dentro questa foresta, perciò immagino che solo voi possiate sapere che cosa sta succedendo."
    Conan rimase in silenzio, limitandosi a guardarlo. "La foresta nasconde molti segreti. Segreti che non devono essere rivelati."
    "E noi non siamo autorizzati a rispondere alle vostre domande." Fece un'altra voce, anticipando un secondo centauro, stavolta con i capelli e il manto nero, e con un aspetto più feroce di Conan.
    "Ehilà, Cassandro." Disse Hagrid. "Come ti va?"
    "Buonasera, Hagrid, spero tu stia bene."
    "Non c'è malaccio. Senti un po', ho appena fatto la stessa domanda a Conan: hai mica visto qualcosa di strano da queste parti, ultimamente? Pare che in giro c'è un unicorno ferito: tu ne sai niente?"
    Cassandro si avvicinò a Conan, per poi guardare prima Natsu e poi il cielo.
    "Marte è molto luminoso stasera." Disse.
    "Questa solfa l'ho già sentita." Rispose seccato Hagrid. "Be', se uno di voi vede qualcosa, mi faccia sapere, d'accordo? Noi ora andiamo."
    E così dicendo, uscì dalla radura, portandosi dietro Hermione.
    Natsu invece rimase un attimo indietro. "Voi quanto sapete esattamente?" chiese alle due creature.
    "Sappiamo ciò che le stelle ci rivelano." Rispose Conan. "Figlio di Igneel."
    "Voi sapete dove si trova?"
    "Le stelle rispondono solo ciò che riguarda noi. Null'altro."
    "Natsu!" urlò Hagrid, che si era fermato pochi metri più avanti.
    Il Dragon Slayer guardò ancora i due centauri, prima di salutarli con un cenno della mano e raggiungere i due compagni.
    Proseguirono in silenzio per diversi minuti, finché Hermione non attirò la loro attenzione.
    "Hagrid, guarda! Scintille rosse! Gli altri devono essere in difficoltà!" esclamò.
    Natsu fece per correre nella direzione indicata dal segnale, ma Hagrid lo fermò.
    "Non vi muovete da qui. Per nessun motivo! Tornerò subito." Disse, per poi sparire nelle tenebre.
    I due maghi restarono da soli, aspettando.
    "Natsu…" mormorò Hermione. "Dici che sono in pericolo?"
    "Non lo so. Come ho detto prima, nemmeno il mio fiuto sviluppato qui riesce a sentire qualcosa. Troppe interferenze." Rispose lui, freddo. "Ma ne dubito."
    "Come fai a dirlo?"
    "Chiamalo sesto senso. Non c'è la stessa aria tesa che si sente quando succede qualcosa di grave."
    "Natsu… Tu che cosa sei?" chiese improvvisamente la ragazza.
    "Uh? Che razza di domanda è?"
    "Sei umano o no?"
    "Certo che sono umano. Che cosa pensavi?"
    "Non lo so… ma ho notato che quando ti arrabbi, i tuoi tratti cambiano."
    "Davvero? Strano, non mi risulta." Continuò a rispondere il rosa, cercando di restare più calmo possibile.
    "Dove hai imparato a usare la magia? La tua conoscenza è maggiore rispetto a quella di un primo anno."
    "Me l'ha insegnata mio padre, prima di scomparire. Ma perché tutte queste domande?"
    "Semplice… curiosità." Rispose lei, per poi interrompersi sentendo rumore di rami spezzati.
    Pochi instanti dopo, Hagrid riemerse, accompagnato da Ron, Malfoy e Thor.
    "Per colpa di quest'idiota…" cominciò il guardiacaccia, indicando Draco, che rimase impassibile. "…che si è messo a lanciare scintille per puro divertimento, ormai sarà difficile riuscire a trovare qualcosa."
    "Quindi ci ritiriamo?" chiese il Dragon Slayer.
    "No, non ancora… Natsu, vai tu con Ron e Thor. Terrò io Malfoy, per assicurarmi che non faccia altre sciocchezze."
    E così, Natsu e Ron si allontanarono dagli altri, portandosi dietro Thor.
    A differenza di Hermione, il rosso rimase completamente in silenzio, senza nemmeno guardare il compagno. Il senso di colpa glielo impediva.
    Man mano che si inoltravano nella foresta, le macchie di sangue argentato sembravano aumentare: c'erano schizzi sulle radici degli alberi, come se quella creatura si aggirasse là attorno.
    Natsu si fermò improvvisamente, cominciando ad annusare l'aria.
    "Da questa parte." Sentenziò, inoltrandosi attraverso degli arbusti.
    Si ritrovarono in un'altra radura, al centro della quale c'era qualcosa di bianco che scintillava nel buio. Si avvicinarono lentamente, finché non riuscirono a distinguere la figura: era l'unicorno che cercavano, che giaceva a terra, morto.
    "Siamo arrivati troppo tardi…" fece il Dragon Slayer, per poi spalancare gli occhi e prendere Ron per un braccio, tirandolo indietro per nascondersi dietro un albero dal tronco largo.
    Prima che questi potesse parlare, si sentì il rumore di un cespuglio che fremeva. Sotto gli occhi sorpresi di uno e spaventati dell'altro, una figura incappucciata uscì da dietro il fogliame scuro, strisciando verso l'animale morto. Una volta raggiunto, si chinò su di esso, proprio sopra la ferita da cui usciva il sangue, e cominciò a berlo.
    "Bastardo!" urlò Natsu, uscendo dal nascondiglio, facendo cenno con la mano a Ron di restare al suo posto.
    La figura alzò subito la testa, guardandolo, con il sangue che colava dal mento fin sul petto.
    "Non so chi tu sia, ma non la passerai liscia!"
    Poi il rosa tirò fuori la bacchetta, agitandola senza però dire nulla. Facendo attenzione a non far notare il trucco né alla figura né a Ron, generò dalla mano le fiamme, che evitarono la bacchetta e andarono contro l'avversario, che tuttavia si salvò spostandosi in fretta.
    "Dove vai, codardo?!" urlò Natsu, cercando di colpirlo ancora.
    Con sua sorpresa, anche la figura tirò fuori una bacchetta, agitandola senza pronunciare una sillaba. Una luce rossa schizzò dalla punta, dirigendosi contro un incredulo Natsu, ma l'incantesimo non lo raggiunse mai. Un forte colpo di vento lo deviò, mandandolo a sbattere contro un albero.
    Poi una figura in armatura scese dal cielo.
    Per via del buio Ron non riuscì a distinguere chi potesse essere, ma il particolare che saltava all'occhio era il paio di ali che aveva sulla schiena, che scomparvero non appena mise piede a terra.
    Non visibile al rosso era il marchio di Fairy Tail impresso sul petto, di un verde smeraldo.
    Natsu la guardava incredulo.
    "State bene?" chiese la voce di Happy, che si staccò dalla schiena del cavaliere giusto per farsi vedere da Natsu.
    "A dopo i saluti." Disse un'altra voce, camuffata dall'elmo dell'armatura. "Prima vediamo di sistemare questo tipo!"
    Senza aspettare oltre, porse in avanti un braccio, evocando una spada verde, che brandì subito contro la figura.
    "Che diamine-" fece Ron, prima di vedere il cavaliere saltare contro l'avversario, colpendolo a un braccio con la lama, anche se solo di striscio.
    "Non sperare di attaccare uno di noi e di rimanere impunito!" continuò la voce, alzando l'altra mano.
    Immediatamente i rami degli alberi si abbassarono, cercando di intrappolare la figura. Questa però scivolò all'indietro, scomparendo nell'oscurità.
    "Torna indietro!" urlò Natsu, cercando di raggiungerla, ma venendo fermato da un forte pugno in testa da parte del cavaliere, che lo spedì a terra.
    "Ahia!" esclamò il rosa, rialzandosi di colpo e massaggiandosi la testa. "Perché l'hai fatto?!"
    "Idiota! Che cosa credevi di fare da solo?!" lo riprese la voce. "È una fortuna che mi abbiano avvertito in tempo che vi sareste inoltrati nella foresta."
    "C-Chi sei?" chiese il rosso, raggiungendoli con tutto il corpo che tremava.
    Il cavaliere si girò, mostrando così il logo di Fairy Tail e nascondendo Happy alla vista del Weasley.
    "Il mio nome è Majutsu. E sono stato incaricato dal vostro preside di assicurarmi che non vi succeda nulla." Rispose lui. "Ora tornate subito da Hagrid. Io resterò qui a controllare che quel tipo sia veramente andato via."
    "Majutsu?" ripeté Ron, sgranando gli occhi. "Tu sei Majutsu?!"
    Natsu si girò verso di lui. "Lo conosci?"
    Il rosso lo guardò. "Non vi abbiamo detto niente per ordine di Silente… I due studenti aggrediti da quella strega che si è infiltrata nel castello eravamo io e Hermione. E lei ha nominato Majutsu e Titania."
    "Allora era proprio come Silente immaginava." Disse Harry, all'interno dell'armatura. "Era venuta qui convinta che io frequentassi la scuola. Andrò subito a riferirlo agli altri. Tu, Natsu, assicurati che tutti voi torniate sani e salvi al castello. Vi farò avere mie notizie il prima possibile."
    "Agli ordini! Ma ricordati che mi devi una sfida per questo!" rispose lui, sorridendo.
    "Quando sarai forte abbastanza per tenere testa a me e a Titania." Rispose Majutsu.
    "Aspetta ancora un attimo. Chi sei davvero? Come fai a conoscere Natsu?"
    "L'ho già detto: io sono Majutsu. Majutsu di Fairy Tail. E conosco Natsu… per il semplice motivo che facciamo parte della stessa famiglia. Ora andate, prima che qualcos'altro vi attacchi."
    "Prima c'è una cosa che vorrei fare, se non ti dispiace." Intervenne Natsu, puntando la bacchetta contro il corpo dell'unicorno. "Credo preferisca così, piuttosto che essere ancora vittima di quel… coso."
    Una fiammata uscì in prossimità della bacchetta, attraversando l'aria e colpendo l'animale, che venne avvolto dalle fiamme in pochi secondi.
    "Ho circoscritto l'area, il fuoco si estinguerà da solo, senza minacciare la foresta." Spiegò Natsu, mettendo via la bacchetta.
    Poi si girò.
    "Forza, andiamocene Ron." Disse, per poi correre tra gli alberi, seguito da un ancora incredulo Weasley.
    Harry rimase fermo per qualche minuto, mentre Happy si staccò subito dall'armatura, atterrando in piedi di fronte a lui.
    "Ora puoi anche venire fuori." Disse il ragazzo, senza girarsi.
    "Come facevi a sapere che ero qui?" rispose una voce, seguita dal rumore di zoccoli che calpestavano il terreno.
    Si trattava di un terzo centauro, più giovane rispetto a Conan e Cassandro, dalla chioma di un biondo chiarissimo.
    "Ti ho visto dall'alto, prima di atterrare." Rispose Harry, facendo scomparire l'armatura e la spada, che furono sostituiti dalla divisa. "E se non fosse stato per me, avresti aiutato tu Natsu e gli altri, vero?"
    "Sì, ma non mi aspettavo di incontrarti, giovane Potter. E nemmeno che tu riuscissi a tenere testa a quella creatura."
    "Ho affrontato esseri più forti… Ma qualcosa mi dice che non ha nemmeno pensato di combattermi."
    "Ed è stata una fortuna per te. Avresti avuto parecchie difficoltà."
    "Che cosa vuoi dire, aye?" chiese il gatto. "E chi sei?"
    "Il mio nome è Fiorenzo." Rispose lui. "Ed è un piacere conoscerti, Happy."
    "Come fai a sapere i nostri nomi?"
    "Le stelle mi hanno annunciato questo incontro. Chi sa leggere le stelle sa tutto. O quasi. Purtroppo nemmeno loro sono infallibili al cento per cento."
    "Allora sai chi era quella cosa? E perché stava bevendo il sangue di unicorno?" domandò Majutsu.
    "Tu non sai che cosa si può fare con quel sangue, vero?"
    "No. Abbiamo usato solo corni e peli, nient'altro. Non abbiamo mai parlato del sangue."
    Il centauro si voltò verso il falò. "Questo perché uccidere un unicorno è una cosa mostruosa. Soltanto uno che non ha niente da perdere e tutto da guadagnare commetterebbe un delitto del genere. Il sangue di unicorno ti mantiene in vita anche se sei a un passo dalla morte, ma il costo da pagare è tremendo. Poiché hai ucciso una cosa pura e indifesa per salvarti, dall'istante in cui il sangue tocca le tue labbra non vivrai che una mezza vita, una vita dannata."
    "Ma allora perché l'ha fatto, aye?"
    "Solo una persona davvero disperata accetterebbe un simile prezzo…" rifletté Harry.
    "E a voi non viene in mente nessuno che abbia bisogno di prolungare la sua vita solo temporaneamente? Giusto per aspettare di bere qualcos'altro? Sapete che cos'è nascosto dentro la scuola, vero?"
    Harry sgranò gli occhi. "La Pietra Filosofale… l'elisir di lunga vita… No, non può essere davvero lui…"
    "Di chi state parlando, aye?"
    "Voldemort." Disse il moro, tornando a guardare il falò. "Questo significa che è tornato… anche se non con tutti i suoi poteri. È stata una fortuna che non abbia potuto riconoscermi."
    "Dovrai affrontarlo prima o poi." Continuò Fiorenzo. "Il tuo destino lo pretende."
    "Ha ucciso i miei genitori, oltre a centinaia di altre persone… E stasera ha attaccato i miei amici. Anche se non fosse nel mio destino, farei in modo di affrontarlo lo stesso."
    Il centauro lo guardò ancora per qualche secondo. "Ora ti conviene tornare a scuola prima che si accorgano della tua assenza. Altrimenti la tua scena di poco fa sarà stata completamente inutile."
    Il mago annuì, mentre Happy si faceva spuntare di nuovo le ali, sollevandolo di peso.
    "Grazie per avermi illuminato." Disse Harry. "Farò sì che le informazioni che mi hai passato non vadano sprecate."
    Detto ciò, i due volarono in alto, scomparendo nel buio della notte.
    "Il tuo destino non comprende più solo questo mondo. Devi essere forte, Harry Potter." Disse Fiorenzo, prima di inoltrarsi nella foresta.

     
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