Harry Potter e la magia di Fairy Tail

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  1. darkroxas92
     
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    暗いロクサス92

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    Da quando Harry e gli altri erano tornati a Magnolia, non era successo molto.
    Lupin aveva declinato l’offerta di Makarov di unirsi alla Gilda, dicendo che prima voleva viaggiare un po’. Inoltre voleva essere sicuro che la sua maledizione fosse inefficace anche a Fiore grazie alla benda creata da Ginny. Così, dopo solo una settimana dal suo arrivo, si allontanò. 
    Allo stesso modo anche Sirius, poco dopo la partenza di Remus, decise di prendere una missione della durata di qualche settimana con la scusa di dover riprendere la mano nell’uso della magia. “Inoltre, da quel che ho capito qui si può scendere alle mani e usare la magia liberamente, no? Non posso di certo starmene per sempre seduto!” 
    Dopo quasi un mese, Makarov fece un annuncio alla Gilda. 
    “Come sapete, tra due giorni si svolgerà la Festa del Raccolto di Magnolia. E come tradizione, Fairy Tail avrà il compito di entusiasmare i suoi concittadini con la sua parata.” 
    “Davvero?” Fece Fred. “Noi non l’abbiamo mai vista prima questa festa.” 
    “Sfortunatamente, gli ultimi due anni siamo sempre stati impegnati in missioni… non totalmente volontarie, che ci hanno tenuto alla larga da Magnolia.” Spiegò Erza. “Quest’anno sembra siamo abbastanza fortunati da potervi partecipare.” 
    “Infatti. Per questo ho deciso che quest’anno, oltre alla parata, faremo anche uno spettacolo di magia. Ognuno è libero di partecipare, a condizione ovviamente di non ferire nessuno.” 
    “Tsk. Sarà una noia allora.” Si lamentò Gajil, sbuffando. 
    “Juvia spera sarà una possibilità per uscire…” Disse la maga dell’acqua, gettando uno sguardo a Gray, che tuttavia non se ne rese nemmeno conto. 
    “Sembra interessante.” Commentò Neville. 
    “Già! Sono sicuro che a Hermione dispiacerà un sacco scoprire che si è persa questa possibilità.” Fece Ron. 
    “Non sarà l’unica.” Disse Natsu. “Anche Harry sarà assente. È appena partito per una missione, anche se non ci ha voluto dire quale.” 
    “Sai com’è, odia stare sotto i riflettori.” Fece Erza, girando lo sguardo verso l’entrata della Gilda. 

    Harry sospirò mentre attraversava le vie di Magnolia. 
    “Speriamo bene…” Borbottò tra sé e sé. 
    “Aspetta cara, non andare così veloce!” Sentì dire mentre un’anziana signora dai lisci e lunghi capelli bianchi lo superava con un bastone da passeggio in mano, che sembrava inutile vista la velocità della sua proprietaria, seguita a pochi metri di distanza da un uomo con ormai pochi capelli neri sulla testa, che doveva essere suo marito. 
    La coppia di anziani proseguì per qualche passo, per poi fermarsi e voltarsi indietro, guardando Harry, che si fermò a sua volta. 
    “Tu sei di Fairy Tail, vero?” Chiese la donna, avvicinandosi e guardando la sua fronte. “Che fortuna! Speravo proprio di imbattermi in qualcuno della Gilda! Puoi darci una mano, vero?” 
    Harry sbatté le palpebre, leggermente sorpreso dalla vitalità della signora, ma annuì. “Certo, se posso sarò felice di aiutarvi. Anche se temo di non potervi accompagnare da nessuna parte… sto partendo per una missione.” 
    “Oh, no, no, tranquillo.” Fece il marito, raggiungendoli. “Vedi, veniamo da un piccolo villaggio ai confini di Fiore. Abbiamo sentito che in occasione della Festa del Raccolto di Magnolia, Fairy Tail fa sempre una grande parata, e così quest’anno abbiamo deciso di venire a vederla. Sai dirci quando ci sarà?” 
    Harry annuì. “La festa sarà tra due giorni, e la parata si svolgerà di sera.” Rispose. “Se cercate un posto dove stare, in fondo a questa via troverete una locanda non troppo cara. La proprietaria è molto gentile, e se le dite che vi manda Majutsu probabilmente vi farà anche uno sconto.” 
    “Oh, no, non potremmo mai mentire.” Fece la signora, sorridendo. “Sfortunatamente non abbiamo mai incontrato dal vivo Majutsu, e sarebbe scortese nei suoi confronti sfruttarlo così.” 
    Il moro ridacchiò. “Oh, non credo proprio di potermela prendere per così poco. Non credevo di fare tanta paura alle persone.” 
    Harry si aspettò un piccolo salto di sorpresa da parte dell’anziana coppia, ma con sua sorpresa i due si limitarono a guardarlo. 
    “Cielo! Abbiamo parlato con una celebrità e non lo sapevamo neppure.” Ridacchiò l’uomo, portandosi una mano dietro la testa in imbarazzo. “Ti chiediamo scusa.” 
    “Tranquilli. Per me è sempre un piacere aiutare chi ne ha bisogno.” 
    “Caro, credo sia meglio lasciare andare Harry. Gli abbiamo già portato via tempo prezioso.” Disse la donna. “Speriamo di rivederti presto. E grazie per le informazioni.” 
    “Non c’è di che.” 
    La coppia si inchinò leggermente per ringraziarlo, poi si girarono e s’incamminarono. 
    Majutsu sorrise, per poi avviarsi, mentre il sorriso sul suo volto scomparve, lasciando spazio a un’espressione vuota. A sua insaputa, la coppia si era voltata nuovamente a guardarlo, restando fermi nel vederlo allontanarsi. 
    “Ha proprio dei bei capelli.” Commentò divertita la signora guardando il marito, che sbuffò. 
    “Non è colpa mia se non esiste una magia in grado di curare le calvizie.” Replicò. “E poi credevo che non t’importasse troppo.” 
    “Ma se sono stati proprio i tuoi capelli a far sì che ti notassi. Era impossibile restare immuni al loro fascino.” 
    “Potrei offendermi, sai?” Disse. “Sono affascinante anche adesso!” 
    I due si guardarono negli occhi, per poi scoppiare a ridere nello stesso momento. 
    “Oh, Char, non cambi proprio mai, eh?” 
    “Certo che no! Fiero di essere rimasto lo stesso in tutta la mia vita!” 


    Due giorni dopo tutti i maghi di Fairy Tail rimasti a Magnolia si riunirono all’interno della Gilda, dove era stato montato un piccolo palco. 
    Oltre ai membri si erano uniti anche diversi cittadini, e a presentare l’evento c’era un piccolo uomo vestito elegantemente con un enorme papillon. 
    “Signore e signori, benvenuti allo spettacolo di magia offerto da Fairy Tail!” Urlò in un microfono magico, che fece risuonare la sua voce dentro tutto l’edificio senza alcuno sforzo da parte sua. 
    Dopo aver detto ciò mosse in avanti la mano libera, creando dal nulla della sabbia, che fece un giro attorno a lui. “A presentare l’evento sarò io, Max, mago della sabbia!” 
    “Beh… Bill potrebbe chiedergli di lavorare con lui.” Commentò Fred, sorridendo. “Visto che lavora in Egitto, di certo un mago in grado di controllare la sabbia gli sarebbe utile non poco.” 
    “Prima di procedere con la classica parata di Fairy Tail, Phantasia, i maghi della nostra città si esibiranno in questo spettacolo!” 
    Immediatamente si alzò una serie di urla entusiaste da parte del pubblico. 
    “E come ogni spettacolo che si rispetti, iniziamo con le ragazze!” 
    Dette quelle parole, sul palco apparve una nuvola di fumo, che una volta dissipata rivelò tutti i membri femminili della Gilda, comprese le ultime arrivate, ovvero un’imbarazzata Ginny e una tranquilla Luna, che esibiva un paio di occhiali con sopra dei ghirigori a forma di farfalle. 
    “Una ad una ci mostreranno la loro magia, facendo del loro meglio per divertirci!” Urlò ancora Max, per poi indicare con la mano Mirajane, che era la prima. 
    “Sembra che abbiate dimenticato uno dei membri.” Fece una voce, che risuonò nell’aria. 
    Poggiando delicatamente i piedi sugli scalini del palco, Evergreen fece la sua entrata in scena, aprendo un ventaglio e mettendolo davanti al volto, sorridendo. “Inoltre, questo spettacolo è inutile. L’unica vera Fata sono io. La più bella sono io. La migliore sono io. Sì… io sono tutto.” Continuando a sorridere, guardò gli spettatori, che la fissavano increduli. “E infine… sono anche la vincitrice. Io, la grandiosa Evergreen!” 
    “E quella chi è?” Domandò Neville, guardando Natsu e Gray, che stavano fissando la ragazza con preoccupazione, come anche il Master e le altre ragazze sul palco, con l’esclusione delle due new entry. 
    “È Evergreen…” Rispose Happy, che aveva deciso di mantenere il suo aspetto umano. “Una dei compagni di Luxus…” 
    “Come mai sei in ritardo?” Chiese Luna, guardandola. “Se volevi partecipare bastava arrivare un po’ prima. Inoltre, non c’è alcun vincitore qui.” 
    Evergreen abbassò il ventaglio, per poi togliersi gli occhiali e guardare le altre ragazze. “Silenzio, mocciosa.” 
    Immediatamente tutte quante si trasformarono in pietra, con la sola eccezione di Luna. 
    “Ginny!” Urlarono subito i fratelli Weasley, mentre la nuova Medusa si rimetteva gli occhiali. 
    “Strano.” Osservò, fissando Luna, i cui occhi erano ancora nascosti dai suoi occhiali. “Di solito non ho problemi a pietrificare persone che indossano gli occhiali.” 
    Max non perse tempo, creando subito con la sabbia una freccia che indicava l’uscita. “Presto! Scappate tutti!” Ordinò ai cittadini, che obbedirono lasciando soli i maghi di Fairy Tail. 
    “Che cos’hai intenzione di fare?!” Esclamò irato Makarov. “Vuoi rovinare il festival?!” 
    “In un festival bisogna divertirsi, no?” 
    “Riportale subito come prima!” Gridò Neville, evocando subito la sua spada. 
    Ma prima che uno di loro potesse fare qualcosa, un fulmine colpì il palco, impedendo per qualche secondo di vedere. 
    Quando la luce tornò normale, sul palco, davanti alle ragazze, oltre ad Evergreen erano apparse altre quattro figure. 
    “Ehilà, pezzenti di Fairy Tail.” Salutò Luxus divertito, mentre dietro di lui Fried e Bixlow guardavano con superiorità i loro colleghi di Gilda. 
    Ma quello che tutti guardavano increduli era il ragazzo a fianco di Luxus. 
    Majutsu fissò tutti quanti con indifferenza, ignorando le ragazze pietrificate dietro di lui. 
    “H-Harry?!” Esclamò Ron. “C-Che cosa significa questo? P-Perché non stai facendo nulla per fermarli?” 
    “Mi sembra ovvio, ragazzo.” Rispose Luxus. “Majutsu è dalla nostra parte. Dopotutto, è uno dei membri più forti assieme a noi.” 
    “E che cos’avete intenzione di fare ora?” Chiese Luna, superando il quintetto e saltando giù dal palco, affiancando il Master, che fissava con rabbia il nipote. 
    “Vogliamo far iniziare la vera festa.” Rispose lui. “E che ne dite di cominciare con un gioco?” 
    Dicendo ciò alzò una mano verso l’alto, schioccando le dita e facendo cadere un fulmine, che sfiorò per pochi centimetri il corpo pietrificato di Lucy. 
    “Smettila!” Ordinò Makarov. 
    “Prendiamo in ostaggio queste ragazze.” Continuò Luxus. “Se infrangerete le regole, le farò a pezzi una per una.” 
    “Non osare!” Urlarono assieme i gemelli. 
    “Majutsu mi ha detto che vi piace divertirvi. Allora partecipate al nostro gioco.” 
    “Harry…” Fece Neville, stringendo con maggiore forza l’elsa della spada. “Davvero sei d’accordo con tutto questo?! Rispondimi!” 
    Il moro sospirò, per poi fare un passo avanti. “Concordo con Luxus che solo i più forti meritano di far parte di Fairy Tail.” Rispose. “Per questo ho accettato il suo piano. Entro stasera, lui sarà il nuovo Master di Fairy Tail.” 
    “In pratica, ora vogliamo stabilire chi è il più forte di Fairy Tail.” Disse Fried. 
    “Ecco le regole del nostro gioco.” Fece Evergreen, per poi lasciar parlare Bixlow. 
    “Vince chi resiste fino alla fine.” Spiegò in maniera semplice lui. 
    “Questa… è la battaglia di Fairy Tail!” Gridò Luxus sorridendo. 
    Sorriso che non scomparve nemmeno dopo che Natsu sbatté un piede infuocato a terra, guardandoli con pura rabbia. 
    “Come osate?!” Urlò, saltando contro Luxus, solo per venire preso in pieno da un fulmine, che lo lasciò a terra fumante e privo di sensi. 
    “Natsu!” Chiamarono subito tutti quanti, con l’eccezione di Gajil, che rimase a fissare serio il nipote di Makarov. 
    “Ovviamente, c’è un modo per salvare le ragazze.” Fece Harry, dando loro le spalle. “Dovete provare a batterci.” 
    “Noi siamo solo cinque, voi quasi cento.” Aggiunse Bixlow, divertito. “Non dovrebbe essere difficile, no?” 
    “Tuttavia… avete solo tre ore di tempo.” Precisò Evergreen. “Dopodiché… le ragazze si sbricioleranno.” 
    “È un gioco molto pesante.” Commentò Luna, seria. “E tutto questo solo perché volete dimostrare di essere i più forti?” 
    “Proprio così, Luna.” Replicò Majutsu. “Magnolia sarà il campo di battaglia. Abbiamo già provveduto a mettere al sicuro tutti gli abitanti, con la scusa delle prove di Phantasia.” 
    “Una precauzione per la quale Majutsu ha insistito.” Disse Luxus. “Ma giustamente mi ha fatto notare che se dovessimo danneggiare degli innocenti, il nuovo Consiglio potrebbe anche chiudere la Gilda. E non vogliamo che succeda.” 
    “Tu… Tutto quello che ci hai detto finora… Allora non ci credevi?!” Urlò Neville a Harry, che continuò a dargli le spalle. “Erza… Come hai potuto fare questo a Erza?! E a Ginny, Lucy e tutte le altre?!” 
    “Sto facendo ciò che reputo giusto.” 
    Sentendo ciò Neville perse definitivamente la pazienza e si scaglio contro di lui, solo per essere costretto a fermarsi quando un fulmine colpì nuovamente il palco. 
    Quando la luce scomparve, non c’era più alcuna traccia di Luxus e degli altri. 
    “La battaglia di Fairy Tail è iniziata!” Risuonò la sua voce. 
    Immediatamente, la maggior parte dei membri uscì di corsa dall’edificio, con Elfman in testa. 
    Solo il gruppo di Hogwarts, il Master e Gajil restarono indietro. 
    “Dannato moccioso… Tra tutti i giorni, proprio oggi…” Fece Makarov, per poi lanciarsi all’inseguimento. 
    Ma con sorpresa di tutti, andò a sbattere contro una parete invisibile proprio in prossimità dell’uscita. 
    “E ora che cosa succede?” Domandò Ron, raggiungendolo e provando a toccare la barriera, solo per passarci attraverso. 
    “Questa è opera di Fried.” Sbottò Gray. “È uno specialista con le rune… E con esse può creare regole inviolabili.” 
    A conferma delle sue parole, sopra l’ingresso apparvero dei caratteri magici. 
    “Che cosa dicono?” Chiese subito George. 
    “Persone o statue di più di ottant’anni non possono superare questo muro.” Lesse Luna, guadagnandosi gli sguardi sorpresi di tutti. “Ho studiato le rune grazie a un libro preso in prestito la scorsa estate. Mi sembrava una lingua interessante…” 
    “Beh… direi che non abbiamo molta scelta…” Borbottò Natsu, rialzandosi. 
    “Ben detto!” Esclamarono assieme i gemelli. “Inoltre, dobbiamo far rinsavire Harry! Dev’essergli per forza successo qualcosa! Non si comporterebbe mai così!” 
    “Non c’è altra soluzione! Presto, andate a cercarli! Sono nascosti da qualche parte in città!” Ordinò Makarov. 
    “Sì!!!” Urlarono tutti per poi lanciarsi verso l’uscita, con l’esclusione di Luna e Gajil. 
    Ma di nuovo la parete fermò uno di loro. Per la precisione Natsu, che andò a schiantarsi contro il muro invisibile, facendo fermare gli altri oltre la barriera. 
    “Eh?!” Fece incredulo Happy. “Ma cosa… Natsu, non mi hai mai detto di essere vecchio di ottant’anni o di essere di pietra!” 
    “Io non lo fono…” Biascicò lui, ancora schiacciato contro il muro. 
    “Come mai voi non ci provate neppure?” Chiese Ron a Gajil e Luna. 
    “Ho provato a uscire prima di tutti gli altri.” Rispose il Dragon Slayer. “E proprio come Salamander, mi sono ritrovato impossibilitato a lasciare la Gilda.” 
    “Io invece sarei inutile là fuori.” Disse Luna. “La mia magia consiste nell’evocare le fate… e mi hanno detto che sono tutte esseri centenari. Rischierei di ritrovarmi con la magia bloccata qui dentro.” 
    “E in questo momento è meglio non rischiare…” Concordò il Master, per poi voltarsi verso il bancone del bar, dietro il quale era in bella vista uno specchio. “Allora direi che è il caso di rivolgerci a qualcuno di esterno… Levy è l’unica oltre a Fried a comprendere le rune, ma c’è anche un’altra persona che potrebbe aiutarci.” 
    “Hermione!” Esclamarono tutti quanti. 
    “Ma certo! Lei aveva studiato qualcosa sulle rune proprio da Levy!” Disse Gray. 
    “Inoltre, ha studiato anche Antiche Rune a Hogwarts. Senza contare la sua magia!” 


    Hermione si lasciò cadere a terra, facendo profondi respiri. 
    Si era addentrata in una foresta approfittando di una giornata in cui i suoi l’avevano lasciata sola in hotel per andare a visitare una città vicina. Uscita alla quale aveva gentilmente detto di no. 
    Da quando era arrivata in Francia aveva scoperto un paio di cose interessanti: la prima era il fatto che fosse perfettamente in grado di comprendere il francese, probabilmente per merito del marchio di Fairy Tail. Aveva sentito la scorsa estate che a Fiore non c’erano problemi linguistici grazie a un incantesimo di traduzione. Ad ogni modo non poteva lamentarsi, almeno era in grado di comunicare senza problemi. 
    L’altra notizia era la differenza di leggi magiche: in Francia infatti aveva scoperto che era permesso esercitare la magia anche al di fuori delle scuole, sempre a condizione di non essere visti dai Babbani. E a essere onesti, Hermione preferiva un simile compromesso rispetto al rigido protocollo inglese. 
    Ed era proprio grazie a ciò che ora si trovava a terra senza fiato: aveva passato l’intero pomeriggio a esercitarsi con la sua magia, nella speranza di scoprire qualche altra capacità in grado di aiutarla a combattere con gli altri. 
    “Di… nuovo…” Ansimò, rialzandosi e facendo apparire di nuovo lo schermo magico, sul quale cominciò a digitare velocemente una sequenza di codici decifrabili solo a lei. 
    Mentre continuava a scrivere, di fronte a lei cominciò a prendere forma qualcosa, ma durò solo pochi secondi prima di disgregarsi nel nulla, vanificando il suo lavoro. 
    “Perché non funziona?” Borbottò, ricontrollando il testo scritto. “Eppure non dovrebbero esserci errori…” 
    “Hermione!” 
    La ragazza saltò per la sorpresa, facendo subito scomparire la sua magia e guardandosi intorno. 
    “Chi-” 
    “Hermione! Riesci a sentirmi?!” 
    La maga si voltò verso la sua borsa, poggiata poco lontana, per poi correre subito a prenderla, tirando fuori lo specchio che Harry le aveva dato all’inizio delle vacanze, che ora mostrava il volto preoccupato di Makarov. 
    “Master!” Esclamò. “Che cosa succede?” 
    “Temo siamo nei guai… E mi dispiace disturbarti durante la tua vacanza, ma sei l’unica a cui possiamo rivolgerci ora.” 
    Hermione si fece seria. “Dimmi tutto.” 
    Nei minuti successivi la ragazza restò ad ascoltare in silenzio ciò che era successo durante la festa, faticando a credere alle proprie orecchie. 
    “Harry… ha davvero attaccato gli altri?” 
    “A questo ci penseremo dopo. Ora, pensi di poter fare qualcosa per le ragazze?” 
    “Non ne sono sicura… se fossi presente di persona avrei già più possibilità, ma così… Prova a mostrarmi una di loro da vicino.” 
    Il Master annuì, per poi avvicinarsi subito a Erza. Hermione attivò immediatamente la sua magia, creando la copia olografica dell’amica pietrificata e leggendo i dati che apparivano. 
    “Temo di poter fare ben poco…” Mormorò, mordendosi un labbro. “Evergreen è fin troppo abile nella sua magia. Si può sciogliere l’incantesimo solo se è lei a volerlo o se non è più in grado di tenerlo attivo.” 
    “In poche parole dobbiamo metterla fuori gioco, giusto?” Semplificò Natsu, facendosi avanti. “Che rabbia! Gli altri sono andati tutti quanti, mentre io sono bloccato qui!” 
    “Ci sono anch’io, aye!” Sentì dire dalla voce di Happy. 
    “Mostratemi quelle rune.” Fece Hermione. “Non sono ai livelli di Levy, ma posso tentare di crearne di nuove che permettano di passare oltre a quelle attuali.” 
    “Allora provaci.” Disse Makarov, girando lo specchio verso le scritte in aria, che la ragazza copiò subito con la sua magia, creando un secondo schermo che tenne in disparte. 
    “Farò del mio meglio. Vi farò sapere se riesco a risolvere qualcosa.” 
    “Aspettiamo tue notizie.” 
    Detto ciò il Master interruppe la comunicazione. 
    “Bene… allora vediamo di darci da fare-” 
    “Quel tuo incantesimo… è molto particolare.” Fece una voce dall’accento francese alle sue spalle. 
    Hermione sussultò, per poi girarsi lentamente, ritrovandosi a guardare una ragazza dai capelli biondi e gli occhi azzurri, che le trasmise una sensazione che non riuscì a descrivere. 
    La castana deglutì, riflettendo se far sparire la magia o no. 
    “Quelle rune… non pensavo le avrei mai viste qui.” Continuò la ragazza. “Credevo esistessero solo a Fiore.” 
    Hermione a quel punto spalancò gli occhi. “Come fai a sapere di Fiore?” 
    A bionda le restituì lo sguardo sorpreso. “Che sorpresa. Non pensavo ne fossi davvero a conoscenza. Anche perché non ero certa esistesse davvero, ma pare che tu me ne abbia appena dato la conferma.” 
    “Come sarebbe a dire? Hai riconosciuto subito le rune e conoscevi il nome di Fiore… Chi sei? E da dove vieni?” 
    “Ho visto quelle rune su un diario di mia nonna. Mi disse di aver incontrato da giovane un ragazzo che diceva di venire da un posto chiamato Fiore, irrintracciabile anche per noi maghi. Le insegnò le basi della sua lingua, per poi svanire nel nulla. Io e mia madre siamo sempre state dubbiose sulla veridicità di quella storia, ma pare che alla fine avesse ragione. Dovrò dirglielo la prossima volta.” 
    Hermione la guardò seria. “Ti pregherei di non farlo. Questa conoscenza mi è stata data da un’amica, che mi ha chiesto di non diffonderla. E sarebbe pericoloso se l’esistenza di Fiore venisse diffusa.” 
    La ragazza restò in silenzio per qualche secondo, per poi annuire. “Sì, capisco. È un po’ come la mia condizione… ne si è fieri, ma non la si vuole sbandierare ai quattro venti.” 
    Hermione la guardò, chiedendosi a cosa si stesse riferendo. E l’altra ragazza sembrò intuire i suoi pensieri, facendo una piccola risata. “Se qui ci fosse qualche ragazzo, forse avresti capito a cosa mi sto riferendo.” 
    “Tu… sei in parte Veela, vero? Dal tuo commento non mi viene in mente altro.” 
    L’altra allargo leggermente gli occhi. “Complimenti. C’è chi ha difficoltà a comprenderlo anche quando è palese, e a te sono bastate poche parole… Sei molto intelligente.” 
    “I miei amici me lo dicono spesso.” ridacchiò la castana. 
    “Il mio nome è Fleur Delacour. E il tuo?” 
    “Hermione Granger. Piacere di conoscerti.” 
    “Allora, qual è il problema?” Chiese Fleur, avvicinandosi allo schermo con le rune. “Se riesco a tradurre bene, questa scritta è una limitazione. Ma perché una statua con più di ottant’anni non dovrebbe poter uscire?” 
    “È quello che mi sono chiesta anch’io. Visto che ha bloccato anche un mio amico, che sono sicura ha la mia stessa età, probabilmente c’è una qualche riga nascosta tra le altre.”
    Fleur annuì per poi mettersi al lavoro con la studentessa di Hogwarts.




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    Cavoli... sono un po' in ritardo, vero?
    Vi chiedo infinitamente scusa, ma è stato un periodo pieno, e questa saga sinceramente è quella che mi piace di meno, quindi sto un po' faticando a trovare l'ispirazione necessaria... ma non temete, non mi fermerò! Anche perché non vedo l'ora di iniziare a fare il quarto anno di Harry, quindi... avanti tutta!
    Ora, ormai Fairy Tail è giunto alla fine (anche se devo recuperare la lettura di tipo gli ultimi 20 capitoli XD), e questo mi permetterà di mettere giù per bene le idee per il futuro di questa fanfiction, anche se non dovrebbe cambiare di molto, avendo già deciso il percorso.
    Dunque, spero di non farvi più aspettare così tanto per il prossimo capitolo, e sopratutto di riuscire comunque a continuare ad appassionarvi con la storia!
    Detto questo... alla prossima! E buone vacanze a tutti!
     
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97 replies since 8/9/2012, 21:37   1730 views
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