Harry Potter e la magia di Fairy Tail

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  1. darkroxas92
     
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    暗いロクサス92

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    “Ugh… Cosa… Cos’è successo?” Bofonchiò Harry, aprendo gli occhi. 
    La prima cosa di cui si rese conto fu che era seduto contro una parete metallica, in una stanza circolare. Al centro di essa c’era uno strano dispositivo esagonale, con una colonna al cui interno c’erano quelle che sembravano delle lampade neon verdi, e al di sopra di esse tre cerchi sui quali erano disegnate decine di simboli sconosciuti. 
    “Oh, ti sei svegliato.” Disse Dark, appoggiato contro una ringhiera, che Majutsu notò solo allora che circondava la stanza. “Scusa, ma non sono pratico nel rimuovere i ricordi, quindi ho preferito addormentarvi.” 
    “Dove… Dove siamo?” 
    “Siete nel TARDIS!” Esclamò il Dottore, salendo una rampa di scale. “E stiamo tornando al vostro tempo.” 
    “Non dovrebbe essere una cosa istantanea?” 
    “A volte sì, a volte no. Dipende dai vari casi.” Rispose lui. 
    “Erza e Hermione?” 
    “Stanno bene.” Rispose Dark, girando lo sguardo verso un altro punto della stanza, dove c’erano le due ragazze, le quali sembravano star riprendendo anche loro i sensi in quel momento. 
    Harry annuì, per poi alzarsi e guardarsi bene attorno. 
    “Sorpreso, vero?” Fece il Dottore, sorridendo. “Guarda bene questa meraviglia, perché dubito tu riuscirai a trovarne un’altra. È l’ultima della sua specie…” 
    “È… È davvero incredibile…” Osservò Hermione, alzandosi anche lei. “E siamo all’interno di quella cabina?” 
    “Proprio così. E come potete immaginare da quella porta, c’è ancora parecchio spazio disponibile. Ma non è il momento di un tour.” 
    “Purtroppo no.” Rispose l’Equilibrio. “Stiamo tornando indietro per combattere.” 
    “Che cosa?” Esclamarono i tre maghi, concentrando tutta l’attenzione sull’ex Custode, che sospirò. 
    “Non l’ho detto prima, ma ad attenderci c’è un nemico molto pericoloso. Ancora più temibile di quella creatura che avete affrontato.” 
    “Di chi si tratta?” Chiese Erza. 
    “Come abbiamo già spiegato ai vostri amici, esistono quattro categorie di Custodi: quelli della Luce e dell’Oscurità, che sono composte da migliaia di Custodi ognuna; poi c’è quello che rappresenta me, cioè il Custode dell’Equilibrio, alias Hikari. Infine… c’è il Custode del Caos, il cui potere è opposto al mio.” 
    “Equilibrio e Caos… le due forze opposte nel mezzo.” Disse Hermione, per poi spalancare gli occhi. “Allora… non ho sentito solo la tua energia! Ecco perché mi sembrava diversa!” 
    “Ma la prima volta che hai sentito quell’energia… è stato a inizio anno!” Affermò Harry. “Significherebbe che è stato tutto il tempo a osservarci!” 
    “Per questo ho lasciato Hikari a proteggere Hogwarts.” Spiegò Dark. “Finché non torneremo, sarà un’ottima difesa.” 
    “Ma se questo Custode è così forte… tutti gli altri sono comunque in pericolo!” Commentò Erza. 
    “Se Natsu è come quello che conosco io, forse hanno qualche speranza in più… ma qui tutti voi siete più giovani.” 
    “Perché Natsu avrebbe più speranze degli altri?” Domandò Hermione. 
    “A essere sincero, è molto semplice.” Rispose Dark, sorridendo. “Perché il Natsu del nostro universo è uno dei Custodi della Luce che combatte al nostro fianco.” 
    “Aspetta… avete dato una delle armi più potenti dell’universo… a Natsu?!” Esclamò incredulo Majutsu. 
    “Mia madre spesso agisce in modi non comprensibili anche per me.” Replicò divertito l’Equilibrio. “Ma si è dimostrato un valido alleato. Oltre al fatto che adesso è uno dei pochi Custodi ad aver superato il mio esame.” 
    “Il tuo esame?” 
    “Non preoccupatevi di questo. Riguarda il nostro universo, non il vostro. Ora pensiamo solo a mandare via l’intruso.” 
    “Come?” 
    “L’unica possibilità che mi viene in mente… è eliminarlo.” 
    “Eli… minarlo?” Ripeté Hermione. “Non è un po’ drastico? Potreste limitarvi a metterlo fuori gioco e-” 
    “Sarebbe inutile. Se lo lasciamo ancora libero… potrebbe provocare ulteriori disordini nell’universo.” 
    “Ha fatto qualcosa di imperdonabile, vero?” Chiese Harry, guardandolo serio. 
    “È un pericolo. Se si dovesse unire alle forze di mio padre… vincere sarebbe molto più difficile.” 
    “Dicci che cosa possiamo fare per aiutarti.” Disse Erza. “Se costui è un pericolo per te, non oso immaginare cosa potrebbe fare ai nostri mondi.” 
    Il Dottore restò in silenzio a osservare la scena. 
    “Volete davvero combattere?” Domandò Dark, guardando negli occhi i due maghi di Classe S. 
    “Questo è il mio mondo d’origine.” Rispose Majutsu. “È vero, sono legato più a Fiore, e non appena sconfiggerò Voldemort tornerò lì per restarci, ma non per questo posso abbandonare chi abita qui!” 
    L’Equilibrio sorrise. “Molto bene. Allora preparatevi alla vostra battaglia più difficile. A proposito… Erza, l’armatura che hai usato prima non è possibile ripararla, vero?” 
    Titania scosse la testa. “No, è a brandelli. Dovrò farne forgiare una nuova non appena torneremo a Fiore.” 
    “Non ce ne sarà bisogno. Puoi far apparire tutte le tue armature per piacere? Comprese quelle rotte e distrutte, oltre alle tue spade ovviamente.” 
    “Perché?” 
    Dark ridacchiò. “Perché ho intenzione di riservarti un servizio che ben pochi possono vantare di aver ricevuto. Riparerò le tue armature e le tue lame, donandogli nuova forza e resistenza. Dopo sarà praticamente impossibile danneggiarle se non usando una quantità d’energia tale da distruggere un mondo. Inoltre farò in modo che si adattino sempre a te, considerando che crescerai ancora.” 
    Erza spalancò gli occhi, come anche Harry e Hermione. 
    “Puoi… Puoi davvero fare qualcosa di simile?” Disse incredula la rossa. 
    “Ho creato e distrutto un mondo con le mie mani. Pensi davvero che per me sia difficile una cosa del genere? Anzi, non sono neppure il primo. Prenderò spunto da certi cavalieri… ma eviterò di usare il sangue. E anche voi due, se avete armature o armi che desiderate fortificare, non esitate a farle apparire.” 
    Per tutta risposta Majutsu annuì, facendo apparire la sua Fairy Armor, seguita dalla spada. 
    Subito dopo anche Erza fece lo stesso, materializzando tutte le sue armature, che caddero a terra inermi. 
    “Ci sarebbe anche un’altra spada che vorrei che tu guardassi.” Fece il moro, guardando il ragazzo, che si avvicinò alle armature. “Ma al momento è in possesso di Neville.” 
    “Non starai parlando della spada di Grifondoro, vero?” Chiese sorpreso Dark. “Come mai ce l’ha Neville? Credevo fosse custodita da Silente.” 
    “La spada si è fusa con la sua magia. È diventata letteralmente parte di lui.” Rispose Hermione, impaziente di vedere come avrebbe riparato le armature. 
    “Capisco. Sì, non c’è problema, guarderò anche quella, sebbene dubito abbia bisogno di un mio intervento. Ora pensiamo a queste.” 
    “Non ci hai ancora detto una cosa però.” Fece Erza. “Come si chiama il nostro avversario?” 
    “Perché vuoi saperlo?” 
    “Non mi piace affrontare qualcuno senza sapere chi è.” 
    Dark si chinò su una delle armature, mentre le sue mani venivano avvolte da un’aura nera e bianca. 
    “Il suo nome… è Hakai. Significa Distruzione.” 
    “Una distruzione caotica…” Commentò Majutsu, ripetendo le parole della Cooman. “Hakai… il Custode del Caos… Allora parlava proprio di lui.” 
      

    ~~~~~~~~~~~ 

      
    “Dove vai?” Chiese Lucy a Hikari, vedendola allontanarsi verso l’ingresso della Sala Grande. 
    “Ad accogliere degnamente il nostro ospite.” Rispose lei, evocando il Keyblade. 
    “È lo stesso tipo che ci mandò contro quel mostro anni fa?” Domandò il professor Lupin, guadagnandosi gli sguardi di tutti, Custode compresa. 
    “Quale mostro?” Chiese Natsu. 
    “Una creatura terribilmente potente…” Rispose lui, per poi guardare i membri di Fairy Tail. “Neppure Majutsu e Titania sono riusciti a ferirla. È stato solo grazie all’intervento di Dark se ne siamo usciti vivi… l’ha chiamata in un modo che ancora adesso ricordo bene… Heartless.” 
    “Un Heartless vi ha attaccati nel passato?!” Esclamò sorpresa Hikari. “Quindi può controllarli adesso, eh?” 
    “Di chi state parlando?” Domandò Caramell. “E chi sarebbero questi Majutsu e Titania?!” 
    “Credo stiano parlando di me, signor Ministro della Magia.” S’intromise una voce sopra di loro. 
    Tutti alzarono lo sguardo, ritrovandosi a guardare un ragazzo dai disordinati capelli neri, con addosso un impermeabile nero con disegnati sopra dei fulmini bianchi, che li stava guardando mentre era sospeso in volo a testa in giù. “È da tanto che non ci si vede… Hikari. O adesso dovrei chiamarti Dark? In fondo, hai preso il suo posto.” 
    “Hakai!” Chiamò lei. “Allora eri davvero tu!” 
    “Già.” Rispose il Custode, per poi saltare giù, atterrando nel centro della Sala Grande, dove immediatamente si ritrovò puntate contro le bacchette di tutti i presenti. 
    “Scappate!” Ordinò la Custode dell’Equilibrio. “Non siete alla sua altezza! Andatevene immediatamente da Hogwarts!” 
    “Hikari, Hikari, Hikari… Pensi davvero che lascerò fuggire il mio divertimento?” Domandò Hakai, ridacchiando. “Ad ogni modo, tu non sei proprio il divertimento che speravo, ma sei un’ottima sostituta del tuo ragazzo. Mi chiedo come reagirà quando tornerà e ti vedrà sconfitta. Dopotutto, il suo giochetto non funzionerà di nuovo… e tu non potrai tornare in vita una terza volta.” 
    “Terza volta?” Ripeté sorpreso Gray, mentre anche Silente fissava con curiosità la ragazza. 
    “Lo stesso vale per te. Tu non puoi diventare un Nessuno.” 
    “Un Nessuno? A me sembra anche fin troppo qualcuno.” Ribatté Fred, senza abbassare la bacchetta. 
    “Un Nessuno è un essere che ha perso il proprio cuore, ma che aveva una volontà tanto forte che il suo corpo ha continuato a vivere, come la sua mente.” Rispose divertito il nuovo arrivato. “Ma dovreste chiederlo a lei, visto che in passato lo era.” 
    “Tu… non avevi il cuore?” Chiese Lucy, guardando la Custode, che annuì. 
    “L’ho perso da bambina. Un Nessuno può vivere come una persona qualsiasi se mantiene la sua coscienza. Tuttavia, c’è un piccolo prezzo da pagare… la perdita di tutte le emozioni. Un Nessuno non può provarle.” 
    “E la cosa ironica della situazione è che nonostante ciò hai continuato a provare qualcosa verso quel bambino per cui ti sei sacrificata.” Continuò Hakai, per poi scoppiare a ridere. “Che spasso! Pensare che sei morta per ben due volte tra le sue braccia… Ah, no, scusa. La seconda volta sei stata solo uccisa davanti ai suoi occhi.” 
    Hikari strinse con più forza il Keyblade. “Che cosa ci fai qui?” Domandò, cercando di non cedere alle provocazioni. 
    “Non ne ho idea. Mi sono ritrovato in questo mondo e per qualche motivo non sono riuscito a lasciarlo, ma ero sicuro che sareste giunti anche voi. Dopotutto, Equilibrio e Caos sono destinati a scontrarsi in eterno.” 
    Prima che la ragazza potesse replicare, il Ministro si mise tra i due, continuando a puntare, tremando, la bacchetta contro il Custode del Caos. 
    “C-Chiunque tu sia, arrenditi subito! I-Il castello è circondato dai D-Dissennatori e-” 
    Il Ministro non concluse la frase che un vento d’energia lo fece volare indietro, fino a farlo sbattere contro il muro. 
    Allo stesso modo anche i professori, ad esclusione di Silente, e gli studenti volarono via di fronte a quell’energia, lasciando in campo solo il preside e Hikari. 
    “C-Che razza di potere è quello?” Borbottò Gray, rialzandosi per qualche secondo prima di cadere nuovamente a terra. 
    “È molto più forte del Master…” Fece Lucy, guardando Hakai, che si limitava a restare fermo dove si trovava. 
    “Lasciali andare! Tu vuoi me e Dark, vero?” Affermò Hikari. 
    Per tutta risposta il Custode del Caos portò una mano in avanti, per poi far apparire dal nulla un Keyblade completamente nero, con un ciondolo che ricordava vagamente la sagoma della testa di un topo. 
    “E perché dovrei? Contavo di divertirmi con loro… dopotutto, sono molto diversi da quelli che conosciamo. E poi potrei anche ripagare il Dragon Slayer per avermi affrontato.” 
    Natsu spalancò gli occhi. 
    “Non è lo stesso! Lui non possiede lo stesso potere!” 
    “E allora? Credi davvero che me ne importi qualcosa?” 
    “Ehi, tu!” Esclamò il rosato, alzandosi a fatica. “Non ho capito bene che cosa stai dicendo, ma vuoi affrontarmi, dico bene?” 
    “Dragonil, non fare niente di avventato!” Tentò di ordinare la McGranitt, senza però riuscire nemmeno ad alzarsi, come i suoi colleghi. 
    “Ma se sto fermo… finirà col ferirvi ulteriormente.” 
    Hikari sospirò, per poi alzare la mano libera. 
    Immediatamente, attorno a tutti ad eccezione dei maghi di Fairy Tail apparve una specie di bolla bianca e nera, che avvolse completamente i presenti, per poi sparire con essi. 
    “Li ho portati a Hogsmeade.” Spiegò la Custode, guardando il preside, che annuì. 
    “Ti ringrazio.” Disse lui, per poi tornare a volgere la sua attenzione al ragazzo del Caos, che non reagì minimamente a quella svolta. 
    “Allora possiamo combattere senza problemi?” Domandò George, riuscendo a rimettersi anche lui in piedi, imitato uno a uno dagli altri. 
    “Solo per questa volta, signor Weasley, credo di potervi dire di non trattenervi.” 
    “Speravamo dicesse questo, preside!” Esclamarono i due fratelli, per poi sbattere tra di loro i pugni. “Magia gemella! Ignum! Rockets Fire!” 
    Immediatamente una serie di fuochi d’artificio partirono in direzione del nemico, che si limitò ad alzare una mano per farli esplodere prima che potessero anche solo sfiorarlo, per poi saltare per evitare un affondo da parte di Hikari. 
    “Dovrete impegnarvi molto di più.” Schernì, per poi spostarsi velocemente, evitando così un incantesimo rosso lanciato da Silente. 
    “Combatti da uomo!” Urlò Natsu, lasciandosi avvolgere dalle fiamme e partendo all’attacco. 
    Ma Hakai lo colpì allo stomaco con un piede, facendolo volare verso l’alto, dove andò a sbattere contro il soffitto. 
    Fu Happy a recuperarlo prima che potesse cadere a terra, restando in aria sopra il Custode. 
    “Tauros!” Chiamò Lucy, evocando lo Spirito Stellare, che si lanciò subito alla carica contro il nemico, che parò l’ascia usando il Keyblade, per poi respingere il toro antropomorfo. 
    “Deboli! Siete tutti deboli!” Gridò Hakai, per poi parare con l’arma una spada di ghiaccio creata da Gray e con la mano libera una radice creata da Neville. 
    “Quanto è forte?” Fece sorpresa Ginny, deglutendo, mentre Hikari saltava al suo fianco, cominciando a creare tra le mani due sfere, una bianca e una nera. 
    “Molto più di quanto sta dimostrando adesso.” Rispose, per poi far scontrare tra di loro le due sfere magiche, formandone una sola, con i due colori che si mischiavano in continuazione tra di loro. “Spostatevi tutti da lì!” Urlò, alzando la magia verso l’alto, dove s’ingigantì ulteriormente. 
    Immediatamente tutti i maghi obbedirono all’ordine, lasciando Hakai da solo, che si limitò a guardare la sfera, senza far sparire il suo sorriso. 
    Hikari non disse nulla e lanciò la magia contro il suo avversario, che fece scomparire il Keyblade per prenderla con le mani. 
    La forza dell’incantesimo riuscì a farlo arretrare di qualche metro, ma con orrore di tutti i presenti, infine riuscì a respingerla verso l’alto, distruggendo letteralmente la volta della Sala Grande, e lasciando che la sfera proseguisse verso l’alto, dove esplose provocando un’onda d’urto che infranse tutti i vetri del castello. 
    Silente evocò subito una barriera attorno a loro per ripararsi dai detriti, mentre Hakai e Hikari restarono a guardarsi, incuranti delle macerie che cadevano attorno a loro, le quali sembravano evitarli come se non volessero interferire nella battaglia. 
    “Non ho passato il tempo a riposare.” Fece il ragazzo. “E ho molta più esperienza di te nell’usare assieme Luce e Oscurità.” 
    La Custode dell’Equilibrio non disse nulla. Partì subito all’attacco, pronta a colpirlo con il Keyblade. 
    Hakai restò al suo posto, facendo riapparire la sua arma e preparandosi a parare il colpo. 
    Ma la ragazza scomparve, riapparendo alle sue spalle e colpendolo in pieno, facendolo volare attraverso la Sala e infine scontrare contro il portone, che cedette sotto il colpo appena ricevuto. 
    “Incredibile…” Commentò Lucy, mentre anche gli altri maghi guardavano stupefatti lo scontro. Solo Luna era riuscita a mantenere la sua solita aria da sognatrice, sebbene i suoi occhi tradivano la sua attenzione. 
    “Ora capisco perché erano così sicuri…” Sussurrò Ron. 
    “Sono decisamente a livelli ben diversi dai nostri.” Ammise il preside. “Nemmeno io potrei affrontarli da solo.” 
    “E si stanno trattenendo.” Aggiunse la Lovegood, attirando gli sguardi di tutti su di sé. “Se Hermione ha detto che l’Eterion era nulla in confronto, questo decisamente non è il loro limite.” 
      
    Nel frattempo, al di fuori di Hogwarts, i professori, il Ministro e gli altri studenti avevano osservato da Hogsmeade la sfera magica esplodere nel cielo, e anche da lì avevano avvertito l’onda d’urto, che arrivò come un fortissimo colpo di vento. 
    “N-Non posso credere ai miei occhi…” Mormorò incredulo Caramell. “Una simile magia…” 
    “Non ne ho mai vista una così potente.” Ammise Vitious, mentre alle sue spalle Piton osservava la scena con il suo solito volto stoico, anche se dentro non poteva dire di non provare un certo timore. Se prima non credeva alla storia di quei ragazzi, ora aveva ben pochi dubbi. 
    “E non avete visto la guerra.” Disse il Dottore, arrivando in quel momento, da solo. 
    “Quando siete tornati?” Chiese il professor Lupin. 
    “Pochi secondi fa. Anche se Dark è andato subito verso il castello.” 
    “E Potter, Scarlett e Granger?” Domandò la vicepreside. 
    “Stanno riposando dentro il TARDIS.” Rispose lui, con gesti vaghi. “Un viaggio nel tempo può risultare stancante all’inizio. Sa, il fuso orario…” 
      
    Hakai riemerse dalle macerie del portone, limitandosi a far scrocchiare il collo. 
    “Non male come colpo, lo ammetto.” Disse, per poi battere le mani sui vestiti per far cadere la polvere. “Ma da sola, non sei questo granché.” 
    Hikari alzò il Keyblade, per poi scomparire nuovamente alla vista. 
    Ma questa volta il suo avversario la imitò, svanendo dietro di lei. 
    La prossima cosa che i maghi videro furono solo delle scintille provocate a mezz’aria dallo scontro delle due armi. 
    “Dannazione!” Esclamò Natsu. “Non mi sono mai sentito tanto debole!” 
    “Ma quei due sono ben lontani dalle nostre capacità.” Ammise Fred. “Probabilmente nemmeno Harry ed Erza potrebbero fare qualcosa…” 
    Il loro discorso venne interrotto dai due Custodi, che atterrarono ai lati opposti della Sala Grande. 
    Hikari puntò subito il Keyblade verso Hakai, creando una sfera nera sulla sua punta, che divenne sempre più grande. 
    Allo stesso modo, il custode del Caos cominciò a crearne un’altra, solo che questa era bianca. 
    Senza dire nulla, lanciarono le due magie una contro l’altra, le quali si scontrarono a metà strada, restando ferme e cominciando a scagliare fulmini attorno. 
    “È tutto inutile!” Gridò Hakai, sorridendo. “Non puoi vincere!” 
    “Lo so, ma mi basta prendere tempo finché Dark non tornerà! E dopo per te sarà la fine!” 
    “Speranza vana la tua. Quando arriverà… di te non ci sarà nulla!” 
    E-Expelliarmus!” Balbettò una voce. 
    Tutti si voltarono verso l’ingresso della Sala Grande, dove videro una figura vestita di nero, con un cappuccio che gli copriva il volto, tenere una bacchetta, dalla quale era appena partito un incantesimo rosso, che tuttavia s’infranse ancora prima di raggiungere Hakai, che sbuffò divertito. 
    “E quello che cos’era? Non ho mai visto un attacco così patetico e-” 
    Non concluse la frase che sentì un forte dolore attorno alla gamba. 
    Senza che nessuno se ne accorgesse, un grosso cane nero era entrato nella stanza, riuscendo a raggiungerlo e morderlo a una gamba. 
    “Tu- Dannato!” Urlò Hakai, spostando il Keyblade e colpendo l’animale con esso, facendolo volare via. 
    Solo allora sgranò gli occhi, voltandosi giusto in tempo per vedere la sua stessa magia, unita a quella di Hikari, raggiungerlo ed esplodergli contro. 
    L’esplosione fu tale che il punto dove si trovava il Custode del Caos sembrò letteralmente svanire, inghiottito dalla luce scaturita dallo scontro. 
    Quando essa si dissipò, rivelò un grosso cratere, al suo interno perfettamente liscio, con nessuna traccia di Hakai. 
    “D-Dov’è finito?” Domandò Lucy, guardandosi attorno. “È… È morto?” 
    Hikari cadde in ginocchio, prendendo dei profondi respiri. “No… Ma di sicuro stavolta non ne è uscito indenne. Abbiamo qualche minuto di tempo per riprenderci.” 
    “Solo qualche minuto?!” Esclamò sorpreso Ron. “Dopo un simile colpo, sarebbe un miracolo se fosse ancora tutto intero!” 
    “Abbiamo tentato di distruggerlo più volte, ma è sempre tornato. Inoltre, ha il potere di distruggere questo pianeta come e quando vuole. Un colpo del genere di certo non l’ha ucciso.” Rispose la Custode, per poi avvicinarsi al cane, che scosse il pelo; del misterioso ragazzo invece già non c’era più alcuna traccia. 
    “Grazie per l’aiuto.” Disse, chinandosi su di lui e avvolgendolo con un’aura verde. “Ora lascia che curi le tue ferite.” 
    “Sembri essere a tuo agio con gli animali.” Osservò Silente, continuando a tenere in mano la bacchetta, remore degli avvertimenti della ragazza. 
    “Un nostro compagno è in grado di trasformarsi in quasi ogni tipo di animale e non solo. Quindi ho avuto modo di vederne di diversi. Senza considerare quella che si trasforma in una scimmia gigante quando vede la luna.” 
    “Una specie di lupo mannaro?” Chiese George. 
    “No, no, proprio una scimmia gigante con un istinto di distruzione molto alto, e anche quando ha l’aspetto umano, è molto forte. Dopotutto, suo nonno è definito da molti l’essere più potente dell’universo.” Replicò sorridendo Hikari, sciogliendo l’incantesimo di guarigione. 
    “Che razza di compagni avete?” Domandò Gray, incuriosito. 
    “Parecchi tipi diversi. Da un disegnatore di fumetti a un mezzo demone, passando per un ragazzo in grado di tornare bambino quando vuole, una ragazza che pilotava un robot gigante e concludendo con un pseudo assassino dai capelli azzurri. Ah, senza dimenticare il quasi dio della morte, un alchimista in grado di creare praticamente qualsiasi cosa e un ragazzo in grado di usare delle fiamme per combattere e destinato a diventare un boss della malavita.” 
    “E mi pare di capire che ci sia anche Natsu in questo gruppo, giusto?” Intervenne Luna, guardando il Dragon Slayer, che trasalì. 
    “A questo punto è inutile nasconderlo. Sì, da noi Natsu è uno dei Custodi, e assieme a Happy viaggia con noi.” 
    “Anch’io sono un Custode, aye?” Chiese stupito il gatto umanizzato, indicandosi. 
    “No, no. Tu sei solo un accompagnatore… un Guardiano, a voler essere precisi. Motivo per cui spesso ti sei allontanato dal gruppo principale.” 
    Nel frattempo il cane si girò verso i ragazzi, guardandoli uno a uno. 
    “Quello non è lo stesso cane che abbiamo visto a Privet Drive?” Osservò Gray. 
    “Intenti dire il Gramo?” Fece Ron. Nessuno si accorse che il cane sembrò gemere a quella parola. 
    “Ti posso assicurare, signor Weasley, che quello non è un Gramo, ma solo un semplice cane.” Disse Silente, fissando anche lui incuriosito l’animale, che si diresse verso l’uscita della Sala Grande, sparendo oltre la soglia. “Anche se mi chiedo come mai sia intervenuto in nostro aiuto… Come anche quel ragazzo. Non era uno studente.” 
    Hikari li guardò in silenzio. “Quel ragazzo…” Mormorò, portandosi una mano sotto il mento. “Perché ho come l’impressione che dovrei sapere chi è?” 
    Ma l’attenzione di tutti fu catturata dall’urlo di Gray. 
    Senza che nessuno se ne rendesse conto, Hakai era riapparso alle spalle del mago del ghiaccio, trafiggendolo allo stomaco con il Keyblade. 
    “Gray!” Urlarono tutti, mentre il Custode del Caos estraeva l’arma dal suo corpo, lasciandolo cadere a terra. 
    Immediatamente Luna evocò una decina di fate, che si diressero da lui, cominciando a curarlo. 
    Anche Hikari si lanciò verso di lui, ma venne fermata da Hakai. 
    Solo allora notò le varie bruciature sul suo corpo, come anche i vestiti lacerati in più punti. 
    “Sei stata fortunata. Se non fosse stato per lui, ti avrei sopraffatta. E invece sei riuscita a ferirmi… e questo avrà il suo prezzo.” 
    Dicendo ciò, cominciò a creare una sfera d’oscurità, in direzione dei maghi. Silente si mise davanti come scudo, tenendo la bacchetta alzata. 
    “Ora cancellerò tutti loro dall’esistenza!” Urlò, scagliando la magia. 
    Il preside pronunciò subito una serie d’incantesimi, pronto a ricevere l’impatto. 
    Ma prima che il colpo nemico potesse raggiungerlo, una macchia bianca entrò dal soffitto distrutto, mettendosi in mezzo. 
    Erza, nella ricreata armatura di Super Acciaio, alzò gli scudi presenti sulle braccia, ricevendo in pieno il colpo e arretrando di un paio di metri sotto la sua potenza. 
    Poi, usando tutta la sua forza, riuscì a deviare verso l’alto la magia, che si disperse nel cielo. 
    “Che cosa?!” Esclamò sorpreso Hakai, fissando Titania, che abbassò le braccia, sorridendo nel constatare che l’armatura non aveva riportato il minimo graffio. 
    “Pare proprio che adesso sia in grado di tenere testa anche al creatore di quell’essere…” Disse, per poi sostituire l’armatura con la sua classica, facendo apparire due spade tra le mani. “Non ho nemmeno bisogno di chiederti se tu sei Hakai!” 
    “Erza!” Esclamarono gli altri, felici di vederla. 
    “Scusate il ritardo. Siamo rimasti bloccati nel traffico temporale.” Replicò lei, guardandoli divertita, per poi farsi seria nel vedere la ferita di Gray. 
    “Come hai fatto?!” Urlò il Custode del Caos. “Nessuna armatura avrebbe potuto resistere a quella magia!” 
    “Allora è meglio che tu rivaluti i tuoi poteri!” Gridò una voce. 
    Tutti alzarono lo sguardo, vedendo un’armatura verde cadere proprio verso Hakai, tenendo di fronte a sé una spada dello stesso colore. 
    Il Custode del Caos alzò in tempo il Keyblade per parare l’affondo, ma questo non evitò la formazione di un cratere sotto di lui. 
    “Credo dobbiamo ringraziare il tuo Heartless per averci permesso di capire quanto diventare più forti.” Disse Harry, per poi saltare indietro, atterrando al fianco di Hikari, che lo guardò sorpresa, come gli altri. 
    “Deduco che Dark vi ha trovati.” Disse lei. 
    Majutsu non disse nulla, limitandosi ad alzare la spada. 
    “Direi che possiamo parlare dopo. Dark ci raggiungerà a breve. Ha preferito non viaggiare velocemente con Hermione, e dice che usare un varco avrebbe potuto sconvolgerla ulteriormente.” 
    La Custode annuì. “Credo di aver capito che cosa vuole fare. In effetti, non vedo molte altre soluzioni che non includano almeno la distruzione di questo castello.” 
    “Ovvero?” Domandò Ron, guardando preoccupato il loro nemico, il quale strinse con maggiore forza il Keyblade. 
    “Quel dannato… distribuire così i suoi poteri…” 
    “Basta con le chiacchere!” Esclamò Erza, alzando le spade. “Direi che ormai non dobbiamo più preoccuparci di mantenere integra la Sala Grande. Quindi possiamo sfogarci senza problemi! Luna, come sta Gray?” 
    “Le mie fate stanno cercando di rimarginare la ferita, ma ha bisogno di cure vere e proprie il prima possibile.” 
    “Allora è meglio sbrigarci e mettere fuori gioco questo tipo.” Fece Harry, preparandosi a combattere. 
      

    ~~~~~~~~~~~ 

      
    Hermione barcollò fuori dal varco creato da Dark. 
    “Scusa, le prime volte può risultare strano viaggiare così, ma poi diventa molto più facile.” Fece lui, uscendo e facendo scomparire il passaggio. 
    “Ma dove mi hai portato?” Chiese la castana, guardandolo. 
    “Se ti avessi portato subito sul campo di battaglia, saresti stata in pericolo. E portare qui anche Harry ed Erza sarebbe stato troppo anche per me, perciò ti ho concesso questo piccolo onore.” 
    “Dove siamo?” 
    “Guardati intorno. Anche se non ci sei mai stata di persona, credo che tu possa riconoscere il luogo senza alcun problema.” 
    Hermione trasalì, per poi girarsi. 
    Attorno a loro c’erano delle antiche mura, alte circa cinquanta metri, con decine di archi che mostravano l’esterno. 
    Sotto di loro invece c’era una barriera che copriva l’intera area circolare, permettendo così di camminare anche sul vuoto tra altre mura, molto più piccole delle principali, che formavano quello che sembrava un piccolo labirinto. 
    E attorno a loro c’erano centinaia di ragazzi e ragazze, tutti con in mano un Keyblade, che combattevano tra di loro, senza però infliggersi ferite gravi. 
    “Questo è…” Mormorò Hermione, incredula, per poi alzare lo sguardo verso il cielo, spalancando gli occhi. 
    Al posto del cielo, con solo il sole a illuminare, c’erano decine e decine di pianeti a riempire l’azzurro, e dalla loro grandezza, dovevano essere davvero vicini. 
    “Già. Questo è il luogo dove abbiamo deciso di riunire tutti i Custodi. Su questo pianeta, che in passato era il centro del mondo originale.” 
    “Ma… Ma quindi siamo… nel tuo universo?” 
    “Proprio così. Siamo venuti a prendere qualcuno in grado di aiutarci nella lotta senza rischiare di distruggere davvero tutta Hogwarts. Anche se alla fine ci servirà giusto per creare una piccola distrazione a Hakai.” 
    Hermione osservò meravigliata i Custodi, i quali si erano giusto voltati a guardarli, per poi proseguire nei loro allenamenti. 
    “Vuoi portare qualcun altro da noi? Credevo che non doveste interferire.” 
    “Hakai non fa parte del vostro mondo, quindi abbiamo il dovere di rimuovere la minaccia da lui costituita. Ora andiamo a cercarlo e-” 
    “Non ce n’è bisogno. Sono già qui. Ho percepito che sarei stato di nuovo coinvolto in qualcuno dei tuoi piani.” Disse una voce alle loro spalle. 
    Dark sorrise. “Ci speravo. Ci risparmi un po’ di tempo.” 
    Hermione si sporse a lato per guardare meglio il nuovo arrivato. 
    Non poté fare a meno di aprire la bocca per la sorpresa, nel vedere una fiamma arancione bruciare sulla fronte dell’ultimo arrivato.



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    E in super-ritardo, finalmente eccomi qui con il nuovo capitolo!
    Scusate per l'attesa, ma sono stato piuttosto pieno in questo periodo... ma non temete, non mi fermo!
    E ci siamo! Ormai manca solo un capitolo alla conclusione di questa saga, e un nuovo personaggio sta per entrare in scena.
    Ovviamente non sarà l'unico punto del prossimo capitolo... il quale comincerà a segnare il punto di non ritorno. I semi del cambiamento stanno per venire gettati, e si tratterà solo di aspettare che crescano. Perché dal prossimo capitolo, tutto comincerà a cambiare. E in modi che spero non possiate immaginare XD.
    Fino ad allora... buona lettura a tutti!

    Edited by darkroxas92 - 7/7/2016, 18:45
     
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